14 febbraio: un altro One Billion Rising

di Maria G. Di Rienzo (*)  

Mancano poco più di due settimane al 14 febbraio, un giorno stupendo in cui ci solleveremo di nuovo, insieme, contro la violenza e per la giustizia.

http://www.onebillionrising.org/

E’ vero che molte di noi lo fanno già tutti i giorni, nei gesti quotidiani e nell’impegno sociale/politico, con le parole e le azioni, in una sinfonia che tesse insieme suono e silenzio: mi riempie di gratitudine e di gioia vibrante il solo pensarci. Donne che creano, riparano, crescono e fanno crescere, sognano e fanno sognare, e cambiano tutto quel che toccano perché tutto quel che toccano le cambia. Ma sappiamo che i sistemi non cambiano ne’ abbastanza in profondità ne’ abbastanza velocemente se non li si scuote: essere visibili in un momento coordinato, su tutto il pianeta, fa parte di questa scossa necessaria. Qualsiasi cosa abbiate in mente per il 14 febbraio, non dimenticate di darne notizia alle organizzatrici italiane:

http://obritalia.livejournal.com

One billion rising 2014 è concentrato sul diritto e sulla necessità delle sopravvissute alla violenza di ricevere giustizia: chiede esplicitamente che noi si faccia un punto di forza delle nostre storie, testimoniandole. Storicamente, si tratta di un’azione diretta nonviolenta dal grandissimo potenziale: le Commissioni per la verità e la riconciliazione e i Tribunali delle donne, solo per fare un paio di esempi, hanno funzionato – e funzionano – sugli stessi principi.

Le esperienze della persona che ha subìto violenza acquistano nella dimensione pubblica legittimazione e dignità (che sono indispensabili per sostenere il viaggio di ogni vittima verso la guarigione). Il solo ascoltare, semplicemente l’ascoltare in rispettoso silenzio, accogliendo la testimonianza di un altro essere umano come parte della nostra storia comune, qualcosa che ha senso e valore, qualcosa per cui c’è spazio nella narrazione collettiva, restituisce alla vittima la coscienza dei propri diritti, della propria cittadinanza, della propria inviolabile umanità. La violenza ha spesso l’effetto di strappare da noi tutto questo, in modo feroce, ma altrettanto spesso basta una singola manifestazione di rispetto e accoglienza nei nostri confronti a farci ricordare chi siamo. Inoltre, le storie di vita vissuta hanno un impatto diverso e più forte di numeri, statistiche, percentuali e analisi, nel suscitare consapevolezza e nello spingere all’azione.

Se il vostro evento, il 14 febbraio, utilizzerà la modalità delle testimonianze, assicuratevi di creare un ambiente confortevole per chi vi farà dono della sua storia: radunate attorno a queste persone gruppi antiviolenza, case delle donne per non subire violenza, organizzazioni per i diritti umani, gruppi femministi – altre persone che hanno già abbracciato una visione del mondo in cui una donna che subisce violenza non è ritenuta responsabile e meritevole della stessa. Chi testimonierà deve sapere da prima di afferrare il microfono di non essere sola e di essere amata.

(*) Pubblicato il 27 gennaio sul (bellissimo) «Luna nuvola» di Maria G. Di Rienzo.

 

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