STORIE
(Roba del Pabuda…)
#000000;font-family: Calibri">lì, di fronte alla casa ridipinta,
#000000;font-family: Calibri">tra il bidone del cherosene
#000000;font-family: Calibri">e la sabbia avanzata del cantiere
#000000;font-family: Calibri">sta un ammasso di vecchie lettere,
#000000;font-family: Calibri">tutte imbustate
#000000;font-family: Calibri">e regolarmente affrancate,
#000000;font-family: Calibri">però poi perse:
#000000;font-family: Calibri">una caterva di storie mai andate
#000000;font-family: Calibri">a buon fine.
#000000;font-family: Calibri">a guardar bene,
#000000;font-family: Calibri">tra i cartoni e lo scatolame,
#000000;font-family: Calibri">ce n’è qualcuna finita proprio male.
#000000;font-family: Calibri">per quanto gridino,
#000000;font-family: Calibri">piangano e ridano ancora,
#000000;font-family: Calibri">a pieno inchiostro vero,
#000000;font-family: Calibri">inchiostro blu, inchiostro nero,
#000000;font-family: Calibri">decifrarle è difficile:
#000000;font-family: Calibri">inzuppate come sono adesso
#000000">d’acida guazza periferica.
..
(il collage è, pure quello, “Roba del Pabuda”; ce n’è parecchi altri qui: www.pabuda.net)
“Acida guazza periferica”… Che dire? Dico: “Boh!?!”.
rugiada acida, tipica delle periferie urbane inquinate.
Te ne suggerisco un’altra, da poesia che lascia il segno: personaggetti da palude metropolitana. Ad maiora…