Dalle parti dell’Universo – 2

La proboscide di elefante in Cefeo

di Maria Teresa Messidoro

 Nella lontana costellazione di Cefeo, precisamente nel giovane cumulo stellare IC 1396, è possibile ammirare la cosiddetta “Proboscide di elefante”, scientificamente nota come vdB 142. La spettacolare formazione, lunga circa venti anni luce e distante da noi quasi tre mila anni luce, nasconde al proprio interno stelle e proto stelle (uno stadio precedente alla formazione vera e proprio di una stella).

Fotografia tratta da https://apod.nasa.gov/apod/image/2411/LDN1105ElephantTrunk2048.jpg

Se osserviamo attentamente la fotografia, c’è chi giura di riconoscere la presenza di creste brillanti pettinate all’indietro, insomma come si usava anni fa, …

Comunque, stiamo parlando di una proboscide che non ha nulla da invidiare a quella di un comune elefante, formata da circa cinquanta mila muscoli, suddivisi in sei gruppi muscolari e nessun osso; per fare un paragone, un corpo umano possiede appena 639 muscoli!

Fotografia tratta da https://search.app?link=https%3A%2F%2Fwww.viaggigiovani.it%2Fblog%2Fcuriosita%2F17-curiosita-elefanti-che-dovete-conoscere&utm_campaign=aga&utm_source=agsadl2%2Csh%2Fx%2Fgs%2Fm2%2F4

Gli elefanti terrestri, pensate un po’, possono essere sia destrorsi che mancini: nascono senza sapere come usare la loro proboscide e imparano a farlo crescendo; per capire se raccolgono oggetti a destra o a sinistra, quindi da destrorsi o mancini, è sufficiente studiare le zanne, che risulteranno più corte dal lato preferito.

La nostra nebulosa non so se si può definire destrorsa o mancina, è certo però che nell’universo esiste un eccesso di galassie a spirale sinistrorse nel proprio verso di rotazione: io, da mancina cresciuta senza imposizioni, me ne rallegro.

Continuando a studiare gli elefanti, si scopre che sono altruisti perché durante la stagione secca forniscono l’accesso all’acqua ad altre specie.  Scavano infatti delle buche nei letti dei fiumi asciutti per arrivare all’acqua in profondità, e si prodigano anche ad allargare e compattare il fango per dare forma a dei grandi stagni, mettendo tutto a disposizione di altri animali. Questa affettività è espressa inoltre nella cura dei loro morti e nei rituali per le vecchie carcasse. Dopo aver ricoperto con fogliame i corpi degli elefanti morti, i sopravvissuti di frequente visitano questi “cimiteri”, soffermandosi a volte anche a toccarne delicatamente le ossa rimaste.

Fotografia tratta da https://search.app?link=https%3A%2F%2Fwww.viaggigiovani.it%2Fblog%2Fcuriosita%2F17-curiosita-elefanti-che-dovete-conoscere&utm_campaign=aga&utm_source=agsadl2%2Csh%2Fx%2Fgs%2Fm2%2F4

Non so che succede nella nebulosa vdB 142, ma esistono nell’Universo formazioni  che si prendono cura delle nuove stelle, diventando una sorta di nursery; nella nebulosa Aquila, distante da noi più di cinque milioni di anni luce: queste formazioni sono conosciute come i Pilastri della Creazione o… Proboscidi di elefante!! (1)

Fotografia tratta da https://leganerd.com/2019/11/15/la-nebulosa-dellaquila-nella-foto-del-giorno-della-nasa/

Torniamo ancora sulla volta sulla terra, per scoprire che i branchi di elefanti sono guidati da vecchie elefantesse, dette matriarche, mentre i giovani elefanti maschi formeranno la loro piccola mandria dopo aver lasciato il branco riproduttivo. Anche gli elefanti più vecchi vagano da soli o con un gruppo ristretto di compagni, incontrandosi nuovamente con il branco riproduttivo quando le femmine sono in calore.

Bè, la Proboscide d’elefante della costellazione di Cefeo, vecchia è vecchia, sarà sicuramente anche saggia, pronta a gestire situazioni nuove ed imprevedibili, come spesso succede negli spazi oscuri; se poi, il regno della sua galassia è matriarcale o no, non so se lo scopriremo mai. Ma almeno mi resta il dubbio, e quindi la speranza in un universo più giusto, oltre che variopinto e affascinante.

  1. Vedere il mio post https://www.labottegadelbarbieri.org/il-prendersi-cura-e-davvero-un-atteggiamento-universale/

 

Con questo post continua una mini rubrica mensile, in cui cercherò di comunicare il fascino dell’Universo, vagabondando tra galassie, nebulose, stelle e costellazioni, a partire da una fotografia. Senza nessuna pretesa di dissertazioni scientifiche, complesse e astruse, con la convinzione invece del legame esistente tra noi, comuni mortali, e ciò che ci circonda, ovunque si estenda.

Teresa Messidoro

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