Conoscendoti (di Pabuda)
nottetempo frequentandoti,
seppur coi miei ritardi,
ti sto imparando:
lento t’apprendo.
dal vero di te
m’impratichisco
poi
ti studio in sogno.
oggi, da sveglio,
con te accanto distesa,
tipo bella addormentata,
dalle mie dita ho saputo
anche dei tuoi fianchi.
e mi sono emozionato a tal punto
che quasi me la svigno.
ma in un battibaleno mi son ricreduto
e sul tuo tiepido pancino
a poggiare il capo son tornato:
per fare un altro sogno, ma questo
finalmente chiaro e comprensibile
come la pelle che hai, tenera e bionda.
domani, se lo vorrai
(chissà perchè ma suppongo proprio di sì),
sfoglierò una per una tutte le lettere
del tuo alfabeto più nascosto.
a quel punto, metterò la parola fine
a tutta questa smania di scrivere parole
e me ne starò sdraiato su qualche spiaggia caraibica,
inondato di luce, brezza, salsedine e sole.
stupenda!
grazie. vedessi la ragazza che l’ha ispirata!
😉