Immagini e musica per iniziare il 2023

La piccola redazione della “bottega” vi saluta (chiudendo con voi questo bruttissimo 2022) così.

care e cari che passate dalla “bottega”

anche quest’anno abbiamo ricevuto da voi molti auguri (GRAZIE) … perlopiù laici che sono i nostri preferiti, perchè la maggior parte di noi non è seguace delle religioni organizzate, cristianesimo incluso. Per darvi un timido “buon anno” – c’è da tremare con i tempi che corrono – abbiamo scelto le immagini più anticonformiste che ci sono arrivate. E se volete una colonna sonora non banale… ecco tre brani. In ordine alfabetico.

  1. Il primo ascolto è «A love supreme» di John Coltrane con il suo miglior quartetto: https://www.youtube.com/watch?v=ll3CMgiUPuU. Sono 32 minuti che secondo db fanno dolcemente muovere le montagne. Quell’«amore supremo» per Coltrane era un qualche Dio; noi invece che siamo poco o nulla “credenti” pensiamo ad altri grandi amori personali ma anche e soprattutto “collettivi” come vedrete dai due consigli successivi.
  2. il secondo è l’«Internazionale» riscritta da Franco Fortini che viene “citata” nella prima immagine qui sotto (con un piccolo refuso: nel testo originale è “compagno” al singolare) arrivataci da “Osservatorio repressione”. La potete trovare, cantata da Ivan Della Mea, qui: https://www.youtube.com/watch?v=ymmUo8XD_-o
  3. il terzo ascolto viene consigliato in questi giorni anche dalla redazione di «transform! Italia» ed è la canzone Todo cambia con la voce di Mercedes Sosa: sì, il nostro amore resta immutato ed è L’AMORE PIU’ GRANDE CHE ESISTE, quello per la giustizia sociale.

ED ECCOVI QUI SOTTO ALCUNE DELLE ALTRE IMMAGINI ARRIVATECI A RIDOSSO DEL “SOLSTIZIO D’INVERNO” (che sarebbe Natale per chi segue certi riti religiosi e soprattutto consumistici).

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

2 commenti

  • Graditissimi auguri compagni

  • grazie a MICHELE LICHERI per averci inviato questo testo.

    IVRE – 01 01 2023
    Si affilano i coltelli.
    Fumanti botti e controbotti.
    I taglia gole sono al potere.
    V’è una visione a sostegno degli auguri? Delle feste?
    Chissà come sarà il mare.
    E Mario si sarà tuffato?
    E Jesus -l’indio di Marinella- avrà imbracciato la chitarra
    per officiare il suo rito kosmiko?
    Mi domando:

    se Kellerman sarà il neo-Achab sul ponte nello sciabordio furioso delle maree
    o nel flusso jazz intergalattico di Sun/Ra;
    se Zandaosky -lui il polemista naturale, il dialettico per eccellenza-
    si perderà nell’oceano-mare infuocato della scrittura siderale;
    se little-Hemingway -(*) nel mare infuso d’astri e verdi azzurrità-
    ritroverà la sua opera dispersa a bordo d’un elettronico Batteaux Ivre,
    in rotta verso l’azzurro/rosso di Gagaryn.

    Indosso gli occhiali: ci vedrò meglio?
    E’ tutto così confuso sotto le feste.
    L’alba si mostra chiara, il “da farsi” meno.
    Orde di consumatori compulsivi si acquietano dopo la tempesta.
    Come sarà quest’oggi?
    Quante api sopravviveranno nel 2023?

    (*) citazione presa in prestito da A. Rimbaud

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