Grillo, gli immigrati e il PD

Di Mauro Antonio Miglieruolo

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06nov-BEPPE-GRILLO-A-NEW-ITALIAN-GURU-98826Sembra che Grillo nel corso dell’incontro con i parlamentari del Movimento 5 Stelle, a proposito del voto favorevole dato sull’abolizione del reato di immigrazione clandestina e della sua scomposta reazione allo stesso, abbia dichiarato: “abbiamo raddrizzato la situazione, siamo stati violenti per far colpo sulla gente. Se andiamo verso una deriva a sinistra siamo rovinati.” E poco prima: “Noi siamo la pancia della gente”.

Brutto modo di essere. O meglio, di rappresentare. A parte lo squallore del cinico riferimento elettoralistico, proprio degno dell’attuale repubblica delle banane, c’è da interrogarsi sul perché del timore di una “deriva” di sinistra. Ha forse una segreta vocazione di destra il Movimento 5 Stelle, vocazione che troppi suoi esponenti non hanno capito, o non vogliono capire?

Oppure, uguali al tanto osteggiato PD, va cercando consensi a destra infischiandosene di perderli a sinistra (non essendoci altro a sinistra, la speranza è comunque di perderne pochi). Nel qual caso si spiegherebbe la veemenza con cui Grillo rifiuta qualsiasi possibile accordo con questo partito, sia accordi di basso livello (e si comprende), sia accordi di alto livello (tentarli, almeno).

Chiaro. Ambedue cacciano la stessa selvaggina nello stesso territorio.

Inevitabili le fucilate reciproche.

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