La recessione e i posti di lavoro tagliati dall’intelligenza artificiale

Roberto Fiocchetti per Diogene*

by Anirudh Koul

L’economia globale continua a subire una forte pressione dovuta alla recessione nella produzione industriale. Gli ultimi dati mostrano un calo dell’indice della produzione manifatturiera per il quinto mese consecutivo, il che ha suscitato preoccupazione tra gli economisti.

La diminuzione della produzione è stata attribuita a una combinazione di fattori, tra cui la riduzione della domanda interna e l’aumento della concorrenza a livello globale. Molti produttori internazionali stanno cercando di guadagnare quote di mercato a scapito dei produttori locali. Inoltre, la carenza di manodopera in alcuni settori industriali sta causando ritardi nella produzione e nei tempi di consegna.

Questa recessione nella produzione manifatturiera ha effetti significativi sull’intera economia globale. Infatti, la produzione manifatturiera rappresenta un’importante fonte di lavoro e un motore economico trainante. Se questa tendenza dovesse continuare, ci sarebbero conseguenze negative per molti settori dell’economia globale.

La produzione manifatturiera è la trasformazione di materiali grezzi in prodotti finiti mediante l’utilizzo di macchinari e attrezzature. Questa attività comprende la fabbricazione di una vasta gamma di beni, tra cui automobili, elettrodomestici, prodotti farmaceutici, giocattoli, apparecchiature informatiche e molti altri.

Oggi la produzione manifatturiera è diventata sempre più automatizzata e digitalizzata. I robot e i sistemi di automazione sono diventati strumenti essenziali per aumentare l’efficienza della produzione e ridurre i tempi di produzione. Inoltre, la tecnologia digitale, come la stampa 3D e l’intelligenza artificiale, sta cambiando la natura della produzione manifatturiera, consentendo la produzione personalizzata e la creazione di prototipi in modo più rapido ed efficiente.

La produzione manifatturiera oggi coinvolge una vasta gamma di attività, tra cui la progettazione, l’approvvigionamento di materiali, la produzione, la logistica e la distribuzione dei prodotti. Inoltre, la produzione manifatturiera è spesso organizzata in catene di approvvigionamento globali, con aziende che collaborano a livello internazionale per produrre e distribuire i propri prodotti.

Gli esperti hanno identificato alcune possibili soluzioni per risollevare la produzione manifatturiera, tra cui l’investimento in tecnologie avanzate e l’adozione di pratiche produttive più efficienti. Inoltre, le politiche governative volte a stimolare la crescita economica potrebbero essere utili per combattere questa recessione.

In sintesi, la recessione nella produzione manifatturiera rappresenta una sfida economica significativa, soprattutto nell’era dell’intelligenza artificiale che la sta rivoluzionando in diversi modi. Dall’ottimizzazione della produzione al controllo della qualità, fino alla personalizzazione dei prodott.: l’intelligenza artificiale può consentire ai produttori di soddisfare le esigenze dei clienti in modo più efficace.

Manutenzione preventiva: l’AI può essere utilizzata per prevenire i guasti delle macchine e dei sistemi di produzione, rilevando i problemi prima che diventino critici e permettendo ai produttori di effettuare la manutenzione preventiva.

C’è però la questione dell’automazione delle operazioni, che richiede però investimenti significativi in tecnologie avanzate e formazione del personale, oltre a una pianificazione attenta e una gestione efficace del cambiamento.

Alcune stime suggeriscono che l’automazione potrebbe portare alla perdita di 20 milioni di posti di lavoro manifatturieri in tutto il mondo entro il 2030, con l’Asia e i paesi in via di sviluppo che subiranno l’impatto maggiore.

D’altra parte, l’automazione e l’utilizzo dell’AI possono anche creare nuove opportunità di lavoro nei settori tecnologici e creativi. Secondo una ricerca condotta dal World Economic Forum, entro il 2025 si prevede che l’automazione creerà 12 milioni di nuovi posti di lavoro in tutto il mondo, in settori come l’informatica, la matematica e la scienza.

La perdita di posti di lavoro nell’industria manifatturiera a causa dell’automazione e dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale può aumentare il rischio di povertà. Per prevenire questo, governi e imprese possono adottare alcune strategie, a cominciare da programmi di formazione e riqualificazione per i lavoratori che rischiano di perdere il proprio lavoro a causa dell’automazione. Questi programmi possono aiutare i lavoratori a sviluppare nuove competenze e trovare lavoro in nuovi settori.

Ma il nodo principale resta quello della redistribuzione delle ricchezze: I governi possono adottare politiche che ridistribuiscono le ricchezze, come la tassazione progressiva e i programmi di assistenza sociale, per ridurre il divario tra ricchi e poveri.

Le conseguenze dell’innovazione tecnologica, e logica, potrebbero essere letali per molti lavoratori se non viene garantita una retribuzione equa e condizioni di lavoro sicure per i lavoratori che rimangono impiegati. In questo modo si evita che i lavoratori siano costretti ad accettare posti di lavoro a basso salario o in condizioni di lavoro precarie.

Qualche scetticismo sui tempi di ristrutturazione e sulla eticità delle imprese nella corsa alla ristrutturazione è più che lecito, ma ci sono altri attori che possono intervenire. La pressione dei consumatori e degli investitori sulla responsabilità sociale delle imprese può influenzare le scelte delle aziende nell’adozione di politiche socialmente responsabili.

Tuttavia, ci sono anche preoccupazioni legittime riguardo alle disuguaglianze sociali e al potenziale aumento della povertà causato dalla perdita di posti di lavoro a causa dell’automazione. Per questo motivo, governi, imprese e la società civile devono lavorare insieme per garantire che l’impatto dell’automazione sulla forza lavoro sia gestito in modo equo e sostenibile per tutte le persone coinvolte.

*diogeneonline.info 

by Sean MacEntee

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