James, Vespa e Al Bano: i peggiori

Siore e siori, accostatevi senza timore ma tenete a distanza bambine/i e le persone più impressionabili. Qui sotto una carrellata horror. Con sprezzo del pericolo e massicce dosi di Guttalax, 800 coraggiose/i hanno scelto i 10 libri più brutti del 2012. Il meritorio circolo cagliaritano Miele Amaro vi racconta il come e il perché. Andate a leggere, siore e siori, e dite la vostra se vi va: c’è qualcosa di ancora più orribile? In ogni caso non vi deprimete: ci sono anche – perlopiù fuori dalle classifiche – tanti ma proprio tanti libri belli. (db)

Breve premessa

Di libri belli ce n’e’ tanti… ma anche di brutti! E quantità (in termini di tirature e vendite) e qualità (letterariamente parlando) non è sempre detto che coincidano. E’ pure evidente che il fatto di appartenere alla categoria dei “lettori” individuata dai grandi Istituti di Statistica nazionali e internazionali e dalle organizzazioni di settore non comporta la conseguenza che tutti i lettori siano uguali. 

Fino a ora si è lavorato (agenzie educative, media, istituzioni, associazioni e imprese della filiera del libro) per dare valore e accreditare l’azione del leggere e l’oggetto libro comunque, a prescindere da giudizi qualitativi. Ma il libro è sempre e comunque sacro e intoccabile?

Se da un lato non sembra il caso di andare tanto per il sottile in una nazione dove i lettori (da un libro all’anno!) sono meno del 50% della popolazione, dall’altro appare inevitabile domandarsi se un’azione pedagogica e di comunicazione più attenta avrebbe prodotto risultati differenti. 

Queste le riflessioni più o meno serie messe insieme nel tentativo di attribuire dignità a un’operazione che ha assunto poi, con grande divertimento e successo di partecipazione (quasi 800 voti su facebook e sul web) carattere sostanzialmente goliardico.

E’ possibile stilare una classifica al contrario ed eleggere il libro più brutto dell’anno? Ha senso un’operazione di questo genere?

Non lo sappiamo ma ci abbiamo provato, chiedendo il contributo di tutti, dal basso. 

Tra le decine di migliaia di titoli pubblicati in Italia nel 2012 ne abbiamo selezionati 10, rigorosamente scelti fra quelli in cima alle classifica di vendita del 2012 in Italia. La selezione e’ frutto di recensioni, commenti, segnalazioni reperite su riviste specializzate, magazine e quotidiani on line e cartacei, blog.

La domanda rivolta ai lettori è stata:

QUALE LIBRO FARESTI PIU’ VOLENTIERI A MENO DI LEGGERE E NON VORRESTI TI FOSSE MAI REGALATO?

Chi ha vinto? La trilogia delle… «Cinquanta sfumature» – Nero, Rosso, Grigio – di E. L. James (Mondadori) ha stravinto, con pochissimo più del 50% degli 800 voti, aggiudicandosi il titolo di LIBRO PIU’ BRUTTO DELL’ANNO 2012 e il premio, il formidabile pernacchio di Eduardo in «Napoli milionaria»; al secondo posto Bruno Vespa con «Il palazzo e la piazza» (Mondadori) e terzo Al Bano con «Io ci credo. Perché con la fede non mi sono arreso mai» (Piemme). Di seguito i piazzati: 4 – «L’infanzia di Gesù» di Joseph Ratzinger (Rizzoli); 5 – «Le prime luci del mattino» di Fabio Volo (Mondadori); 6 – «Giochiamo ancora» di Alessandro Del Piero (Mondadori); 7 – «La città perduta dei Templari» di C. M. Palov; 8 – «La cucina del buon gusto» di Maria Rosario Lazzati e Simonetta Agnello Hornby; 9 – «Un diamante da Tiffany» di Karen Swan; 10 – «The Magic» di Rhonda Byrne.

