Piacenza e logistica: tra lotte contro lo sfruttamento e…

… e magistratura di parte. Un articolo ripreso da adlcobas.it. A seguire un link
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
… e magistratura di parte. Un articolo ripreso da adlcobas.it. A seguire un link
Continua a leggeredi Mauro Antonio Miglieruolo La Fantascienza come poesia per immagini, puntata numero 49 Torniamo al vintage, a Edmund Hamilton, La Valle della Creazione. Galassia n. 60. Ancora reperibile su ebay…
Continua a leggereBrevi cenni sull’universo… e sullo Ius Soli
Continua a leggeredi Mauro Antonio Miglieruolo “Si sta muovendo l’Universo,” sussurrò il mio amico Franco, poeta, musicista, chimico e venditore di fumo. E poi, con inconseguente enfasi. “Guarda, guarda quante stelle!” Sissignore, tante. Ma perché sosteneva si stessero muovendo?
Continua a leggeredove Vincent Spasaro intervista Mauro Antonio Miglieruolo
Continua a leggereTradurre, tradire, traghettare, trans-umanizzare… di Giuliano Spagnul
Continua a leggereDi Mauro Antonio Miglieruolo *** Leggendo “I Pianeti Impossibili” di Riccardo dal Ferro ci si rende immediatamente conto che un nuovo pianeta è apparso e subito entrato nel ristretto corteo di componenti il Sistema Solare della fantascienza italiana. Dal Ferro, forte di una originalità, capacità d’invenzione e di scrittura che è raro incontrare, vi entra con prepotenza, bene intenzionato a
Continua a leggereLa quarta cinquina della serie di dieci, per complessive cinquantuno risposte, che ritenuto possibile dare. di Mauro Antonio Miglieruolo Ed ora la puntata contenente le formule dal n. 16 al n. 20, parte delle cinquantuno promesse con le quali tenterò di offrire una panoramica il più possibile completa delle definizioni assegnabili d’ufficio alla Fantascienza. Le cinque che seguono sono, a
Continua a leggereA – Divieto di sosta (Galassia n. 165) di Mauro Antonio Miglieruolo (lettera in copia telestatica) Roma, 8 dicembre 2031 Al Signor Sindaco del Comune di ROMA
Continua a leggereDi Mauro Antonio Miglieruolo Quel tipo si faceva chiamare Gesù, senza che lo fosse (o lo era a modo suo). Era infatti un Gesù tutto speciale, un po’ perdigiorno, un po’ angelo, un po’ alieno tipo extraterrestre. Arrivava puntualmente verso le 18 e come tutti si stravaccava lungo su una sedia, lo sguardo perso nel vuoto e fumava, beveva, criticava
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