Piazza Grande e le nuove droghe a Bologna

L’intervista che segue è parte di un’inchiesta sui consumi di nuove droghe e sulle pratiche di spaccio a Bologna condotta dalla redazione di Piazza Grande, giornale di strada fondato dai senza dimora bolognesi e edito dall’associazione omonima. L’inchiesta verrà pubblicata sul numero di marzo che sarà disponibile in strada a Bologna tra pochi giorni. Tornare a occuparsi di tossicodipendenza è stato doveroso per Piazza Grande, troppe morti strane legate alla droga negli ultimi tempi, tra queste, quella di Andrej un ragazzo vicino al giornale e all’associazione.

Negli ultimi tre mesi a Bologna è diventato più facile morire con un ago appeso al braccio. Da dicembre a oggi tre ragazzi morti di overdose nei bagni pubblici, più un caso sospetto. L’ultimo decesso è di pochi giorni fa. Dal ministero degli Interni è partita una circolare verso i comuni che avvisava le strutture sanitarie e di accoglienza della presenza sul mercato di “eroina bianca”, una sostanza pura non tagliata, quindi più pericolosa per i consumatori abituati alla roba tagliata. Un’altra nota riferisce di eroina tagliata con l’antrace.
Nicola (nome di fantasia) è stato tossico per tanti anni a Bologna, adesso ha un piede e mezzo fuori, ma è molto ben informato di quello che succede in strada.
Gli abbiamo chiesto di spiegarci come stanno le cose dal suo punto di vista, per capire se la versione ufficiale combacia con quella di chi ha a che fare con le sostanze ogni giorno.

