Taser, un assassino fra noi

Lettera aperta di Vito Totire (*) . A seguire ricordiamo l’appello per dar ita a un comitato e alcuni nostri link.

Il taser uccide: occorre che il ceto politico decida finalmente e

immediatamente di metterlo fuori uso

In memoria di Elton Bani

Al presidente della repubblica Sergio Mattarella

Alla Fnomceo-Federazione nazionale ordine dei medici

A chiunque interessato/a

Un organo di informazione (Telenord) ha reso note le conclusioni della perizia effettuata dalla dottoressa Isabella Caristo relativa al decesso di Elton Bani – un uomo di 41 anni – avvenuto a Manesseno (Genova) il 17 agosto 2025. L’arresto cardiocircolatorio mortale secondo la consulente è stato causato dagli effetti sinergici di cocaina e scarica della pistola taser. Spetta ora al pm Paola Calleri trarre le prime conclusioni.

Per quello che ci riguarda la notizia non è “sorprendente” e conferma la necessità di mettere immediatamente la pistola taser fuori uso per una motivazione semplice, che finora chi ne ha consentito l’utilizzo non ha voluto prendere in considerazione: l’arma viene usato contro persone delle cui condizioni cliniche e della cui anamnesi personale non si sa nulla.

c’è però una aggravante. Persino senza dover fare ricorso a “dati epidemiologici” ma per una semplice ed empirica constatazione è evidente a tutti (tranne evidentemente ai governi ed ai ministri che hanno autorizzato) che l’arma viene usata non solo “al buio” per quel che riguarda la situazione clinica individuale ma persino su/contro una coorte di persone che certamente, rispetto alla popolazione generale, si trovano in una condizione di maggiore vulnerabilità. E le condizioni di vulnerabilità sono numerosissime , a volte intuibili a volte occulte.

Con la autorizzazione all’uso della pistola taser si è voluto fare una sperimentazione sull’uomo?

Nessuno potrà asserire che al momento delle “autorizzazioni” gli effetti collaterali sulle persone non fossero prevedibili. Riproponendoci dunque la narrazione che ha riguardato l’amianto e tutti gli altri fattori di rischio introdotti nei cicli lavorativi e nell’ambiente ad onta della già riconosciuta (da decenni o da secoli) nocività.

Non abbiamo a che fare con un uso off label di farmaci (tanto caro alle multinazionali) che si può concludere constatando sprechi, inefficacia ed effetti collaterali evitabili ma non mortali (soprattutto se l’utilizzo off label dura poco); qui abbiamo a che fare – come abbiamo visto a Genova, e non era la prima volta – con effetti immediatamente mortali.

I fatti dimostrano quanto era già assolutamente e facilmente prevedibile;

per quel che attiene alle responsabilità: queste non riguardano o non riguardano solo chi viene lasciato col “cerino in mano acceso” ma riguardano chi ha autorizzato la fornitura/dotazione dello strumento.

Un “uso sicuro” della pistola taser non esiste, l’uso della taser va assolutamente

accantonato a favore di metodi di intervento a basso o nullo impatto sanitario e psicosociale.

(*) Vito Totire è medico, portavoce del «centro Francesco Lorusso» di Bologna

In “bottega” abbiamo lanciato un appello Contro la pistola Taser nasce un comitato che avrà probabilmente bisogno di altro tempo e discussione per diventare una realtà estesa sui territori. Invitiamo tutte e tutti a darci adesioni ma anche consigli su come lavorare assieme per far crescere questo movimento.

Altri articoli sul nostro blog: Napoli: il Taser continua a uccidere, La pistola taser è un crimine di pace: anche a Bologna…, Il taser uccide ancora, Mettere al bando il Taser e più indietro nel tempo: Mettere al bando il Taser, Il taser, repressione molto pericolosa, No al taser! e Il taser può essere letale. E’ scritto nel manuale d’uso

Redazione
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