Scor-data: 16 aprile 1858

Nasce Felice Pedroni, cercatore d’oro in Alaska
di Fiorella Iacono (*)

Fairbanks è una piccola cittadina dell’Alaska, terra leggendaria per la corsa all’oro nel Klondike. Quando ci sono arrivata, alcuni anni fa, non sapevo molto di queste storie se non attraverso i racconti di Jack London e, riguardo al Klondike, mi venivano in mente soltanto i fumetti di Topolino che leggevo da bambina. La sorpresa me l’ha riservata il vecchio e sciabattante barista statunitense di un locale buio e polveroso di una delle main street della città, quasi un autentico saloon.
Ho ordinato halibut o salmone (il salmone in Alaska è venerato) e nel sentire che parlavo italiano la sua reazione è stata una sorta di “standing ovation”: il barista mi ha trascinato verso una parete ricoperta di ritagli di vecchi giornali, alcuni ingialliti dal tempo, e biascicando parole inglesi, mi ha finalmente parlato di “Feliscio” Pedroni, italiano fondatore di Fairbanks, lontana città di frontiera. In tono concitato mi ha elencato le feste che ogni anno si svolgono in onore di Felix Pedro (così ribattezzato), come i Golden Days, durante i quali viene eletto con tutti gli onori il sosia di Pedroni.
Quando ho confidato al barista che venivo da una città italiana molto vicina a Trignano, la frazione di Fanano in cui Felix è nato, l’esaltazione ha toccato il suo apice.
Fairbanks. Alaska. Sul Cheena River fra i cartelli che ripercorrono la storia della città, uno è dedicato interamente al suo fondatore italiano, che qui nell’Ottocento, ha costruito la sua fortuna, realizzando il sogno di cercatore d’oro.
Felice Pedroni nacque a Fanano, nella frazione di Trignano, il 16 aprile 1858.
A 23 anni emigra in America per cercare lavoro e nel 1888 giunge a Tacoma, vicino a Seattle, dove prende la cittadinanza americana con il nome di Felix Pedro. Da lì iniziano le sue ricerche dell’oro e nel 1894 parte per il Klondike. Dopo anni di ricerche, fallimenti, stenti, viaggi a piedi, nel 1922 finalmente trova uno dei più ricchi giacimenti dell’Alaska, proprio vicino a quella che diverrà in seguito la città mineraria di Fairbanks. Ora che è ricco Felice rientra in Italia ma viene respinto dalla ragazza che voleva sposare, così ritorna da solo in America e si sposa con l’irlandese Mary Ellen Doran, con la quale le cose non andranno tanto bene… “Felix Pedro” muore in circostanze misteriose a Fairbanks. Dopo varie vicissitudini, la sua salma viene trasportata e sepolta al cimitero di Fanano, nel 1972. A Trignano, dove è nato, ogni anno in estate viene organizzato il Felix Pedro day (L’oro di Felice Pedroni) e qui è stata collocata anche una statua a ricordo della sua impresa.
Di lui si è diffusamente occupato Massimo Turchi, fananese doc, che ha svolto ricerche approfondite sul suo conto (confronta «Alla fine dell’arcobaleno», Prospettiva editrice) e si è impegnato affinché il nome di questo personaggio non andasse perduto. Per questo Fairbanks, nelle lontane terre di Alaska, é gemellata con Fanano, Appennino modenese.

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”. Qualche volta il tema è più leggero… che sorridere non fa male, anzi.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 16 aprile avevo, fra l’altro, ipotizzato: 1178 avanti Cristo: «la strage dei Proci»; 1162: nasce Gengis Kahn; 1889: nasce Charlot; 1905: Francia, separazione Stato-Chiesa; 1943: Hoffman prova l’Lsd; 1966: prima di «Ci ragiono e canto»; 1971: Oscar a «Indagine su un cittadino…»; 1975: ucciso Claudio Varalli; 1984: sentenza Tribunale Popoli su genocidio armeni; 2000: ucciso Ion Cazacu; 2008: muore Lorenz… e chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

Redazione
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