IGOR COSTANZO .. poesia sole benzina e acqua

di Sandro Sardella

scrivo di Igor perché era amico di Lawrence Ferlinghetti di

Jack Hirschman e di Paul Polansky ..

scrivo di Igor perché mi ha fatto incontrare Omar Pedrini e

Enrico Ghedi poeti del rock ..

scrivo di Igor perché è il simpatico un poco apprensivo papà

di Carlotta ..

scrivo di Igor perché già da tempo ho complicità con la sua

fluxante poesia ..

scrivo di Igor perché una sera a Rasa di Varese di siamo scolati

un poco di vodka ..

scrivo di Igor perché ho letto con lui a Montichiari coi Poeti del

Sottosuolo ..

scrivo di Igor perché ha mollato quella setta poetica del realismo

terminale ..

scrivo di Igor perché vive a Moniga sul lago di Garda e non fa il

paesologo blablabla ..

scrivo di Igor perché fa tante cose e s’è dimenticato di spedirmi

il suo libro .. con dedica! ..

scrivo di Igor perché ha scritto un articolo su Bresciaoggi dedicato

a una mia poesia e amicizia per Jack Hirschman ..

scrivo di Igor perché Mark Lipman /Vagabond editore USA in quarta

di copertina  del libro “RE-BEAT” ha messo una mia lisergica nota

assieme a quella di Ferlinghetti ..

scrivo di Igor perché .. per concludere .. propongo una sua intensa

accorata poesia contro la guerra .. che si trova a pagina 30 ..

scrivo di Igor .. del suo libro .. poesie in italiano e inglese ..

“RE-BEAT” – New and Selected Poems / Poesie

Nuove e Selezionate – English Translations by Jack Hirschman,

Mark Lipman and Francesco Sainato – Vagabond books –

Venice, CA / Boston / Milan  – 2023.

 

*

JON E DREW

(Dedicato a tutti i veterani del Combact Paper Project,

un grazie particolare a Drew Cameron e Jon Turner)

 

I politici pensano ai soldati

come ad oggetti inanimati,

come ad inconsapevoli

strumenti di morte.

In effetti di umano in noi

resta ben poco e a quel poco

ti devi aggrappare anche con i denti,

se intendi sopravvivere.

Sono Drew ed ero a Baghdad

quando la città crollava

quotidianamente sotto le nostre

missioni democratiche,

quando i mercati erano mattatoi

per persone esplosive

in tragedie silenziose.

Ora i miei occhi sono la fine

del vuoto che mi hanno

scavato dentro, sono di vetro

ed è bastata la pietra d’un’intifada

d’un bambino in strada

(quelle che pattugliavamo

anche di notte) a ridurmi in pezzi.

Poi succede che sopravvivi

e riportano a casa i tuoi cocci,

ma come si può ricomporre

chi a diciannove anni è ormai

oltre se stesso sparso dappertutto

come Fatima e Ahmed, che si ricorrevano

felici e ora sono tra le braccia

di Allah il misericordioso.

Io invece sopravvissi

insieme a Jon che si sentiva

come me e insieme ci lavammo

del sangue, ma il sangue degli

altri non si può lavare.

La colpa i ricordi il male

anche se inconsapevole

sono incubi che non ti abbandonano,

così anche il solo vedere

la tua divisa ti disgusta

è un colpo a quel cuore infranto

che tanto cerchiamo di ricomporre.

Questa è l’amara lezione

imparata ad un prezzo troppo

alto per un ragazzo neanche ventenne,

e ora le nostre divise sono carta,

i nostri proiettili poesie

con cui chiedere scusa

e impedire che lo scempio

si ripeta, per dissuadervi

dall’usare violenza, noi

abbiamo spezzato la catena,

che il mondo ascolti il nostro grido

e istituisca il reato di guerra.

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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