LA POESIA SENZA FILTRO di ANGELO MAZZEI
di Sandro Sardella
nelle note precedenti relative all’Elba Poetry Festival ..
(23-27 giugno) .. ho raccontato e presentato “gente di
fuori” .. ma nel programma e nelle letture era presente
una bella rappresentanza di poete e poeti che vivono
nell’isola .. uno di questi è Angelo Mazzei di Poggio ..
viso dal sorriso complice .. voce da attore consumato ..
piacevole guida per scoprire storie e Storia dell’Elba
(e non solo!?) .. con Mark Lipman Edoardo Olmi e Angela
Galli prezioso nella buona riuscita del festival .. uomo di
filosofia e di scienza di “stampo rinascimentale” scrive e
.. il suo recitare è scolpire la parola .. insegue le sue
venature le ascolta declamando nell’oggi desolato poesia
come dolore di indomabile resistenza .. una manciata di
versi cattura vite coagulate in una musicalità ora
incantata .. ora lacerante ..
un vento nero fa sfrigolare parole che tremano che confuse
respirano in un cuore acceso gentile oltre “lavocedelpadrone”
.. per spezzare l’ossessione del sognare sconfitto .. oltre la
nuda menzogna neoliberista ..
*
VENTO DI SANGUE
C’è un vento che spira silente
E non muove le foglie
Muto passa senza dire niente
C’è un vento di ferite e di doglie
Che uccide e genera
Nòve e vetuste spoglie
C’è un vento che non si venera
Trasfigura le facce
In carne viva e tenera
C’è un vento che non lascia tracce
Di tutto quanto posseduto
E d’avvenire porta solo minacce
È un vento in cui il mondo s’è perduto
Un’aria gelida di sangue e di guerra
Carezza di tenebra e velluto
È il vento delle viscere della terra
Un soffio di sé per nulla dispiaciuto
Che semina morti e demoni dissotterra.
*
INNO AL SOLE – CON TE
Sulle strade di passi mai fatti
T’incontrerò chinata
A raccogliere fiori mai visti
Ti tremeranno le mani ancora
Per la scossa
Presa nel vecchio mondo
Accamperemo su una piazza
Di carbonaia
Tra tulipani e dischiusi carciofi
Emozioni pacificate di guerrieri
Senz’arme
Nell’acquazza del fin della notte
Leveremo coi babbuini al cielo
Le mani pulite
Alla luce divina del sole
Antica regina senza corona
D’oro e d’alloro
Senza stirpe e senza dolo
Padroni di nulla e di nessuno
Carezzeremo
Squali, leoni e coccodrilli
Sulle montagne mai calpestate
Bruceremo
Libri e spaccheremo tavole
Rimarremo abbracciati e nudi
Senza parole
E tutto sarà ogni giorno nuovo
Sotto lo stesso sole.
I poeti elbani scolpiscono parole, sono influenzati dal vento e dal sole. E potrebbe essere altrimenti? Per chi abita e vive un isola è così. Ma vivere l’ isola non significa subirne il potenziale isolamento. Si può essere isolani e cittadini del mondo allo stesso tempo; bravi interpreti delle contraddizioni prodotte dalla globalizzazione, dalla massificazione consumistica dettata dalla “società dello spettacolo”. E si può essere bravi poeti anche perché la propria “arte” vive in un alternato e continuo passaggio tra la vita e la pagina scritta e viceversa. Prova ne sono le belle poesie recensite dal Sardella; attraverso le sue sintetiche cronache poetiche elbane. Onore quindi alla poiesis dell’isola d’Elba; e grazie ancora a Sandro per averci fatto conoscere i suoi poeti. Poeti a cui mi sento affine per la stessa natura d’ ‘isolano. Io che sono cittadino internazionalista di Sardegna: ” là dove tutto sarà ogni giorno nuovo sotto lo stesso sole”.
Errore: un isola è errato; un’isola. Alla Quart ‘ ultima riga è ripetuto l’apostrofo.
Grazie Sandro per regalarci questi squarci nelle anime dei poeti elbani e non e farci capire quanto la poesia sia legata alla vita di umani in transito e all’anima di luoghi perenni o in perenne attesa. Bellissimo il tuo tributo a Angelo Mazzei, il cui spirito affonda nel respiro dell’isola e del mondo tutto.
Complimenti, Sandro Sardella, per questa tua presentazione di Angelo Mazzei, elbano di terra e di mare, depositario e cultore della storia geologica, archeologica, umana dell’isola e non solo, legato alle radici e agli affetti antichi, e pronto a illuminarsi e a srotolare la sua conoscenza e la sua bella voce di fronte al nuovo, alla gioventù, a chi mostra interesse. E a poetare.