«Elogio dell’ozio»

Gianluca Cicinelli invita a leggere Paul Lafargue

Fra le letture giovanili di quando ero ancora intelligente e studiavo molto (non a scuola naturalmente) Il diritto all’ozio di Paul Lafargue ha occupato un posto importantissimo per la mia formazione di “settantasettino”. Lafargue è un personaggio a cui sono legato non soltanto dalla stima per i suoi pamphlet ma per la sua biografia particolare, su cui ho molto scherzato e gioco ancora.

Paul Lafargue era un rivoluzionario e un intellettuale che ebbe la sfortuna di sposare Laura Marx: le cronache del tempo la raccontano bella, elegante, alta e con gli occhi azzurri, ma con un difetto che costerà caro al marito, era la figlia del più celebre Karl. Famoso soprattutto per il suo saggio Il diritto all’ozio – piuttosto che rovinarvi la domenica con Giletti vi consiglio di sfogliarlo gratuitamente sul web (https://www.marxists.org/italiano/lafargue/ozio.htm) – Lafargue quando incontra Marx è un socialista proudhoniano, che per Marx (inteso come Karl) è una bestemmia.

Paul e Laura si sposano comunque e sarà Engels il testimone di nozze per Lafargue. Tralascio le mie ricostruzioni fantasiose, ricamate dinanzi al vino con amici altrettanto fancazzisti, su un ipotetico pranzo a casa Marx con i due ubriachi fradici che si insultano. Karl Marx, tutto preso a celebrare il lavoro della classe operaia sofferente, scriveva alla figlia: «Questo maledetto Lafargue mi annoia con il suo proudhonismo e certamente non mi lascerà tranquillo finché non gli avrò rotto quella sua testa di creolo» (Lafargue era nato a Santiago di Cuba). Per “il creolo” invece la passione per il lavoro è causa della degenerazione intellettuale tipica delle società capitalistiche e causa della miseria degli individui e della società.

Lafargue però merita di essere approfondito molto oltre questo aspetto grottesco che attribuisco del tutto arbitrariamente al rapporto fra i due: nella realtà Lafargue, anche dopo la morte di Marx, difenderà l’ortodossia del socialismo scientifico contro il revisionismo di Bernstein. Al suo funerale parteciperà Lenin di persona personalmente insieme al gotha del socialismo internazionale. Il suo saggio Il Diritto all’Ozio rimane una lettura illuminante sul possibile sviluppo sociale futuro positivo per la classe operaia, a tratti con stile satirico. Il produttivismo esasperato, il tentativo del capitale di mettere in competizione i ritmi umani con quelli delle macchine è la base principale dell’alienazione: questo ci racconta Lafargue e dovrebbe essere patrimonio di tutti.

Anche la morte di Lafargue merita un’annotazione. Si suicidò insieme alla moglie: il prossimo 26 novembre saranno 108 anni precisi. Fu antesignano della volontà di essere padroni della propria esistenza dall’inizio alla fine: «Sano di corpo e di spirito, mi uccido prima che l’impietosa vecchiaia mi tolga uno a uno i piaceri e le gioie dell’esistenza».

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

ciuoti

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