Nicaragua: ancora in alto mare il Censimento del 2024

Non è possibile conoscere con precisione quali problemi logistici abbiano causato questo ritardo poiché, anche consultando con attenzione tutte le informazioni riportate nel sito ufficiale El 19 Digital, quelle più recenti risalgono al 13 maggio 2024.

di Bái Qiú’ēn

Novembre 2026. Dopo venti mesi ancora non si conosce un solo numero del censimento nazionale effettuato a partire dal 30 aprile 2024, con una durata prevista di trenta giorni. Attualmente neppure si sa se siano stati censiti tutti i nicaraguensi e tutte le abitazioni.

Quello precedente si svolse nel 2005, dal 28 maggio all’11 giugno. In 34 giorni furono raccolti tutti i dati e nel successivo novembre del 2006 furono pubblicati i sei volumi contenenti i risultati.

Non è possibile conoscere con precisione quali problemi logistici abbiano causato questo ritardo poiché, anche consultando con attenzione tutte le informazioni riportate nel sito ufficiale El 19 Digital, quelle più recenti risalgono al 13 maggio 2024.

Non si può “incolpare” la difficoltà di raggiungere tutte le abitazioni, comprese quelle disperse nelle campagne e nella foresta tropicale. Il territorio è lo stesso del 2005.

Non si può “incolpare” la difficoltà per la trasmissione dei dati, poiché se nel 2005 tutto fu fatto manualmente, per quello del 2024 si sono utilizzati tablet con un programma informatico ad hoc.

Si può parzialmente “incolpare” la scarsità di personale a disposizione: novemila addetti nel 2026, quando nel 2005 erano dodicimila. Stando ad alcune “voci di corridoio”, a un certo punto si è provveduto a mobilitare dipendenti statali e pubblici (senza alcuna integrazione dello stipendio) per dare man forte agli addetti.

Tremila addetti in meno a causa di un minor stanziamento economico: 92 milioni di córdobas nel 2024 rispetto ai 110 milioni del 2005. Ma la scelta è stata del Buon governo che ha deciso di fare tutto da solo. Nel 2005 si fece ricorso a un prestito del Banco Interamericano de Desarrollo (BID), oltre a donazioni da parte del Giappone e di alcune agenzie dell’Onu.

Il problema di fondo è che i dati del censimento del 2005 furono certificati da questi organismi, mentre in quello del 2024 non si volevano controlli di alcun tipo (nessuna ingerenza esterna).

Poiché le ultime informazioni risalgono a sole due settimane dall’inizio del censimento, il sospetto è che siano intervenuti altri e seri problemi, naturalmente nascosti sotto al classico tappeto. Potremmo fare alcune ipotesi, ma tutte sarebbero campate in aria. L’unica abbastanza credibile, perché possibile, è che la organizzazione sia stata raffazzonata alla meno peggio, tanto per far vedere che si effettuava il censimento con quasi dieci anni di ritardo rispetto a quanto prevede la legge.

Dieci anni per organizzare un innegabile flop. Sia ciò che sia, questa operazione è stata un notevole fallimento da tutti i punti di vista. Daniel e Rosario pretendono però di insegnare a mezzo mondo come si governa.

Redazione
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