Dossier FS 30

Oggi innoviamo. Sei immagini invece che “solo” tre. Tre del lontano passato, tre recente contemporaneo. Per dare la possibilità ai lettori di un immediato confronto. Potrebbe derivarne qualcosa di proficuo, in più del solito auspicabile interesse.
Mauro Antonio Miglieruolo

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Non credo finirà in questo modo. Prima della barbarie o dell’assoluta distruzione c’è l’opzione del socialismo. E sarà proprio per evitare la prima che le masse si piegheranno a adottare le profonde e dolorose trasformazioni sociali e personali che possono permetteranno il secondo.

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Una proposta costruttiva, una prospettiva ottimistica. Le illusioni del positivismo imperavano. Poi è venuto il Nuovo che Avanza e non è più stato possibile guardare il mondo con i medesimi occhi.

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Non sembra un paesaggio di rovina. Ma neppure di buona sorte. Si è come sospesi, incerti su come finirà.
Speriamo bene…

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Altro strano romanzo di fantascienza legato all’esoterismo. Il tema oggi è quasi abusato, allora a un italiano del profondo sud quale ero mi apparve di una audacia sconvolgente.

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Un assoluto di rovine per rappresentare la rovina assoluta che il liberismo ha in serbo per gli uomini. Lo stolto autolesionistico precipitare verso il nulla che l’egoimo e la rapacità di pochi stanno imponendo al resto dell’umanità.

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Una delle cose migliori di Asimov, scrittore che amo tiepidamente, ma che pure ha dato molto alla fantascienza.

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

    • Avrei bisogno di più energie da dedicare al blog. Noto che quando me ne interesso da vicino qualcosa esce fuori. Il problema è che sono oberato di malattie, cosa da scrivere, persone a cui rendere conto degli impegni assunti. Prima o poi smetterò di fare l’ariete di gettarmio a corpo morto su qualunque cosa di interessanti mi capiti tra i piedi.
      Grazie Vikkor,
      neanche immagini la consolazione di leggere questo tuo apprezzamento.

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