Beviamoci un bel bicchiere di petrolio…

oppure informiamoci di cosa è in ballo il 17 aprile

di Marco Boschini (*)

 

MarcoBoschini-NOtriv

Prendete un bicchiere. Riempitelo di petrolio. Lo dareste da bere a vostro figlio? Perché il punto, in fondo, è proprio questo. Al banchetto del vivere quotidiano oggi ci sfamiamo a suon di plastica e carbone. Piatto unico, fonti fossili.

Però nel menù raccontiamo altro, come dei provetti storyteller. Vi ricordate la conferenza sul clima di Parigi? Sembra passato un secolo… Impegni, proclami, accordi. Tirando in ballo la Storia con la esse maiuscola ci siamo bevuti la favola della sostenibilità planetaria, vestita da green economy.

Poi si torna a casa, a ricreazione finita, e si ricomincia indisturbati a perseverare nell’errore. Da noi l’errore si chiama Sblocca Italia, nei tanti punti che lo compongono e nello specifico alla voce trivellazioni.

Il 17 aprile andremo al mare a guardare un tramonto senza trivelle. Dopo aver votato Sì (articolo correlato Sì. Il tempo del petrolio deve scadere)

Tralasciando i pasticci istituzionali che ne hanno minacciato e depotenziato sul nascere la possibilità di valere sul serio, abbiamo oggi una grande opportunità: togliere il petrolio da quel bicchiere. Il 17 aprile bisogna andare a votare per esprimere un no secco alle trivellazioni e alla strategia fossile di cui gronda questo governo.

È vero. Siamo stati derubati del plebiscito del 2011 sull’acqua pubblica. D’accordo, sembra una sfida impossibile avendo anticipato e disgiunto il voto dalle amministrative di primavera. Ma è anche per questo (proprio per questo) che dobbiamo vincere il muro di omertà mediatica che accompagnerà questo passaggio determinante per il futuro energetico (e democratico) del nostro Paese.

In gioco non c’è (solo) l’ambiente, o la qualità della vita, o il modello di sviluppo. Che son concetti e obiettivi per lo più percepiti come generici, freddi, lontani. In gioco, io credo, c’è quel bicchiere pieno di petrolio. E nostro figlio e nostra figlia, un attimo prima di farglielo bere.

(*) Marco Boschini è il coordinatore dell’«Associazione dei Comuni virtuosi»; codesto post è ripreso da «Comune Info».

 

UNA NOTA DELLA piccola REDAZIONE della “bottega”

«Vi ricordate quel 18 aprile?» era una vecchia (del 1948, altri tempi) canzone popolare. In questo 2016 … ci ricordiamo del 17 aprile?

Il referendum è importante.

Qui in “bottega” vorremmo ogni giorno – o quasi – parlarne, l’opposto insomma di ciò che fanno i “media di regime” (cioè quasi tutti).

Contro la «dittatura del petrolierato», contro chi vuole giocare con le nostre vite.

Aiutateci mandando alla “bottega” informazioni, storie, vignette, immagini… Noi posteremo tutto. Ma bisogna che ognuna/o in questo mese circa faccia la sua parte e ricordi, informi, racconti in giro cosa accadrà se non si raggiunge il quorum – il piano di Renzi e dei suoi tanti fans è quello – o se si perde il referendum (in teoria possibile, praticamente impossibile).

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Daniele Barbieri

    ATTENZIONE, PER CHI INTENDE MOBILITARSI
    … trovo in rete questo e lo incollo qui – db
    Entro lunedì 14 marzo (34° giorno antecedente quello di votazione) bisogna presentare domanda alle giunte comunali per gli spazi di affissione di propaganda referendaria. Purtroppo non è più previsto l’accesso a tali spazi alle associazioni e comitati (fiancheggiatori) come era accaduto durante il referendum 2011. Per cui potranno fare domanda solo le Regioni promotrici del quesito referendario e i gruppi politici.
    Stiamo verificando se sarà possibile, a seguito di accordi locali, utilizzare spazi concessi ai partiti e alle regioni senza incorrere in multe.
    Sappiamo che le Regioni si sono già attivate per chiedere l’assegnazione di tali spazi.
    PROVIAMO NOI A SOLLECITARE I PARTITI A RICHIEDERE I LORO SPAZI.
    I gruppi politici per chiedere l’assegnazione degli spazi devono fare domanda da trasmettere via fax alle Giunte comunali (come l’allegato che ho preparato).
    Le domande devono essere sottoscritte dai rispettivi segretari provinciali o da organi di partito comunali. In mancanza di tali organi possono provvedere i rispettivi organi nazionali delegando, con specifico atto di delega, un/a qualsiasi cittadino/a di loro fiducia. Non è richiesta nessuna autenticazione delle domande e delle deleghe.
    VI CHIEDO UN AIUTO PER AVVISARE TERRITORIALMENTE I GRUPPI POLITICI CHE HANNO ADERITO A CHIEDERE SPAZI E CHE SI SONO PRONUNCIATI A FAVORE DEL SI ‘IN MODO DA OCCUPARE TUTTI GLI SPAZI DISPONIBILI PER IL SI’.
    So benissimo che il tempo è veramente poco, proviamoci se ci riusciamo…
    Qui un link con maggiori informazioni
    http://www.levantenews.it/index.php/2016/03/03/referendum-ecco-tutte-le-regole-sulla-propaganda/

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