Aldo Zanchetta: la voce dell’America latina

Il 3 settembre scorso, a Lucca, è deceduto Aldo Zanchetta. Il ricordo di Andrea Vento e della redazione di Comune-Info. A seguire una nota della “bottega”.

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Foto ripresa da Comune-Info

Ci ha lasciati Aldo Zanchetta
di Andrea Vento (*)
Il coordinamento del Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati – Giga esprime profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa dell’amico fraterno e collaboratore Aldo Zanchetta.
Intellettuale eterodosso, attivista e cooperante infaticabile ha fatto dell’impegno sociale e a favore dei popoli oppressi la cifra della sua esistenza.
Autore, traduttore e curatore di numerosi saggi di intellettuali latinoamericani fra cui l’uruguayano Raul Zibechi e il messicano Gustavo Esteva. Ha inoltre curato la traduzione e la pubblicazione della biografia del leader indigeno “bianco” peruviano Hugo Blanco “Noi gli indios. Le lotte per la terra in Perù” del quale continuava a sostenerne il periodico da lui stesso diretto, “Lucha indigena”.
Aldo si è distinto per la cooperazione e il sostegno attivo verso i popoli amerindi latinoamericani, soprattutto del Messico e del Perù, principalmente tramite la fondazione “Neno Zanchetta”, dedicata al figlio scomparso in gioventù e da lui stesso fondata e diretta a tal fine.
Ed è probabilmente in Chiapas, dove ha soggiornato a lungo e creato una sincera amicizia con il vescovo locale Samuel Ruiz, che ha svolto la sua principale opera di cooperazione realizzando fra le varie anche la Escuelita zapatista, una struttura dedicata alla formazione di maestri per il sistema scolastico zapatista. Modello di istruzione che valorizza i principi amerindi presente nei villaggi zapatisti e benché non finanziato dal governo federale risulta evidentemente più efficiente e attrattivo di quello statale, visto che è frequentato da bambini provenienti anche da villaggi non zapatisti.
Intellettuale eterodosso e  raffinato ha rappresentato un punto di riferimento per i docenti del Giga interessati ad approfondire le tematiche legate all’America Latina ed in particolare de “Los de abajo” (quelli di sotto), come recita un suo imperdibile saggio sulla variegata realtà degli oppressi.
Sempre disponibile ed entusiasta nell’incontrare i nostri studenti a scuola,  anche da anziano riusciva a catturane l’attenzione in modo sorprendente e ad affascinarli con i suoi racconti dei viaggi nelle comunità amerindie. Inoltre, era solito lasciare sempre in omaggio suoi libri per le biblioteche scolastiche a beneficio di chi fosse interessato ad approfondire le conoscenze dei temi trattati.
Ingegnere chimico laureato a Pisa, di professione imprenditore nel ramo della sostenibilità ambientale e umana dei prodotti, ha lavorato a lungo in America Latina affiancando all’impegno professionale la conoscenza delle realtà sociali e indigene represse.
Uomo di grande generosità e di impegno infaticabile una volta in pensione, dopo aver donato i brevetti delle sue innovazioni personalmente a Fidel Castro, si è dedicato alla cultura con numerose pubblicazioni e attività formative, all’impegno politico rivestendo anche carica di vicesindaco nel comune di Capannori (Lu), e soprattutto alla cooperazione internazionale a favore dei popoli amerindi e in particolare degli zapatisti del Chiapas.
Il coordinamento del Giga si stringe in questo momento di grande dolore alla moglie Brunella, alle figlie e ai nipoti.
Aldo lascia un vuoto immenso nel mondo della cultura e nel cuore di chi ha avuto la fortuna di averlo come amico.
Che la terra ti sia lieve, caro Aldo.
Resterai con noi…
(*) Il Coordinamento del Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati – Giga
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Alle soglie di una nuova era
di redazione Comune-Info (*)

