Cella

di Pabuda

 

quando ripenso

alla cella –

Grata-prigioni per CELLA

non dico “mia”

perché mia non è:

ho traslocato

senza versare

una lacrima –

penso che il mondo

è rimasto grande, intorno.

lì dentro

non ne ho mai dimenticato

nemmeno

un centimetro quadro.

del mondo, dico.

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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