Solidarietà a Ranucci contro le intimidazioni
di Gianuca Cicinelli su Diogene Notizie (*). A seguire una nota della “bottega”.
Diogene Notizie esprime piena solidarietà a Sigfrido Ranucci, vittima di un vile attentato che solo per caso non si è trasformato in tragedia. L’ordigno esploso sotto la sua auto non è solo un atto criminale: è un messaggio contro il diritto di raccontare la verità.
Fa sorridere — amaramente — il coro di solidarietà ipocrita di molti esponenti politici che fino a ieri hanno tentato in ogni modo di zittire Ranucci e Report, con querele, pressioni e campagne di delegittimazione. Certo, tra una querela e una bomba c’è differenza, ma come ricordava Giovanni Falcone, “è quando resti solo che la criminalità ti colpisce”. E Ranucci è stato lasciato solo, circondato da un vuoto pneumatico creato dal governo e non solo da quello nazionale.
La libertà d’informazione in Italia continua a scivolare verso il basso: secondo Reporter senza frontiere, il nostro Paese è ormai stabilmente sotto il 40º posto al mondo, in compagnia di democrazie malate dove il giornalismo d’inchiesta è un bersaglio.
Come avrebbe detto Voltaire, non ci piace lo stile di Report, ma difenderemo sempre il suo diritto di esistere. In un Paese civile c’è spazio per tutti, persino per certa stampa di centrodestra che ogni giorno deforma la verità, ma se la libertà d’espressione resta appannaggio di chi detiene il potere, allora la solidarietà — anche quella della premier Meloni — è solo un esercizio di ipocrisia.
Illustrazione di Benigno Moi
(*) Gianluca Cicinelli, che trovate in “bottega” spesso, è l’animatore di DIOGENE NOTIZIE – LOTTA ALLA POVERTA’ che si presenta così: «Un vero quotidiano indipendente che si occupa della povertà. Viaggiando su un binario che da una parte racconta storie e cronache della giornata e dall’altra sviluppa dalle storie inchieste, approfondimenti, analisi e confronti. Sostieni il giornalismo indipendente di Diogene Notizie». Per contatti redazione@diogenenotizie.com
Anche la “bottega” esprime preoccupazione e solidarietà per Sigfrido Ranucci. Come spesso raccontiamo ci sono molti modi per strangolare in Italia il diritto-dovere di informare; le bombe possono funzionare con chi è in “vista” mentre per chi si muove solo a livello locale (è stato il caso, a esempio, di Davide Fabbri che abbiamo ospitato nel nostro blog) può bastare un martellamento di querele che talora provocano processi lunghi e costosi. Ogni anno in Italia ci sono circa 10 mila di queste «querele bavaglio» che per la gran parte finiscono archiviate o ritirate (ma servono ai vip querelanti per fare la voce grossa e ottenere l’ennesima “marchetta” dai sedicenti grandi media). Tornando sulla solidarietà della Rai a Ranucci, come redazione facciamo nostro questo commento a caldo del nostro Francesco: «La Rai si costerna, s’indigna, s’impegna – poi getta la spugna con gran dignità… come il Don Raffè della canzone di Fabrizio De Andrè. I sepolcri imbiancati della Rai potrebbero fare una sola cosa seria: raddoppiare il numero delle puntate di Report, ma non ci pensano proprio».
la Rai “Si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità”
naturalmente potrebbe fare la sola cosa seria, dopo aver ridotto il numero delle puntate di Report, dovrebbe raddoppiarle, ma non lo farà mai
l’opinione di Luca Sommi a proposito dell’attentato a Sigfrido Ranucci:
https://www.youtube.com/watch?v=BPyoi8UwkR4