La comune comitanza-3

di Maia Cosmica

Ci sono domande, comuni. Un sentire comune, un agire comune. Domande senza fine che accomunano il media attivista che sperimenta mezzi e modi di comunicare la vita e il comitato che sperimenta mezzi e modi di vita.

Mediattivismo. Comitato. Comunicazione. Vita. Insieme.. simultaneamente.

Simultaneità. Contemporaneità.

Storie contemporanee. Spazio contemporaneo.

I principi cadono in silenzio, senza fine. Lo spazio di una storia non coincide col suo tempo, quanti spazi, quanti tempi ci sono in una storia? Spazio e tempo si annodano nella sovrapposizione di tante storie, che coincidono e diventano un tutt’uno e un’unica storia. Storie contemporanee, che paiono una sola per illusione della logica e contemporanee non sono più, per logica. Passato presente e futuro e spazi relativi. Un’estetica determinata e infinita. Nodo dopo nodo. Tessuti annodati in storie sensate, condensate in materia, dai limiti noti. Noiosi. Che è possibile approssimare e individuare. Individuali. Approssimati. Singoli percorsi annodati in uno e ciò che è insieme, si approssima, separandosi e diventa impossibile da comprendere, da domandare, da vivere. Risolvendo l’infinito in energia.

Domandare non è risolvere. Vivere non è risolvere. L’infinito non è risolvibile e i principi cadono sempre, senza fine. Anche fragorosamente. Così iniziano storie anche senza un inizio e finiscono anche senza una fine, attraversando i tempi e gli spazi. La continuità si risolve continuamente e le linee spezzate, con spazi e tempi propri, nascondono mondi, gli spazi e i tempi di tante altre storie. Storie che si svolgono con una loro propria geometria, teoria, poesia. Storie che sono domande. E sono contemporanee.

Domandare contemporaneamente è un fluire che non ha limite nell’energia, nella materia e nella misura. Non è calcolabile. Non ha direzioni, perché ci sono tutte, contemporaneamente. Non ha modi perché ci sono tutti, contemporaneamente. Non ha un senso perché li ha tutti. È vita.

Domande comuni che sono tutto contemporaneamente, non finiscono in una formula né in una rappresentazione, non attraversano un mezzo, lo inventano, non formulano un significato, si formano di significati, non sono utili, sono inevitabili. Sono vita.

Domandare, accompagnare e vivere. Comunemente.

Rom Vunner

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