«Lezione di anatomia» una poesia di Juan Manuel Roca

Terzo appuntamento con «La cicala del sabato» (*)

manuelRoca


Ci è stato dato il corpo
Per tenere più vicino il nemico.
Per vigilarlo
E che non abbia tempo
Di appostarsi dietro un albero
Ad aspettare il nostro passaggio.
Ci è stato dato il corpo
Perché fra lui e noi
Non ci siano terreni minati
Né imboscate.
Ci è stato dato senza esigerlo,
Come al principe il trono,
Perché non potesse
Mescolare il vino col veleno
Senza abdicare al suo regno.
S’è imposta ormai l’abitudine
Di andare col proprio corpo
Ovunque,
Di bagnarsi con lui
Per evitare la sorpresa
Di un luccichio di pugnale dietro la tenda.
Abbiamo preso l’usanza
Di seguire i passi del corpo
E di tendergli la trappola dello specchio,
Di non lasciarlo solo
Nemmeno quando dorme.
Ci è stato dato il corpo
Per tenere più vicino il nemico.

(*) Con questa poesia di Juan Manuel Roca continua la selezione della “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da tempo manda ad amiche/amici per 3-4 giorni alla settimana i versi che le piacciono e immaginate che gioia svegliarsi al mattino trovando una nuova poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie che ha inviato quella da regalare alla “bottega” e io posto, come si gerga oggi. Va bene? Se non vi basta… scrivete e protestate. Chissà. La colonna sonora consigliata non poteva che essere “COMO LA CIGARRA” cantata da Mercedes Sosa; è qui: https://www.youtube.com/watch?v=wv_-kUkP998. Ci rivediamo sabato prossimo. (db)


Redazione
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