Lettera aperta al commissario prefettizio Valerio Massimo Romeo

Strage di Viareggio: per non dimenticare… niente!

Intendiamo sottolineare due cose importanti del suo operato:

  1. essere presente all’inaugurazione dell’altalena per bambini diversamente abili promossa dal “Motogruppo – Tartarughe lente”, promotori e custodi della Casina dei ricordi;
  2. donare la bandiera del Comune di Viareggio all’Associazione “Il mondo che vorrei” dei familiari delle 32 Vittime.

Nel comunicato stampa del 30 dicembre 2014, evidenzia il fatto che la strage di Viareggio non sia dimenticata … Lei è stato nominato Commissario prefettizio in qualità di rappresentante del governo nella nostra città, per amministrare il Comune fino all’elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco.

Non possiamo però dimenticare i fatti, perché questi (fatti) hanno la testa dura.

L’attuale capo dello Stato ha nominato cavaliere Mauro Moretti nel 1° anniversario della strage ferroviaria; lo stesso non ha mai incontrato i familiari delle 32 vittime; il 28 novembre 2011 all’inaugurazione della stazione Tiburtina a Roma ha fatto blindare i familiari con cellulari e cordoni di polizia.

L’ex Ad delle ferrovie Moretti è stato rinominato Ad delle ferrovie dal governo Berlusconi a un anno dalla strage; rinominato di nuovo dal governo Letta a pochi giorni dall’essere stato rinviato a giudizio assieme ad altri 32 imputati per le responsabilità sulla strage; è stato nominato dal governo Renzi Ad di Finmeccanica pretendendo che a sostituirlo alla guida delle ferrovie fosse Michele Elia, anch’egli rinviato a giudizio.

Lo Stato non si è costituito parte civile al processo tuttora in corso. La prossima udienza sarà il 14 gennaio 2015. Abbiamo ricordato solo alcuni sgradevoli e “spiacevoli episodi” riguardanti lo Stato e il governo.

Considerando che nei mesi successivi alla strage sono state raccolte 10.000 firme per le dimissioni di Moretti e consegnate ai presidenti della Camera e del Senato, Fini e Schifani, e al ministro delle Infrastrutture, Matteoli. Di questa sovranità popolare consegnata nelle mani delle massime cariche istituzionali è stata fatta carta straccia.

Per non dimenticare la strage, affinché non rimanga impunita e soprattutto non abbia a ripetersi, siamo a ricordarle anche il dolore del dopo-strage provocato dallo Stato, dai governi, dalle istituzioni.

Viareggio, 3 gennaio 2015

Claudio Menichetti, padre di Emanuela

Riccardo Antonini, ferroviere licenziato

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *