Cesena: se il Prg è una variabile “impazzita”

di Davide Fabbri

DavideFABBRI-Bissioni

NUOVA VARIANTE AL PRG DI CESENA. VENGONO PREMIATI GLI IMPRENDITORI CHE SI SONO INSEDIATI IN MANIERA NON REGOLARE IN ZONA AGRICOLA. IL CASO DELLA DITTA FRATELLI BISSIONI DI PIEVESESTINA DI CESENA.
Giovedì 28 aprile è stata approvata in Consiglio comunale a Cesena – con i soli voti blindati del Pd – l’adozione di una nuova variante al Prg, il piano regolatore.

Un paio di giorni prima dell’ultimo Consiglio comunale, avevo fatto appello pubblico ai consiglieri comunali di opposizione di Cesena: si chiedeva di stralciare questo provvedimento della ditta Fratelli Bissioni dalla nuova variante al Prg. L’appello è stato raccolto dai Gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle e di Libera Cesena. E’ stato presentato un emendamento di richiesta di stralcio dell’area dalla delibera di variante al Prg. L’emendamento è stato sonoramente bocciato su volontà del Pd locale, che non ha neppure argomentato la propria contrarietà all’accoglimento dello stralcio dell’area. L’arroganza del potere del Pd locale è spietata e insopportabile.

Sono state inserite nuove opere pubbliche e opere private di cosiddetto interesse pubblico. Colpisce vedere fra gli interventi privati con esigenze di interesse pubblico inseriti in questa nuova variante al PRG, l’ampliamento della capacità edificatoria dell’insediamento artigianale e commerciale esistente in zona agricola della ditta Fratelli Bissioni, via San Crispino 120 a Pievesestina di Cesena. Stride infatti la motivazione dell’interesse pubblico all’ampliamento di un insediamento privato realizzato in area agricola. Stiamo parlando della ditta Fratelli Bissioni, che nasce a Cesena nel lontano 1978, che dà lavoro a una ventina di persone, che si occupa di produzione di calcestruzzo e di vendita di materiali edili. Stride in questa vicenda il fatto che vengano premiati con nuova potenzialità edificatoria quegli imprenditori che si sono distinti per essersi insediati in maniera irregolare sul territorio comunale rurale. La mia “memoria da elefante” e il mio prezioso archivio storico da ex consigliere comunale mi consentono di portare alla luce i seguenti fatti. La ditta Fratelli Bissioni venne autorizzata indebitamente e illegittimamente dall’assessore all’urbanistica in carica di allora Giorgio Andreucci con due famigerate e arbitrarie autorizzazioni edilizie temporanee. Si trattava di opere che non potevano essere autorizzate in via ordinaria poiché in violazione della normativa urbanistica del settore. Il presupposto dell’assunzione di tale provvedimento atipico era costituito dal fatto che si trattava di opere non concedibili, poiché in violazione della norma urbanistica, illegalità che si riteneva di poter superare grazie a una superiore valutazione di pubblico interesse. Si trattava di un indebito favoritismo: rendere cioè più agevole lo svolgimento delle attività produttive e commerciali. I provvedimenti illegittimi assunti dall’ex assessore Giorgio Andreucci da un organo non competente alla loro emissione (la spettanza casomai era del dirigente) erano identificati col numero 76 del 26 aprile 2001 e numero 80 del 14 maggio 2001. Riguardavano la realizzazione di un impianto di betonaggio per la produzione di calcestruzzo nel piazzale in via San Crispino 120. Una pratica carente di documentazione, in particolare dell’asseverazione di conformità ex articolo 27 legge 47/78, in assenza del parere obbligatorio dell’Ausl, in violazione dell’articolo 46 delle Norme tecniche di attuazione del PRG allora vigente non potendosi eseguire un intervento diretto su tale area, necessitando di piano particolareggiato. La seconda autorizzazione edilizia temporanea illegittima riguardava la realizzazione di una tettoia per ricovero materiali edili deperibili nel piazzale sito sempre in via San Crispino 120.
L’illegittimità degli atti delle autorizzazioni temporanee edilizie vagliata dalla magistratura forlivese era ed è palese. Lo dissi in tempi non sospetti in quegli anni in Consiglio comunale, ben prima dell’inizio delle indagini e delle condanne da parte della Procura di Forlì. La legge e le norme urbanistiche costituiscono un importante sistema di garanzia per l’uguaglianza dei cittadini e degli imprenditori. Perché ad alcuni imprenditori vennero concesse queste autorizzazioni a costruire e ad altri no? Sulla base di quali criteri vennero scelti gli interventi che meritavano uno “strappo alla regola”?
Con questa nuova variante al Prg si premiano – nei fatti – quegli imprenditori che hanno realizzato interventi irregolari in zona agricola.
LA FOTO è dell’ottobre del 2013: immortala il sindaco di Cesena Paolo Lucchi che assieme all’ex responsabile di Cna Roberto Sanulli – ora sindaco di Gambettola – fece visita all’azienda cesenate Fratelli Bissioni.
  

Redazione
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