Il cinema delle pulizie e degli attori

   

(visti da Francesco Masala) – attrici e attori che interpretano se stessi o i loro personaggi

Tra due mondi (Ouistreham) – Emmanuel Carrère

quando Marianne si mette i guanti per pulire i cessi entra nel magico mondo dei lavori nascosti e sporchi che qualcuno deve fare, a condizioni infami e da fame.

tutte e tutti sono solidali, di più Christéle, che l’adotta e offre tutta la solidarietà e amicizia che può dare, e per questo il doppio ruolo di Marianne alla fine è indigeribile, la sincerità è tutto.

dopo Full time e Un altro mondoTra due mondi è il terzo film francese che passa nei cinema in un mese con lo stesso tema, il mondo del lavoro oggi, e c’è da dire che in Francia lo sanno fare benissimo.

i lavoratori sono l’ultimo e debole anello di un sistema che apparentemente produce beni e servizi, in realtà produce soldi e soldi, a qualunque costo, anzi, al minimo costo.

Marianne scriverà il suo libro, ma dopo smetterà di pulire cessi, tutte le altre attrici continueranno a pulirli, sempre più di corsa.

buona (puliziesca) visione.

https://markx7.blogspot.com/2022/05/tra-due-mondi-ouistreham-emmanuel.html

 

 

 

Finale a sorpresa (Competencia oficial) – Gastón Duprat e Mariano Cohn

se esistono i film di attori questo è uno di quelli, attori al meglio con due registi che sanno come si dirigono.

un riccastro vuole lasciare un bel ricordo della sua vita finanziando un film eccezionale.

non sappiamo bene di cosa parla il film girato dalla regista Lola Cuevas, solo che è uno scontro di attori, Ivàn e Félix (e Lola, naturalmente), di livello altissimo, scintille su scintille, in fondo il film è il suo farsi, la classica trama non esiste.

un film da non perdere, nessuno sarà deluso, promesso.

guardatelo al cinema e godetene tutti.

https://markx7.blogspot.com/2022/04/finale-sorpresa-competencia-oficial.html

 

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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