Humus

Mani sotto terra e la mente-scheda: due poesie di Wendell Berry e un commento di Vandana Shiva: quando il mondo è capovolto … meglio impazzire.

wendellBerry

Il piantatore d’alberi, il giardiniere, l’uomo nato per coltivare,
le cui mani si protendono sotto terra e germogliano,
per lui la terra è una droga divina. Entra nella morte
ogni anno e ne ritorna esultante. Ha visto la luce posarsi
sul cumulo di sterco e rialzarsi nel frumento.
Il suo pensiero passa come una talpa lungo la cima dei filari.
Quale miracoloso seme avrà inghiottito
perché il discorso ininterrotto del suo amore gli sgorghi dalla bocca
come una vite che s’aggrappa alla luce del sole
e come acqua che discende nel buio?

Amate il guadagno facile, l’aumento annuale di stipendio,
le ferie pagate. Desiderate sempre di più
cose confezionate. Abbiate paura
di conoscere i vostri vicini, e di morire.
E avrete una finestra nel pensiero.
Nemmeno il vostro futuro sarà più un mistero,
la vostra mente sarà perforata in una scheda
e messa via in un cassetto.
Quando vi vorranno far comprare qualcosa
vi chiameranno. Quando vi vorranno
far morire per il profitto ve lo faranno sapere.
Ma voi amici, ogni giorno, fate qualcosa
che non possa entrare nei calcoli. Amate il Sìgnore.
Amate la terra. Lavorate gratuitamente.
Prendete tutti i vostri averi e siate poveri,
amate qualcuno che non lo merita.
Denunciate il governo, e abbracciate
la bandiera. Sperate di vivere
in quella repubblica libera che essa rappresenta.
Approvate tutto ciò che non capite
e lodate quest’ignoranza, perché ciò che l’uomo
non ha incontrato non ha distrutto.
Fate domande che non hanno risposta.
Investite nel millennio. Piantate sequoie.
Dite che il vostro raccolto principale è la foresta
che non avete piantato
e che non vivrete per raccogliere.
Dite che le foglie si raccolgono
quando marciscono nella terra.
Chiamate questo profitto. Profetizzate questo di ricavo.
Ponete la vostra fiducia nei cinque centimetri di humus
che si formeranno sotto gli alberi
ogni mille anni.
Ascoltate le carogne: avvicinate l’orecchio
per sentire il fievole chiacchiericcio
delle canzoni a venire.
Aspettatevi la fine del mondo. Ridete.
Il riso è incalcolabile, siate gioiosi
pur considerando ogni questione.
Finché le donne non si svenderanno per il potere,
sostenete le donne più che gli uomini.
Domandatevi: questo potrà dar gioia
alla donna che è contenta di aspettare un bambino?
Disturberà il sonno della donna
che sta per partorire?
Andate col vostro amore nei campi.
Stendetevi tranquilli all’ombra. Posate la testa
sul suo grembo. Giurate fedeltà
alle cose più prossime ai vostri pensieri.
Non appena i generali e i politicanti
sapranno prevedere i movimenti della vostra mente,
abbandonateli. Lasciateli come segnali
per indicare la falsa traccia, la via
che non avete preso. Siate come la volpe,
che lascia più tracce del necessario,
alcune nella direzione sbagliata.
Praticate la resurrezione.
UNA NOTA DI MARIA FRANCA

Le poesie che ti ho mandato sono tratte «The Mad Farmer Poems» (uscito in Italia nel 2009 come «La Rivoluzione del Contadino Impazzito», edito da Libreria Editrice Fiorentina). Il libro è introdotto da Vandana Shiva che vale la pena citare testualmente: «Quando il mondo è capovolto, impazzire è la sola salute mentale. Wendell Berry ha sempre portato avanti la salute mentale con i suoi scritti. La sua Rivoluzione del Contadino Impazzito è un altro richiamo creativo di cui abbiamo bisogno per uscire dalla follia in cui siamo. Il mondo non può che essere matto se 200.000 contadini indiani si suicidano trovandosi imprigionati nei debiti per aver comprato semi di cotone BT geneticamente manipolati. Il mondo non può che essere matto se un miliardo di persone sono alla fame e un altro miliardo soffre di malattie collegate all’alimentazione. Il mondo non può che essere matto se mette gli animali in prigioni che poi diffondono epidemie come l’influenza aviaria e suina. Il mondo non può che essere matto se dimentica che sono la terra e i contadini che ci danno da mangiare…»

Dalla quarta di copertina del libro: «Dalla fine degli anni ’60 a oggi Wendell Berry ha affidato al Contadino Impazzito la rappresentazione dell’essenza dell’alternativa ecologista senza mediazioni con le follie dominanti. Quando nel 1969 uscì il Manifesto del Fronte di Liberazione del Contadino Impazzito sul “Whole Earth Catalog”, la madre di tutte le riviste alternative, fu subito evidente che conteneva quanto di meglio era uscito dalla rivolta studentesca americana e dall’ipotesi di un ritorno alla natura abbandonando la società dei consumi. Da allora sono passati 40 anni ma il messaggio ha acquistato ancora più forza profetica. Si tratta di un volume molto speciale di parole d’ordine per scendere convintamente dall’aereo dello sviluppo prima del crash».

 

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