Hera Spa finisce sotto inchiesta giornalistica a Report
di Davide Fabbri (*)
Ho seguito Report su Rai Tre domenica sera: un’inchiesta
giornalistica sulla holding affaristica Hera spa, società che gestisce diversi servizi ambientali per 180 Comuni. Leggete qua cosa scrivevo – cose ancora attualissime – nel 2007 (a quei tempi ero consigliere comunale):
“Da un recente sondaggio, estremamente attendibile, emerge che il 70 per cento degli italiani non ha fiducia nei confronti della politica e
dei politici. A determinare questa sfiducia così estesa e profonda, sono certamente i costi enormi della politica: Governo, Parlamento, Regioni, Enti e Società per azioni come – ad esempio – Hera spa.
Hera spa, un esempio che fa soffrire.
Da queste brevi considerazioni, desidero rendere noto quello che
HERA spa, la multiutility che gestisce i servizi ambientali della
nostra Regione, non ha mai reso pubblico: i compensi, enormi, dei
Consiglieri di Amministrazione, del Collegio Sindacale e del Direttore
Generale. Compensi quasi incredibili, che farebbero inorridire Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, gli autori del fortunato libro “La casta”
sugli sprechi e sulle malefatte della politica nazionale e locale. Hera spa è il braccio operativo degli azionisti pubblici che detengono complessivamente il 57% delle proprietà del capitale sociale del
Gruppo Hera, rappresentati prevalentemente dai 196 Sindaci dei 196 Comuni enti soci della holding.
Chiedo alla stampa di dare risalto a questo quadro informativo sul
costo della politica in Hera spa, tratto dall’ultimo Bilancio Consuntivo dell’anno 2005: i cittadini devono sapere come vengono spesi i soldi della collettività. I dati sono sbalorditivi, quasi da non credere: i compensi netti corrisposti da Hera spa agli Amministratori nell’esercizio 2005 ammontano complessivamente a 2.427.000 euro, di cui 280.000 al Collegio Sindacale; inoltre il compenso corrisposto nell’anno 2005 al Direttore Generale ammonta a 296.000 euro. Credo che la Politica, quella con la P maiuscola, debba farsi carico di rivedere questi costi abnormi e ingiustificati: chi amministra la cosa pubblica deve proporre una drastica riduzione di tali costi, necessaria e urgente.
Chiedo al Sindaco di Cesena, membro dell’Assemblea dei soci di
Hera spa, di porre alla prossima Assemblea dei soci, la richiesta di riduzione di almeno il 50% dei costi del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.
Il Consiglio di Amministrazione nel 2005 era formato da 14
persone; ora è formato da 18 persone.
Facciamo qualche esempio delle spese sostenute nel 2005:
TOMASO TOMMASI DI VIGNANO – Presidente – 285.000 euro,
MAURIZIO CHIARINI – Amministratore Delegato – 285.000 euro,
ROBERTO SACCHETTI – consigliere – 100.000 euro (consigliere
indicato dal Comune di Cesena).
Gli altri Consiglieri di Amministrazione hanno ricevuto fra i 74.000
euro e i 100.000 euro a testa”.
Cesena, 30 maggio 2007
(*) all’epoca consigliere comunale ecologista
Noi del Gas di Lugo assieme a quelli di Faenza e Ravenna e Imola da qualche mese ci stiamo attivando per riuscire a boicottare HERA per tutta la questione del Matrix di Conselice. La campagna si chiama ” Allora cambio” per ora le adesioni non sono alte.
Speriamo che il servizio di Report dia slancio alla nostra campagna.
Nevio