Nella losca ferrovia, ia-ia-ohhhhh – 1

Prima puntata

di Angelo Maddalena (*)

Spello, 23 dicembre 2013, (su)realtà di strada e di treni!  

Ormai è chiaro, inequivocabile, innegabile: il surreale mi cerca; ma che dico mi cerca? Mi insegue!
Questa mattina alla stazione di Assisi (ore 8) sveglio dalle 5 e 30 per la preghiera al monastero di San Masseo e forse l’adrenalina da sonno amplifica… le visioni!
Tre ragazze attraversano l’androne della stazione e si dirigono verso il bar della stazione. Due di esse hanno la stessa giacca impermeabile rossa, stessa minigonna invisibile e stesse calze a velo un po’ “svelate”, cioè strappaticce (non so se è un effetto voluto) con tacchi a spillo. Una bruna e più piccolina, una più chiara, più in carne e altina. Sembrano divertite, sorridenti forse. Da dove vengono? Una notte brava? Una notte in discoteca? Un rito di iniziazione?
Seconda visione su…
«La Repubblica» (23 dicembre 2013). In prima pagina inizia l’articolo di Ilvo Diamanti: «Nel paese dei mille forconi». L’articolo rimanda all’interno, e nella stessa pagina in cui continua l’articolo c’è un trafiletto con queste visioni: Piazza San Pietro, Papa Francesco benedice le ragioni dei forconi. Il Papa ha visto il loro striscione: I POVERI NON POSSONO ASPETTARE e ha detto: «E’ bello e mi fa pensare a tante famiglie senza casa. E’ difficile portare avanti una famiglia senza una casa» (che è un concetto profondo, volendo, ma detta così sembra una presa ppe cculo!”). Poi lo sketch continua: «Vi auguro di dare un contributo respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza». Mariano Ferro, in lacrime (ma è una sceneggiata?! E poi io mi immagino il Papa in mezzo a milioni di persone con Mariano Ferro che gli risponde dalla folla! È troppo surreale!): «Ci siamo già divisi dalle fasce estreme» (semmai frange, non fasce! Lo correggerei io!). Danilo Calvani replica: «Due anni fa tu stavi con Forza Nuova e alla prossima festa in Sicilia hanno invitato te, non me!». Della serie: SMERDIAMOCI.CON Bauli!
Chiavegato (il leader veneto indipendentista):
«Presidi davanti alle case dei politici ladri». Da notare che ai presidi e alle manifestazioni contro il MUOS a Niscemi si sono visti pochi o nessuno dei “forconi”. Così come in Val di Susa o nei movimenti Notav italiani in generale: di Chiavegato, Calvani end company, neanche l’ombra… Eppure lì ci sarebbero politici ladri da accusare, territori da difendere, affari loschi de denunciare, soldi pubblici da recuperare, e soprattutto: questioni concrete e poco vaghe
Terza visione su
«Repubblica»: pagina 53, pubblicità automobilistica: «vendite online e car sharing: così l’auto affronta il 2014».
Foto: una cinquecento rossa (nuovo tipo) sul binario di una stazione di treni. E alle sue spalle un treno Freccia Rossa.
«Sono in arrivo più di 350 FIAT 500 e 500L Enjoy che da gennaio diventeranno circa 650 (aumentano di 300 ogni settimana?) per avviare il car sharing cittadino». Dietro il Freccia Rossa si intravede lo stemma del cane dell’AGIP, oggi ENI. Le piccole auto riporteranno sulla fiancata il logo Freccia Rossa associato alla testa del cane a sei zampe, simbolo storico del gruppo ENI. Della serie: il Drago e l’Orco sponsorizzano la formica!
Quarta visione (e ultima!)
Trenitalia si attacca alle ciuche!
«Se l’abbandoni si attacca al primo che incontra». E sotto la scritta un piede, anzi, la scarpa di un uomo che cammina, visto da dietro, e nella suola c’è una specie di ragnatela rosa dell’uomo ragno attaccata al corridoio del treno. «Se getti un chewing gum dove capita non rispetti chi viaggia con te». Combattiamo l’inciviltà, Il treno è anche tuo, Operazione Treni puliti. E’ fatta! Ammu arrivatu! Ecco l’ultima trovata di Trenitalia per combattere la barbarie. Il processo di formazione del capro espiatorio in ferrovia non poteva essere più completo: dopo la criminalizzazione dei senza biglietto, con cartello modello Wanted (intravisto sulla fiancata di un treno a Bologna, 3 dicembre 2013) ecco che Trenitalia… si attacca alla ciuca! Certo che il vaso è colmo… di ridicolaggine! Guarda caso la campagna antievasione per criminalizzare i senza biglietto e per “combattere l’inciviltà”, sono iniziate in Trenitalia da quando hanno cominciato a prendere forma i progetti e i lavori dell’Alta Velocità, responsabili della rovina e dell’inciviltà di Trenitalia. Secondo me per costruire e risanare bisogna garantire e incoraggiare un trasporto pubblico dignitoso dei treni universali o sociali o popolari; e per civiltà si intende rispetto della legalità e dispendio razionale e oculato dei soldi pubblici (la corruzione, gli sprechi e il furto di soldi pubblici sono alla base dei progetti e dei cantieri dell’AV).
Della serie: Pillole di ordinario
stuppore (l’errore è voluto: sta per stuppari, in siciliano togliere il tappo, stappare, togliere il coperchio, svelare..)
Quasi buonnatale da un Angelo fra un monastero e un eremo!   

(*) Angelo viaggia molto. Per portare in giro i suoi spettacoli, per il piacere di incontrare le persone. Quando può preferisce in bicicletta (io l’ho conosciuto così, per caso) altrimenti sceglie il treno. Ma le ferrovie italiane sono un’offesa, una schifezza, una truffa; così Angelo inizia a tenere un diario. Di solito fogliacci scritti a penna perché raramente ha un computer con sé. Io ho ricevuto questi di fine dicembre, mi sono piaciuti e li ho postati. Spero ce ne saranno altri. (db)

Redazione
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Un commento

  • rammento ora (in ritardo) che Angelo mi aveva parlato di questi appunti come un seguito di “Amico treno non ti pago” cioè del suo libro pubblicato da Eris edizioni che prima ancora era un monologo teatrale replicato in una ventina di città (ultima volta a Torino al Salone del Libro OFF 2013)

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