La proclamazione è avvenuta con una “cerimonia solenne”, come quella dei razzie award e dei premi ignobel, solo celebrata on air & web, con una trasmissione radiofonica su RADIO X e diffusa in streaming audio martedì 29 gennaio dalle 19 alle 20. Gianni Stocchino e Vito Biolchini, maestri di cerimonie della frizzante diretta coordinata in regia da Sergio Benoni, hanno raccolto i contributi di autorevoli “addetti ai lavori” e i commenti stroncanti (max 140 caratteri, spazi inclusi) degli ascoltatori. L’ispirata voce di Elio Arthemalle ha letto brevi, significativi passi dalle opere in gara e ha svelato (dal 10° al 1°) la classifica proclamando nomination e posizione.

Su circolodeilettori.it e sulla pagina facebook di mieleamaro il circolo dei lettori sono scaricabili i file delle proclamazioni. Quello del libro vincitore è veramente imperdibile ed educativo: PER NON DIMENTICARE (quando si va in libreria la prossima volta, di investire meglio il budget riservato a cultura & enterteinment ).

Fra gli ascoltatori “stroncanti” 7 hanno vinto 10 libri veri, belli, di carta: Angela, Valerio, Sergio, Zezzè, Cristina, Marco 75, Elisabetta.

Sono intervenuti:

Claudia Tarolo, editore di Marcos y Marcos, fresco vincitore del libro dell’anno, quello bello, della trasmissione «Fahrenheit» di radio3 con «Se ti abbraccio non aver paura» di Fulvio Ervas, caso letterario del 2012. L’editrice ha detto che è naturalmente il sogno di tutti gli editori pubblicare best seller da milioni di copie ma Marcos y Marcos preferisce fare scelte di qualità sperando che i lettori le capiscano piuttosto che costruire a tavolino libri che incontrino i favori del pubblico;

Dolores Melis, direttrice della Biblioteca comunale di Cagliari, ha tracciato un profilo dell’utente della biblioteca, che sceglie in prevalenza novità della narrativa o saggistica di attualità, ed è perlopiù universitario, anziano o donna;

Daniele Pinna, agente letterario, senza nulla togliere all’iniziativa non si è espresso sul libro più brutto del 2012, sostenendo che il lavoro che porta all’edizione di un libro merita comunque rispetto e spesso la pubblicazione di un best seller consente agli editori di poter fare scelte più coraggiose e di scommettere su qualche giovane;

Massimo Dessena, libraio indipendente di Tempio, si è soffermato sulla libertà di scelta delle librerie indipendenti rispetto a quelle di catena, anche se una piccola libreria come la sua deve vendere le «50 sfumature» per sopravvivere… ha poi proposto un suo libro pessimo, uscito alla fine del 2012: di Lapo Elkann.

Ecco una breve selezione delle mini stroncature degli ascoltatori:

Trilogia delle «Cinquanta sfumature di…» di E. L. James

  • Gradevole come una colonscopia (Marco75)
  • Un libro che, lungi dal far “venire” fa solamente andare. Via (Angela)

 

«Il palazzo e la piazza» di Bruno Vespa

  • Si parte dal fascismo e si arriva a Berlusconi. La strada non è molta. (zezzè)
  • Un bel libro da portarsi dietro in caso di diarrea… a pensarci bene anche in caso di stitichezza (marco75)
  • Del palazzo e la piazza non mi importa una mazza, della piazza e il palazzo non mi importa … a porta (Luciano)
  • Vespa è il peggiore. Non ho letto il libro ma Vespa è il peggiore. A prescindere

 

«Io ci credo. Perché con la fede non mi sono arreso mai» di Al Bano

  • Grande produttore e consumatore di vino… e si vede
  • Al Bano o scrive, o canta, o fa figli. Difficile dire cosa sia meglio….
  • Cosa si deve fare per pagare gli alimenti per i figli
  • Io non ci credo e quindi mi arrendo subito… basta che non ne scrivi altri (magnabambini)

 

«L’infanzia di Gesù» di Joseph Ratzinger

  • Nonostante Erode, l’infanzia del palestinese Gesù è meglio di quella a Gaza oggi
  • L’ha scritto con la certezza di non essere denunciato per diffamazione
  • I prossimi saranno “l’adolescenza” e “la prima maturità” poi basta perché il protagonista ci ha lasciato a 33 anni