La redazione di Comune è più sola: il 3 settembre, a Lucca, è morto Aldo Zanchetta. Aldo ha curato con grande passione libri e collane dedicati ai saperi indigeni e ai movimenti sociali antisistema, grazie anche all’amicizia con, tra gli altri, Ivan Illich, Gustavo Esteva e Raúl Zibechi. Alle soglie di una nuove era. Gustavo Esteva – Vita e opere di un intellettuale de-professionalizzato, di Elias González Gómez e Carlos Tornel,è l’ultimo libro da lui curato nella collana “Ripensare il mondo” (per la casa editrice Mutus liber). Nei mesi scorsi si era dedicato invece a Speranza forza sociale (che raccoglie interventi Gustavo Esteva, ma anche di Elias Gonzáles Gómez, Ana Cecilia Dinerstein, Mauro Armanino e che fa parte della nostra campagna Partire dalla speranza e non dalla paura). Gli articoli di Aldo nell’archivio di Comune sono leggibili qui. Di seguito la presentazione del libro Alle soglie di una nuove era che ci aveva inviato in luglio. Ci proveremo, non smetteremo di ripensare il mondo, Aldo



“Alle soglie di una nuove era. Gustavo Esteva – Vita e opere di un intellettuale de-professionalizzato” è il nuovo libro di Elias González Gómez e Carlos Tornel uscito nella collana “Ripensare il mondo” (curata da Aldo Zanchetta) per la casa editrice Mutus liber.

Un anno dopo l’uscita di Speranza forza sociale (ed. Mutus Liber), il libro di Gustavo Esteva che approfondisce il tema della speranza, questa nuova pubblicazione individua nei testi e nelle esperienze di Esteva le bussole con cui orientarsi in questi tempi cupi.

Nella quarta di copertina, tra l’altro, si legge:

“Stiamo vivendo un passaggio di era, un cambiamento epocale sempre più violento e caotico. Non è facile viverlo con lucidità. Non si tratta di una semplice crisi. È il crollo di tutti i riferimenti di base su cui era strutturato il nostro mondo. Quali saranno i paradigmi (cioè i valori di riferimento) della nuova era? C’è chi azzarda nuovi nomi che potrebbero caratterizzarla: antropocene, capitalocene, digitalocene, trans-umanesimo… Come vivere questa transizione perché non ci conduca – come aveva ammonito Ivan Illich – alla perdita definitiva dell’umano, almeno nella forma che abbiamo conosciuto fino ad oggi? Ragioniamone con Gustavo Esteva, «intellettuale de-professionalizzato e operatore sociale», amico e collaboratore di Ivan Illich. Prima di rinunziare a questa umanità, proviamo a sperimentare altri modi di essere umani, rinunziando al mito dell’uomo prometeico e riscoprendo l’uomo epimeteico (Illich). «Speranza, amicizia, sorpresa» sono le basi di un mondo nuovo, che Esteva ritiene possibile.

(*) Link all’articolo originale: https://comune-info.net/alle-soglie-di-una-nuova-era/

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La redazione della Bottega del Barbieri ha ospitato molto spesso gli articoli e le riflessioni di Aldo Zanchetta dedicate all’America latina. Personalmente, avevo conosciuto Aldo nel 2000 ad un campo estivo organizzato da Mani tese a Bulciago, nel lecchese.

E’ anche grazie a lui, che era divenuto un ponte tra lo zapatismo e il gruppo Mani tese di Lucca, che è cresciuto il mio interesse per il continente latinoamericano. Ho partecipato diverse volte, anni fa, ai suoi seminari dedicati ad analizzare la realtà sociopolitica latinoamericana con la partecipazione, in qualità di relatori, di tante persone che si identificavano e si riconoscevano nei valori del “comandare obbedendo” e del “cambiare il mondo senza prendere il potere”.

Aldo Zanchetta era venuto diverse volte anche a Siena, la mia città, per parlare di America latina, in particolare del Chiapas (una volta anche con Samuel Ruiz) e delle lotte sociali e ambientali delle comunità indigene. Personalmente, ho sempre “divorato” i suoi libri e i suoi articoli dedicati a Latinoamerica.

Purtroppo se ne è andato uno dei più lucidi pensatori, interpreti e analisti del continente latinoamericano.

(David Lifodi, per la redazione della Bottega)

Redazione
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