La poesia ribelle di Edoardo Olmi
di Sandro Sardella
EDOARDO OLMI poesia ribelle nel cuore del tempo
(con paesaggi)
un’altra istantanea per dilatare (forse) i magici momenti
dell’Elba Poetry Festival .. Edoardo Olmi il giovane poeta
classe 1984 di Firenze .. della Revolutionary Poet Brigade
di Roma (con Alessandra Bava Marco Cinque Ludovica
Lanini .. ) .. che un suo testo fu pubblicato nell’antologia
“Overthrowing Capitalism” vol.2 editato da J. Hirschman
e J. Curl nel 2015 in San Francisco .. che così guardandosi
si è “compagni” .. che lo scambiarsi i libri come le figurine
.. che il suo stare umile .. ma che il suo importante ruolo
nel far girare la macchina del festival va sottolineato doppio
.. lui che portava l’impianto voce .. lui con la sua automobile
.. lui alternandosi con Mark Lipman (il direttore artistico)
nel presentare i poeti nelle letture .. lui (con altri) a leggere
in italiano i formidabili reading di Matt Sedillo di David
Romero di Gabor G Gyukics di Mark .. lui entusiasta del
Festival (lui elbano ad honorem) .. lui sempre attento e
disponibile a farmi da interprete .. lui che sorridente mi
ha regalato la sua stima .. e poi nella calura delle Prealpi
assaporare .. assaporare il suo libro “Stagioni scalene”
( Ensemble Edizioni – Roma – 2021) .. assaporare parole
scheggiate jazzate dove affiorano passi .. fili di memorie
in una lotta tra carne e cielo in stagioni affrescate .. nella
instancabile ricerca della rivoluzione della poesia nella
poesia della rivoluzione .. tremano i versi di Edoardo Olmi
.. un poeta di lotta innamorato .. sparge pagine vivide di
slanci (anche) urticanti .. incanti lievitanti .. ..
*
PD
al posto delle regole
una catena di montaggio,
ed un’idea repubblicana
dell’orgasmo:
quando il popolo li caccia dalla porta
loro non rientrano dalla finestra,
ma passano direttamente dal buco del culo.
hanno messo un semaforo
ai cantieri del dissenso,
per dividere chi passa
e chi si arresta –
il meccanismo caduco all’interno
lo chiamano “alternanza democratica”.
la percentuale dei votanti
si calcola su quella dei cani
da guardia alle inferriate –
ma se rispetti la legge
non corri il rischio che ti infiltrino gente,
dal momento che ti hanno già infiltrato
le mutande.
la legge è un grave errore di battitura
dentro l’algoritmo della percezione;
editor di chi vi ha bruciato sul rogo.
fatto di continui cortocircuiti emotivi
nelle dinamiche relazionali –
un treno che fa tutte le fermate
prima di arrivare a Canossa.
preti si vestono da camerieri
sommelier vivono da rockettari,
mentre la pro loco ci ruba il lavoro.
c’è chi si droga con lo Stato
chi con la sagra del fritto di Bracciano,
tutta questa segreteria
sembra un grande Paese dei balocchi
per chi aspetta le partite di pallone
ad avere grida di piacere;
non importava vincere,
non tenavamo agli allori della Storia
noi volevamo vivere come vogliamo.
la Storia logora chi non la sa
e la democrazia chiama “associazione a delinquere”
ogni più autentico anelito di libertà.
vaghiamo senza meta
al supermercato delle
opinioni:
dove acquisteremo il vino più scrauso
ma sarà quello a cui brindare più forte
se lo avremo stappato
contro di voi.
*
poesia leninista
in considerazione del fatto
che alle 07:00 bisogna pur sempre andare a dormire
questo “Che fare” ha un tempo finito
per essere fatto.
Poesie splendide! Bravissimo Edoardo. Grazie Sandro per questa pubblicazione, non conoscevo questi 2 componimenti.