Scor-data: 16 novembre 1969

La rivoluzione piazzollana

di Sabatino Annecchiarico (*)

 

La rivoluzione del tango di Astor Piazzolla ha una data precisa: il 16 novembre 1969. Infatti María Amelia Baltar, conosciuta come Amelita Baltar – una cantante argentina nata a Buenos Aires nel 1940 – interpreta quella sera «Balada para un loco» (Ballata per un folle) su musica di Piazzolla e testo del poeta Horacio Ferrer, nel Primo Festival Iberoamericano della Danza e Canzone che si celebrava nel Luna Park di Buenos Aires fra i mesi di ottobre e dicembre. La giuria era composta di numerosi esponenti internazionali, fra questi Vinícius de Moraes e Chabuca Granda. Una delle sezioni del Festival era dedicata al tango e in quella prima serata «Balada para un loco» ricevette una decisa approvazione da una parte del pubblico che era rimasta entusiasta dall’interpretazione di Amelita Baltar e quella stessa sera «Balada para un loco» fu nominata tra le finaliste spaccando in due il pubblico e mettendo in difficoltà la giuria. Il successo fu così travolgente quanto la resistenza e la contestazione che ricevette dall’altra parte del pubblico, numericamente non indifferente, che non accettava tale “offesa” al tango classico. Gli stessi organizzatori della manifestazione internazionale fecero l’impossibile per far sì che non vincesse il concorso. Infatti nella sesta serata dedicata al tango, quella del 14 dicembre, vince il Festival «Hasta el último tren» (Fino all’ultimo treno) di Julio Ahumada e Julio Camilloni, rimanendo nel secondo posto «Balada para un loco» e suscitando forti contestazioni da una parte del pubblico. Comunque, quel memorabile 16 novembre fu il giorno della rivoluzione piazzollana e a dimostrarlo fu il sorprendente successo che ebbe subito dopo il Festival: prima che finisse l’anno ’69, si vendettero duecentomila dischi; in sostanza, in meno di un mese con un primato storico che diede inizio alla nuova Era del nuevo tango. Immediatamente la Rca incise un’altra versione, sempre in vinile 33rpm , interpretata questa volta da Roberto Goyeneche con l’orchestra di Piazzolla: altro successo discografico.

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 16 novembre avevo, fra l’altro, queste ipotesi:
1922: nasce Josè Saramago; 1974: primo segnale di Seti; 1988: Benazir Bhutto primo ministro… e chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (
db)

 

Redazione
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