Contro la guerra e il riarmo: obiezione alle spese militari

Una nota del gruppo “Sei per la pace, sei per mille!” sulle possibili azioni da intraprendere.

 

 

 

 

 

Carissimi e carissime,

Dopo mesi in cui come gruppo “Sei per la pace sei per mille” abbiamo cercato una via per rendere operativo il nostro appello a partire dal lancio dello scorso 2 novembre, dopo esserci confrontati in modo continuativo come gruppo promotore, aver organizzato due incontri con il costituzionalista Francesco Pallante e due incontri rivolti a tutti i firmatari, siamo ora giunti alla conclusione che, in assenza di una normativa che consenta l’opzione fiscale del 6 per mille, non siamo in grado di attuare l’iniziativa com’era nelle nostre intenzioni.

Il momento grave ci impone tuttavia di non desistere, per cui vi proponiamo di manifestare il vostro dissenso alla politica bellica in atto nei seguenti modi:

1) L’obiezione fiscale alle spese militari.

2)  Una lettera al Presidente della Repubblica per sollecitare il rispetto dell’art.11della Costituzione e l’impegno di tutte le forze a livello nazionale ed europeo per un urgente cessate il fuoco e l’avvio di un negoziato di pace.

3) Boicottaggio delle banche armate: https://www.nigrizia.it/notizia/banche-armate-unicredit-intesa-deutsche-bank-popolare-sondrio

Per quanto riguarda l’obiezione alle spese militari, promossa, con numerose adesioni, dai Disarmisti esigenti, dalla LOC e da WILPF Italia, si rimanda alla specifica guida https://disarmistiobiettori.webnode.it/l/obiezione2023guidapratica/ e va praticata in sede di dichiarazione dei redditi.

Tutti i gesti, dichiarati e resi pubblici, di opposizione e non collaborazione alla macchina della difesa armata, con versamenti alternativi di pace, radicati in profondi convincimenti di coscienza, vanno comunicati al centro coordinatore della campagna di via Pichi 1, Milano. La mail è:

locosm1972@libero.it

Inoltre si invita a mandare una comunicazione con indicazione dell’azione intrapresa a:

seiperlapaceseipermille@gmail.com

Si ricorda inoltre che prosegue la raccolta firme per i referendum contro la guerra e il commercio di armi.

I membri del gruppo promotore di “Sei per la pace? Sei per mille”:

Alex Zanotelli

Francuccio Gesualdi

Rocco Artifoni

Luciano Benini

Ennio Cabiddu

Alfonso Navarra

Giuseppe Paschetto

Patrizia Sterpetti

 

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Al Presidente della Repubblica

protocollo.centrale@pec.quirinale.it

 

Al Presidente del Consiglio

presidente@pec.governo.it

 

Al Presidente del Senato

presidente@senato.it

 

Al Presidente della Camera

presidente.camera@pec.camera.it

 

Oggetto: contro la guerra, per il disarmo e la difesa nonviolenta

 

La situazione internazionale con il perdurare della guerra in Ucraina, la corsa al riarmo generalizzata, il rischio di catastrofe nucleare, è sempre più grave.

In particolare, per quanto riguarda il nostro Paese, la complicità istituzionale nella escalation bellica e nella militarizzazione è ampiamente oltre i confini del rispetto dell’articolo11 della Costituzione.

Per questo sollecito il rispetto della opinione maggioritaria del popolo italiano sull’interruzione delle forniture militari all’Ucraina e l’impegno di tutte le forze a livello nazionale ed europeo per un urgente cessate il fuoco e l’avvio di un negoziato di pace.

Chiedo inoltre:

1) l’istituzione del Dipartimento della difesa civile, non armata e nonviolenta;

2) il riconoscimento legislativo della facoltà dell’opzione fiscale del 6 per mille per la difesa civile, non armata e nonviolenta;

3) la destinazione delle somme derivanti dagli aumenti annuali previsti per portare le spese per la difesa al 2% del Pil in parti uguali alla difesa civile, non armata e nonviolenta e al servizio sanitario nazionale, essendo il diritto costituzionalmente riconosciuto alla salute palesemente violato dal progressivo smantellamento e sotto finanziamento di tale ambito di intervento dello Stato.

 

Firma:

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Link all’articolo originale: https://www.peacelink.it/disarmo/a/49529.html

Redazione
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