I diritti di Madre Terra e la sua dignità

di Leonardo Boff (*)

Abbiamo scritto in precedenza sui diritti degli animali. Ora è necessario discorrere sui diritti di Madre Terra e della sua dignità. Il tema è relativamente nuovo, perché dignità e diritti erano riservati soltanto agli esseri mani, portatori di coscienza e di intelligenza, come fece Kant nella sua Etica. Predominava ancora la visione antropocentrica, come se soltanto noi fossimo portatori di dignità. Dimentichiamo che siamo parte di un tutto maggiore. Come dicono rinomati cosmologi, se lo spirito sta in noi è segno che c’era anche prima nell’universo del quale sono parte.

Esiste una tradizione risalente ad epoche remote che sempre ha considerato la Terra come la grande Madre che ha generato tutti gli esseri che in essa esistono. Le scienze della Terra e della vita, per via scientifica ci hanno confermato questa visione. La Terra è un superorganismo vivo, Gaia (Lovelock) che si autoregola per essere sempre idonea a mantenere la vita sul pianeta.

La biosfera non è una realità precedente, sino un prodotto biologico, dato che scaturisce dalla sinergia degli organismi vivi con tutti gli elementi della Terra e del cosmo hanno creato l’habitat adeguato della vita, la biosfera. Pertanto non c’è soltanto vita sulla Terra. La Terra stessa è viva e come tale possiede un valore intrinseco che dev’essere rispettata e curata come un essere vivente. Questo è uno dei titoli della sua dignità e la base reale del suo diritto di esistere e di essere rispettata.

Gli astronauti ci hanno lasciato questo messaggio: vista da fuori, la Terra e l’umanità si fondono in una unica entità, non possono essere separate. La Terra è un momento dell’evoluzione del cosmo; la vita è un momento dell’evoluzione della Terra; e la vita umana, un momento dell’evoluzione della vita. Per questo possiamo dire perfettamente a ragione, l’essere umano è quella porzione della Terra in cui essa ha cominciato a prendere coscienza, a sentire, a pensare, e ad amare. Siamo una porzione cosciente e intelligente.

Se gli esseri umani posseggono dignità e diritti, come dicono concordemente tutti i popoli, e se la Terra e gli esseri umani costituiscono una unità indivisibile, allora possiamo dire che la Terra partecipa della dignità e dei diritti degli esseri umani e viceversa.

Per questo non può essere sottoposta a una sistematica aggressione. Sfruttamento e rapina per un progetto di civiltà come il nostro che non appena la considera non come qualcosa di intelligente e per questo la tratta senza nessun rispetto, negandole valori intrinsechi in funzione dell’accumulazione di beni materiali.

E’ una offesa alla sua dignità e una violazione dei suoi diritti di potere rimanere integra, pulita e con capacità di riproduzione e di rigenerazione. Per questo è in discussione un progetto all’ONU di un Tribunale della Terra che punisce chi viola la sua dignità, distrugge le foreste e contamina i suoi oceani e distrugge i suoi ecosistemi vitali per una manutenzione dei climi e del ciclo della vita.

Infine, c’è un ultimo argomento, derivato dalla visione quantica della realtà. Questa constata, sulle orme di Einstein, Bohr e Heisenberg che non esiste materia, perché tutto in fondo è energia in distinti gradini di identità. La cosiddetta materia è energia altamente interattiva. La materia partendo dagli adrioni e dai topquarks, non possiede soltanto massa e energia. Tutti gli esseri sono portatori anche di informazione, frutto di interazione tra di loro.

Ogni essere si relaziona con gli altri a modo suo, ma in forma che si può parlare che arriva a livelli di soggettività e di storia. La Terra nella sua lunga storia di 4,5 miliardi di anni conserva questa memoria ancestrale della sua traiettoria evoluzionistica. Essa ha soggettività e storia. Logicamente è differente dalla soggettività e storia umana. Ma la differenza non è di principio (tutti stanno connessi con tutti) ma di grado (ma ognuno a modo suo).

Una ragione in più per capire con i dati della scienza cosmologica più avanzata, è che la Terra possiede dignità e per questo è portatrice di diritti il ché corrisponde da parte nostra, al dovere di averne cura, amarla e mantenerla in buona salute e continuare a generarsi e offrirci i beni e i servizi che ci offre.

Questo è uno dei messaggi centrali del Papa Francesco “Sulla cura della Casa Comune” (2015). Ma nella stessa linea corre la Carta della Terra (2000), uno dei documenti portanti della nuova visione portante della realtà (2000) e dei valori che è importante per garantire la sua vitalità.

Il sogno collettivo che propone non è “lo sviluppo sostenibile”, frutto dell’economia politica dominante, anti-ecologica. Ma “uno stile di vita sostenibile” che risulta dalla cura verso la vita della Terra. Questo sogno suppone che si comprenda “l’umanità come parte di un vasto universo in evoluzione” e la “Terra come nostro focolare e viva”; implica pure di “vivere lo spirito di parentela con la vita tutta, “e con reverenza, il mistero dell’esistenza, con gratitudine il dono di vivere e con umiltà,  il nostro posto nella natura” (Preambolo).

La Carta propone una etica della cura che utilizza razionalmente i beni scarsi per non danneggiare il capitale naturale e nemmeno le generazioni future; anch’esse hanno diritto a un pianeta sostenibile e con buona qualità di vita. Questo avverrà solo se rispetteremo la dignità della Terra e i diritti che lei possiede di essere curata e conservata per tutti gli esseri anche futuri.

Adesso può cominciare un tempo di una biociviltà in cui la Terra e l’umanità, degne e con diritti riconosceranno la reciproca appartenenza di origine e di destino comune.

Traduzione di Romano Baraglia e Lidia Arato

(*) tratto da https://leonardoboff.wordpress.com

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