Questa storia dell’eroina bianca regge secondo te?
Secondo me c’è un po’ di roba chimica dentro, perché la bianca è polverosa come una farina, come la cocaina quand’è precisa. La cosa è che ti prende nel cervello subito, quando te la tiri, certi flash, e può darsi che quando ti fai le pere… tac e te ne puoi andare. Questa che c’è mo’ si vede che c’è della chimica, ti viene da vomitare.. .
L’antrace? Sono cose che si dicono, come quando dicono che il fumo è tagliato con la paraffina. Un chilo di olio di paraffina costa 50-60 euro, quindi si usano altre cose, lucido da scarpe, tè andato male, altre schifezze e con la roba è lo stesso. Puoi usare l’amannita, la boldina che sono quelle pasticche per andare a gabinetto, ma l’antrace non è una cosa che arriva in mano ai tossici o a qualche spacciatore lercio di Bologna. Qualche volta si mette l’arsenico, quando la roba è loffia, perché tu quando ti fai le pere ti avveleni il sangue. Anche il darkene, il minias si usano prima di farti una pera, sono sedativi, gocce, come la novalgina. Te lo puoi bere o te lo spari in vena. Tu vuoi sentire la botta? Qualunque cosa te la devi buttare nel sangue. In 2 secondi senti la botta, se te lo bevi ci vogliono 10 minuti. Molti se lo fanno in vena e non si rendono conto e ci rimangono, se le metti insieme tutti e due, il darkene o il minias e poi la pera, è possibile che ci resti.
Chi prende il metadone è più fortunato, perché con il metadone ti devi fare di più per sentirlo. Lo compri a 30-40 euro.
Perché si usa prima il minias e poi l’eroina?
La roba tante volte non è buona. Io parlo per me, io o mi faccio o non mi faccio proprio. C’è gente invece che con 10 euro, per stare un po’ bastonato, si fa prima il minias e poi si fa la roba. C’è anche chi lo fa insieme, squagliano la roba e quando si è raffreddata ci mettono 20 gocce di minias e poi restano così, con la pompa nel braccio.
La gente muore non per la roba, per le cose che si prende insieme. Morire per la roba a Bologna capita proprio…sono cose eccezionali. Mi sono fatto per 20 anni…questa roba killer non ci credo…
Come si taglia l’eroina?
Chi è “imbazzato” prende i fitofarmaci per tagliare la roba. Tu per tagliare devi prendere almeno uno-due etti. Un etto è una palla da tennis, la metti nel frullatore e se sei bravo e sai le dosi, metti fitofarmaci o arsenico in polvere. Lo spacciatore prende 5 grammi, ma la prende già tagliata, chi ha il mercato grande ha parecchi clienti, la taglia.
Ma uno dove lo prende l’arsenico?
Perché secondo te il veleno dei topi che cos’è? Tu devi andare a vedere dove sta. Se vado alla farmacia agricola e chiedo il fitofarmaco mi mandano via, lo devi andare a prendere nel veleno per i topi, in quello per le piante. L’importante è che sia veleno. Poi lo frulli, ma devi essere bravo, devi sapere le dosi.
A te risulta che in questo periodo minias e darkene si trovano facilmente?
Ce ne sono un paio (di medici) vicino a piazza Verdi, uno è pure in pensione. Vai con 5 euro, ti fanno quello che vuoi, ricette, certificati. A volte hanno fatto ricette pure per la tabella C, quei medicinali che non ti possono dare, tipo le Plegine, gli stupefacenti. Devi avere doppia ricetta, un documento e questo medico invece te le da, tanto il farmacista è a posto, basta che lo paghi. Prima i farmacisti ti allentavano gli sciroppi ecc. poi da quando è successo quello scandalo dei medicinali dopanti… pure il Voltaren insieme a altre cose hanno un effetto dopante fortissimo, metti su massa muscolare, se lo prendi quando stai bene.
Come funzionano i movimenti di spaccio?
Da quando ci sono i telefoni non c’è più lo spacciatore di piazza, il tipo che stava in piazza e aspettava che veniva il tossico, ma hai il numero di telefono, chiami e ci vediamo tra venti minuti. Gli orari sono dalla mattina alle 11 alla sera fino alle 7 o alle 8. Mette insieme 4-5 buste e poi ci vediamo là, San Leonardo, via dell’Unione, via Acri, il Guasto, via Belle Arti, quelle vie che sembrano imboscate ma ti guardano tutti dalle finestre, poi vai alla farmacia, prendi le pompe e hai fatto tutto.
E i distributori automatici di cambio siringhe?
Prima c’erano, adesso non ci sono più, adesso c’è l’unità di strada che fa il cambio siringhe. C’è gente che ne cambia decine, poi le vende. Tu in stazione devi farti di sera? Ti devi sbattere per trovare la siringa, devi arrivare in piazza Maggiore, vieni da me, per dire e ti prendi una pompa e un’acqua. Ho cambiato 20 pompe e me le vendo, mi metto insieme i soldi e mi vado a fare la pera.
Che cosa si può trovare in piazza Verdi?
C’è tutto. Se tu vuoi la roba chimica ci sono gli studenti, perché viaggiano, sono tutti ragazzi di 20 anni, vanno a Barcellona, vanno in Olanda e tornano carichi. Sono circoli ristretti tra loro. A piazza Verdi c’è rimasto soltanto il nome, come teatro non c’è più niente. Mo è tutto nelle zone limitrofe, lì la polizia in piazza c’è sempre, ogni tanto butta la rete ne becca due o tre e se ne va.
Quindi la chimica è degli studenti. E il resto?
Sono tutti tunisini e qualche italiano, perché poi li fanno arrestare. Gli italiani fanno arrestare i tunisini, i tunisini gli italiani. Il mercato lo gestiscono loro, qualche italiano e tanti tunisini, marocchini, nord-africani.
Ma c’è un’organizzazione o sono tutti spacciatori autonomi?
Il mercato è controllato. Per esempio, se tu vai in via Fioravanti è pieno di nigeriani, se vai al Pilastro c’è qualche italiano “peso” che tiene i rapporti con altri tunisini. In piazza Verdi più che altro è gente sbandata che prende 2- 3 grammi di roba dal merdone di turno e poi le fa le bustine e le vende.
Non c’è nessuna mafia?
In piazza Verdi sicuramente no, forse nei quartieri, ma nei quartieri io non ci vado. Gli albanesi più che altro hanno l’erba ma sono sempre sbandatelli, niente di più. Se c’è qualcuno che tiene le fila non sta in piazza Verdi.
Ci sarà qualcuno che la vende anche a loro…
E qua voliamo alti però…meglio non conoscerla sta gente perché poi se sbagli…su certe cose non ti devi proprio mettere in mezzo. Al Bologna 2 (a Calderara di Reno, ndr) per esempio…non so come fanno a non accorgersene. Io non ci voglio arrivare, sono cose che quando ci stai dentro non ci esci più. Il fumo è più facile, tutti ce l’hanno, c’è chi prende 40-50 chili, poi senti che ogni tanto li arrestano, fanno così, un po’ dentro un po’ fuori, è gente che fa quella vita là oramai. Io non lo farei mai, in galera non ci voglio tornare neanche per un giorno.
Hai saputo della circolare del ministero che metteva in guardia dalla presenza di eroina pura sul mercato?
Non dico che non è vero che gira questa eroina di qualità, però, per come la vedo io, finché arriva in piazza quell’eroina passa da 50 mani. Può succedere che uno la prende così da un tipo grosso, ne prende 10-20 grammi non la riconosce e la vende così, ma sono casi eccezionali, è più facile che uno crepa perché è tagliata male.
Il fatto che non ci sia un’organizzazione che controlla lo spaccio può favorire situazioni come questa? Trafficanti di grosso calibro, come dici tu, la taglierebbero sicuramente no?
Io ti dico, ho fatto il tossico per tanti anni, a Bologna sono tutti miserabili gli spacciatori. Se poi ti vai a ficcare nei quartieri non lo so, ma quelli che girano in piazza sono il marciume della situazione, tossici compresi, me compreso tempo fa. Non c’è organizzazione non c’è niente, c’è un controllo di zone. Ripeto, in via Fioravanti non ti puoi muovere, sai quanti ragazzi che vendevano il fumo o le pasticche li hanno menati? se ne sono dovuti andare. I nigeriani vendono tutto loro là.
Insomma, le cose sono cambiate non si va in piazza Verdi a aspettare lo spacciatore?
No, hai il telefono e se non ce l’hai te lo fai prestare. Hai sempre il numero dello spacciatore in tasca, anzi ti chiamano loro… “ questo è il mio nuovo numero…” loro ce l’hanno il tuo numero e ti chiamano per avvisarti quando cambiano numero. “mi raccomando, non andare da un altro, vieni da me, roba spacca culo” e fanno così, tutto col telefono.

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *