Technogym: molto da chiarire

di Davide Fabbri

 

TECHNOGYM: approfondimenti necessari. Esternalizzazione del lavoro per ridurre i costi. Compressione dei diritti dei lavoratori. 

Dedico la mia presente inchiesta sulla Technogym a quei giornalisti e operatori dei media mainstream, a quei politici pappa e ciccia coi potenti che negli ultimi anni e nelle ultime settimane sono stati capaci solo ed esclusivamente ad osannare l’imprenditore potente di turno, in totale assenza di visione critica dei fenomeni. 

Per questa inchiesta è stato difficoltoso il lavoro di recupero delle informazioni sulla vicenda che mi appresto a narrare. E’ stato necessario scavare a fondo, per diverso tempo, con un lavoro di approfondimento minuzioso. 

Mister Fitness” Nerio Alessandri – patron di Technogym, società di una holding che ha sede nel Granducato di Lussemburgo – non desidera che queste notizie siano rese pubbliche e fa di tutto per tenerle riservate.

Oggi vi racconto nei dettagli la vicenda dell’esternalizzazione di una parte di attività aziendale presso il sito operativo di Montaletto di Cervia , gestito ora dall’azienda di logistica BONZAI di Casale Monferrato. La società BONZAI Logistics ha preso il posto della società BCUBE spa. Stiamo parlando del capannone adibito a gestione dei ricambi delle attrezzature ginniche e assistenza al cliente, a magazzino di stoccaggio componenti e prodotti finiti. Inoltre si preparano e si effettuano le spedizioni dei ricambi delle attrezzature di Technogym. La storia che vi racconto riguarda di fatto lo schema di scomposizione dell’impresa Technogym, attraverso scelte di frammentazione organizzativa.

Technogym applica da tempo esternalizzazioni e delocalizzazioni, nel silenzio più assoluto dei giornalismo mainstream e della politica opportunista. 

Diverse attività – ad esempio – vengono svolte in Slovacchia, a Maly Krtis, impiegando circa 300 dipendenti.

Esternalizzazione dei servizi, somministrazione di manodopera, servizi in appalto e in subappalto. Intermediazione di soggetti come le cooperative di servizi. I servizi esternalizzati sono direttamente proporzionali all’abbassamento del costo del lavoro. Non solo. Si assiste a una compressione dei diritti dei lavoratori. La frantumazione del quadro tipico del lavoro subordinato, toglie di fatto al lavoro dignità e valore. Si assiste inesorabilmente ad un peggioramento delle condizioni reali di vita e di lavoro delle persone. Le esternalizzazioni applicano modelli organizzativi e contrattuali che comportano all’imprenditore di poter disporre di manodopera che formalmente dipende da terzi. La legge consente tutto ciò. O meglio consente di delegare a terzi intere fasi del proprio processo produttivo, senza assumere il rischio e la responsabilità del datore di lavoro.

Il capannone ora gestito da BONZAI Logistics a Montaletto di Cervia è un vecchio stabile all’interno della zona artigianale di Montaletto. In passato è stata la sede della società Europa 2000. Come si diceva, Technogym ha esternalizzato il servizio al fine di ridurre il costo del lavoro del personale impiegato; le attività ora svolte in appalto da BONZAI Logistics, in passato venivano svolte internamente a Technogym. I lavoratori BONZAI usano la rete di Technogym, sono loggati come utenti pari ai dipendenti Technogym ma non lo sono formalmente: sono dipendenti di una serie inferiore. Non solo. E’ capitato in passato che BCUBE – la società che aveva in gestione il capannone produttivo di Montaletto prima dell’arrivo di BONZAI Logistics – abbia utilizzato lo strumento del subappalto, appoggiandosi ad alcune cooperative di servizi. Come ad esempio con la cooperativa LPT servizi di Rimini inizialmente. E poi con la cooperativa HDP, una società cooperativa in liquidazione, con sede nel piccolo Comune di Ferentillo, in provincia di Terni. Il contratto con HDP è scaduto a fine dicembre 2019. Nell’ultimo periodo è avvenuto il passaggio da BCUBE spa a BONZAI Logistics. 

Come si potrà notare, i lavoratori di Montaletto di Cervia hanno subìto – e potranno subire ancora – diversi passaggi contrattuali e societari, che hanno messo in difficoltà i diritti acquisiti e le garanzie maturate; si è assistito a difficoltà nel mantenere i livelli contrattuali, gli inquadramenti professionali, l’assegnazione delle qualifiche. Nella pressoché assenza di attività sindacale incisiva. 

Nel sito operativo di Montaletto di Cervia sono presenti attualmente 48 dipendenti:46 operai e 2 impiegati. 

Mi ero già occupato in passato delle attività all’interno del capannone di Montaletto di Cervia. Per un grave infortunio sul lavoro di un operaio avvenuto il 25 marzo 2016. Un giovane di 24 anni che al momento dell’incidente guidava un montacarichi, “volato via” da un cointainer e caduto a terra di schiena. Il lavoratore subì diverse fratture, 40 giorni di prognosi, dopo essere stato in terapia intensiva.

Quell’incidente, molto grave, doveva e deve tuttora farci interrogare e riflettere sui pesanti carichi di lavoro presenti tuttora presso il sito operativo di Montaletto.

Occorre chiedere con forza alle aziende coinvolte il rispetto rigoroso delle norme che riguardano la sicurezza sui luoghi di lavoro, e l’indispensabile formazione continua dei lavoratori.

La foto di Nerio Alessandri – “mister Fitness” –  è tratta da Milano Finanza online.

 

Cesena, 8 febbraio 2023 

 

Redazione
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