Brandizzo: non dimenticare la strage operaia del 2023
di Vito Totire (*)
Ancora una volta, nell’agosto del 2023, si verificò una strage operaia con cinque morti e con conseguente impagabile dolore per i familiari e i compagni di lavoro. Nonostante la propaganda padronale sulla prevenzione (che sarebbe addirittura garantita o agevolata dalle nuove tecnologie e persino dalla cosiddetta intelligenza artificiale) quando invece vengono quasi sistematicamente eluse le più elementari norme di prevenzione e sicurezza che sono dettagliatamente prescritte in Italia fin dai decreti degli anni cinquanta del secolo scorso (DPR 303/1956 e DPR 547/1955).
Troppo spesso oquasi sempre lungo la catena di appalti e subappalti, catena funzionale al profitto economico, la sicurezza di “disperde” e quindi arrivano puntualmente morti e stragi.
Alcuni economisti “ingenui” o servi del padrone (a seconda dal caso) vagheggiano la ipotesi che investire in prevenzione “conviene”; loro ragionano in dollari e sostengono che un dollaro investito nella prevenzione ne fa risparmiare 6. In buona o in malafede “trascurano” il fatto che il padrone non investirà mai un dollaro se i 6 dollari guadagnati non tornano nelle sue casse. In sostanza il sistema economico
capitalstico macina profitti privati e produce oneri pubblici scaricando sul sociale i costi dei danni alla salute e all’ambiente. Per questo muoiono operai che si sarebbero salvati con una “banale” maschera antigas che costa solo poche decine di euro (come è successo da Casteldaccia a Venezia…).
Fin dalla nascita della RETE (nel maggio 2022) abbiamo sostenuto che certo occorre potenziare la vigilanza ispettiva pubblica ma che il fattore determinante è e sarà lo spostamento dei rapporti di forza tra capitale e lavoro. Il percorso verso la vera prevenzione è la ASSEMBLEA DI GRUPPO OPERAIO OMOGENEO che valuta i rischi con il supporto di tecnici di fiducia dei lavoratori e che è in grado di vagliare criticamente i DVR (documenti di valutazione del rischio) padronali spesso sfasati e inattendibili o, a volte, validi ma “sconosciuti” ai lavoratori e destinati a rimanere nei cassetti. Spesso, il DVR da strumento di obiettiva del rischio, per la sua lacunosità
(essendo redatto unilateralmente dal padrone) funziona persino da alibi per supportare il disconoscimento della causa lavorativa dell’evento acuto o della malattia professionale (con la partecipazione attiva, in chiave “negazionista” dell’Inail) .
COSA SAREBBE SUCCESSO SE QUALCHE MESE PRIMA I LAVORATORI DEL CANTIERE DI BRANDIZZO AVESSERO TENUTO UNA ASSEMBLEA
DI GRUPPO OMOGENEO CON LA PARTECIPAZONE DI TECNICI DI LORO FIDUCIA DELLA SANITA’ PUBBLICA? La risposta è semplice: le lacune della organizzazione del lavoro sarebbero emerse e bonificate con prescrizioni vincolanti da parte degli organi ispettivi.
LA STRAGE NON SI SAREBBE VERIFICATA !
Pur non potendo essere presenti fisicamente al presidio indetto dai promotori (sindacati di base e altre associazioni) saremo lì con il pensiero e con il rispetto dovuto alle vittime della incuria e del profitto.
Abbiamo peraltro assunto la tutela legale e medico-legale dei familiari del lavoratore morto nel cantiere ferroviario di Macerata il 5 luglio 2025 e auspichiamo una sempre maggiore sinergia con tutti i soggetti sinceramente impegnati a fermare la strage sul lavoro che continua inarrestabile, nonostante i bei discorsi del “giorno dopo” puntualmente recitati dalle istituzioni.
(*) Vito Totire è portavoce della RETE NAZIONALE LAVORO SICURO
La vignetta è di Benigno Moi.
In “bottega” cfr Strage di Brandizzo: ricordare per prevenire, Strage di Brandizzo, denunciata l’Italia …, Ulteriore orrenda strage operaia : 5 operai massacrati sui binari
MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.
La redazione – abbastanza ballerina – della bottega
Ho letto la relazione della commissione parlamentare a proposito degli eventi tipo Brandizzo una relazione da brividi, non per chi ha avuto modo di seguire i lavori dei cantieri ferroviari, tanto che la Procura sta valutando la pena da comminare agli indagati sulla base del “profilo della colpa cosciente.” Tra l’altro sta emergendo che i due tecnici ,materialmente indagati , dopo il tragico accaduto hanno tentato di inquinare la scena.Per quanto riguarda ,invece,le condivisibili proposte da anni’70 di Vito Totire ( rischio zero, assemblea del gruppo omogeneo,necc.),si tratta di invertire la tendenza alla de-sindacalizzazione affermatasi, purtroppo, in questi ultimi decenni.
Brandizzo, 30 agosto: i carabinieri identificano i partecipanti alla commemorazione della strage sui binari ferroviari del 30 agosto di due anni addietro. Forte e sdegnata la reazione dei lavoratori. VIDEO.
https://www.torinotoday.it/attualita/carabinieri-identificano-brandizzo-partecipanti-commemorazioni-strage-2025.html