Viareggio: 6° anniversario della strage annunciata del 29 giugno 2009

Ecco il volantino diffuso al Tribunale di Firenze per il 6° anniversario della strage di Viareggio

Il 20 maggio scorso avevamo invitato il giudice del lavoro Nannipieri e quelli di Firenze (Giovanni Bronzini, Gaetano Schiavone e Simonetta Liscio), all’udienza per la strage ferroviaria di Viareggio, in cui è stato ascoltato come testimone Marco Piagentini (che ha perso i figli Luca e Lorenzo di 2 e 4 anni e la moglie Stefania). L’udienza è stata l’occasione per ascoltare dalla voce di Marco cosa accadde quella maledetta notte. Marco, ustionato nel 90% del corpo, è rimasto sotto le macerie per ore e ricoverato per 6 mesi a Padova, in fin di vita per settimane.

Questi sigg. giudici, partecipando all’udienza, avrebbero capito cosa è stato il 29 giugno 2009 e si sarebbero posti l’elementare domanda: ‘Ma cosa ho combinato? Cosa abbiamo fatto!‘ per aver emesso la ‘sentenza-reato’ nei confronti di Riccardo Antonini; una sentenza di inchino ai poteri forti come al cavaliere Moretti e agli altri rinviati a giudizio.

La ‘colpa’ di Riccardo è averdenunciato la mancanza di sicurezza in ferrovia ed essersi schierato pubblicamente e apertamente a fianco dei familiari delle 32 vittime nella battaglia per la sicurezza, la verità, la giustizia.

Anche questi sigg. giudici ‘del lavoro’ dovrebbero sapere quali immense responsabilità hanno gli imputati della strage ferroviaria. Infatti, da ogni udienza emerge chiaramente la verità: una politica di abbandono della sicurezza a danno della collettività per il profitto di pochi. Una logica criminale che ha ucciso bambini, ragazze, uomini e donne e che, se fossero esplose altre cisterne, ne avrebbe uccise a centinaia. Se Moretti &company avessero adottato misure di prevenzione e protezione necessarie ed elementari, rivendicate dai ferrovieri per anni, e oggetto pure nel dibattimento processuale, l’immane tragedia di Viareggio non sarebbe accaduta.

Come possiamo pensare che questi sigg. giudici del lavoro non siano consapevoli di ciò? Come possiamo accettare una sentenza che impedisce al cittadino, al lavoratore, al ferroviere, di esprimere giudizi su un fatto di tale gravità e che cancella l’impegno per la sicurezza?

Lo stipendio (solo quello ferroviario) di 877.000 euro del cav. Moretti, una volta promosso a Finmeccanica, è passato ad un milione e 400 milaeuro. Poi, con la (s)vendita della Breda di Pistoia ha incassato altri 700.000 euro …

Le minacce e i ricatti contro Riccardo (documentati e testimoniati) sono caduti nel vuoto, come deve essere. Le minacce e i ricatti di Moretti nei confronti del governo Renzi (se mi abbassi lo stipendio me ne vado) sono state, invece, accolte.

Il cav. Moretti, santificato da poteri forti (cavalierato, nomine e rinomine, promozioni…) è stato graziato anche con le sentenze di questi giudici, ed istigato a continuare a intimidire e minacciare ferrovieri e lavoratori impegnati sulla sicurezza. Moretti ha anche preteso che a sostituirlo alle ferrovie fosse Michele Elia, il braccio destro, anch’esso rinviato a giudizio.

Sigg. giudici, non avete avuto il coraggio di opporvi allo strapotere di Moretti e di sentenziare l’unica verità: il licenziamento di Riccardo Antonini è di natura politica e quindi discriminatorio. E non possiamo che ribadire una sola cosa: Ver-go-gna!

 

Lunedì 29 giugno: giornata della Memoria e della Solidarietà

 

ore 17.00: incontro-dibattito in Comune a Viareggio

ore 20.30: appuntamento in via A. Ponchielli (luogo della strage) per la manifestazione cittadina.

 

Assemblea 29 giugno e-mail: assemblea29giugno@gmail.com

Associazione dei familiari ‘Il Mondo che vorrei’ e-mail: info@ilmondochevorreiviareggio.it

Redazione
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