 

«Le prime luci del mattino» di Fabio Volo

  • Complimenti. Un libro banale e mal scritto (CriCritica)
  • Se si chiama VOLO un motivo per buttarlo dalla finestra c’è. (Marco 75)
  • Dal titolo sembra un libro per panettieri. E lui, modestamente, lo nacque (il principe)

 

«Giochiamo ancora» di Alessandro Del Piero

  • Alex, mi ha detto l’uccellino che vuoi scrivere un altro libro. D’appu streccau
  • Come attore = zero, come scrittore = zero. Anzichè scrivere giochiamo ancora potevi giocare e basta che è l’unica cosa che sai fare (claudio)
  • Il prezzo del libro è un furto. Ma per uno juventino…… (Giggirriva)
  • L’uccellino si è dissociato e ora beve solo birra. È alcolizzato (Marco75)

 

«La città perduta dei Templari» di C. M. Palov

  • Un libro da evitare come Equitalia
  • Fa cagare (Max sintesi)

 

«La cucina del buon gusto» di Maria Rosario Lazzati e Simonetta Agnello Hornby

  • Il buon gusto sarebbe stato non scriverlo
  • Da una che si chiama Agnello avrei sperato di più
  • A schiscionera libro e autrici
  • Bongusto mi piace ma anche Nicola di Bari e Peppino di Capri non scherzano

 

«Un diamante da Tiffany» di Karen Swan

  • Un romanzo senza pretese. E vorrei pure vedere
  • Ma non era un posto per fare colazioni prima?
  • Se un diamante è per sempre questo libro sicuramente no
  • Un harmony costa molto meno e fa schifo quasi uguale (Simo)

 

«The Magic» di Rhonda Byrne

  • Va bene la gratitudine, ma ora non scrivere più
  • Ha cambiato la mia vita. Ora sono a Buoncammino
  • Ho picchiato il mio capoufficio. GRAZIE a tutti i colleghi che mi hanno aiutato

 

Un grande successo per Mieleamaro! Il premio tornerà anche nel 2013 e stavolta apriremo le consultazioni per le nomination.

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

5 commenti

  • Questo post mi ha reso felice: non ho letto nessuno dei dieci libri in classifica. Fortuna o istinto di sopravvivenza?

  • e io che ho comprato per 1 euro la città perduta dei templari?

    • mi spiace Donata
      credo che per riscattarti dovrai bere questo calice (di miele) amaro: scoprire dove pranza Al Bano o Vespa, sederti il più vicino possibile e leggere ad alta voce due pagine di Calvino o Pasolini
      Questo è obbligatorio.
      C’è poi una seconda fase facoltativa. Ove uno dei due (più Al che Bru?) si mostrasse interessato (fotografi in giro?) dovrai spiegare che hai letto brani di un autore ungherese di origine pakistana (Nuruddin Farah) e di una donna venezuelana, Isabella Garcia Marquez. Escluderei che – in quella sede – ti possano smentire.
      (db)

  • E invece i migliori? Se qualcuna/o obietta che, invece di perdere tenmpo con i libri più brutti, è il caso di segnalare quelli belli… ecco qua l’invito di una storica e atttivissima libreria piacentina.

    Sul nostro sito vorremmo far partire una nuova rubrica di suggerimenti letterari.
    Vi chiediamo di consigliare un libro compilando questi semplici punti: Chi-Cosa-Come-Dove-Quando-Perché e mandare il vostro consiglio a fahrenheit.451@libero.it
    Noi lo pubblicheremo al più presto su http://www.fahrenheit451piacenza.com

    CHI (nome di chi lo consiglia) ……………

    COSA (titolo, autore) …………………..

    COME …………………..

    DOVE (dove l’ho letto / dove leggerlo) ……………………

    QUANDO ……………………….

    PERCHE’ (perché lo consiglio…) …………………………..

    Grazie a chi vorrà partecipare!
    libreria fahrenheit 451
    via legnano 4 – piacenza

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