D’Ardennen (Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore) – Robin Pront

(visto da Francesco Masala)

Inizia come un film alla Dardenne (qualcuno può immaginare il titolo come un omaggio ai due fratelli cineasti) e finisce alla Calvaire, di Fabrice du Welz.

Il cinema belga è davvero in grande salute, e questo film lo dimostra.

I protagonisti sono azzeccati, c’è anche Jan Bijvoet, protagonista di Borgman e El abrazo de la serpiente.

Un’opera prima davvero forte, arriva al cinema, da noi, dopo due anni, e meno male che possiamo vederlo.

Colpo di scena finale che da solo vale il prezzo del biglietto.

Solo in una cinquantina di sale, non perdetevelo, non ve ne pentirete.

https://markx7.blogspot.it/2017/07/dardennen-le-ardenne-oltre-i-confini.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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