Pena di morte: orrori in Oklahoma e Iran

Due articoli ripresi dal «Foglio di collegamento» del Comitato Paul Rougeau. A seguire la presentazione e il sommario del numero 296.

 

IN OKLAHOMA FISSATA LA DATA DI ESECUZIONE DI RICHARD GLOSSIP

È stata fissata per la quarta volta la data di esecuzione di Richard Glossip, con tutta probabilità innocente dell’omicidio del 1997 per il quale fu condannato a morte.

L’avvocato Don Knight consegna dei documenti alla Corte Penale d’Appello dell’Oklahoma, venerdì 1° luglio 2022. Knight ha chiesto una nuova udienza per il suo cliente Richard Glossip

Una corte d’appello dell’Oklahoma ha fissato la data dell’esecuzione per il condannato a morte Richard Glossip, mentre la sua difesa si affretta a organizzare una battaglia legale dopo la scoperta di nuove prove che dimostrerebbero l’innocenza di Glossip in un caso di omicidio del 1997.

La Corte d’Appello Penale dell’Oklahoma ha fissato la data dell’esecuzione di Glossip per il 22 settembre in un’ordinanza depositata venerdì, che stabilisce per la quarta volta la data in cui Glossip deve essere giustiziato in un caso che per anni è stato regolarmente ritardato da ordini di sospensione e altre complicazioni legali.

In relazione alla richiesta per un’istanza post-convittuale presentata venerdì, Glossip ha fatto riferimento a un rapporto indipendente condotto dallo studio legale internazionale Reed Smith e pubblicato a giugno, in cui si afferma che la condanna di Glossip è stata causata da un’indagine di polizia “sciatta e sommaria” e dalla distruzione delle prove.

Gossip è stato condannato per aver progettato l’omicidio del suo capo di allora, Barry Van Treese, nel 1997, quando lavorava come gestore di un motel; egli ha sostenuto però di non avere nulla a che fare con il crimine. Sebbene sia stato riconosciuto colpevole di aver incaricato Justin Sneed, un addetto alla manutenzione allora 19enne, di commettere l’omicidio, Glossip sostiene di essere stato incastrato. Sneed ha ricevuto una condanna all’ergastolo a seguito di un patteggiamento per la sua testimonianza contro Glossip, che secondo il nuovo rapporto costituisce l’unica prova che lega Glossip al crimine.

Don Knight, l’avvocato di Glossip, ha dichiarato venerdì che il tribunale dovrebbe annullare la data dell’esecuzione fino a quando un giudice non potrà esaminare il rapporto indipendente che sostiene l’innocenza di Glossip. Knight ha dichiarato alla CNN che i risultati dovrebbero contribuire a garantire a Glossip un’udienza in cui un giudice potrebbe rinviare il caso a un tribunale distrettuale dell’Oklahoma.

“Richard Glossip ha già affrontato tre date di esecuzione”, si legge nella dichiarazione. “Non è un servizio alla giustizia fissare una quarta data di esecuzione per un uomo innocente prima che tutte le nuove prove possano essere pienamente considerate in un tribunale”.

Il rapporto pubblicato a giugno ha provocato la richiesta da parte di almeno un parlamentare repubblicano di porre fine alla pena capitale in Oklahoma se Glossip fosse stato messo a morte. Trentaquattro parlamentari, tra cui 28 repubblicani, hanno commissionato l’indagine dopo aver espresso preoccupazioni sul caso.

Nel documento di 120 pagine depositato il 1° luglio, Knight ha scritto che il rapporto dovrebbe rendere necessaria un’altra udienza con le nuove prove acquisite, tra cui resoconti dettagliati che indicano che Glossip non ha avuto alcun ruolo nell’ordinare l’omicidio di Treese.

Rifiutare di ascoltare le richieste del signor Glossip nel merito rappresenterebbe un grave errore giudiziario, sia perché le richieste riguardano in gran parte una pessima condotta da parte di attori statali… sia perché gli elementi ora noti dimostrano inequivocabilmente che il signor Glossip è di fatto innocente” si legge nel documento.

Secondo la documentazione legale, il rapporto sul caso includeva dichiarazioni di testimoni che attestavano che una “rapina mal riuscita” – organizzata non da Glossip ma da Sneed e dalla sua ragazza, – aveva portato all’omicidio. Secondo quanto riportato nel ricorso “diversi” testimoni hanno affermato di aver sentito Sneed dire di aver incastrato Glossip nel caso.

In un’intervista rilasciata all’agenzia KFOR affiliata della CNN, Glossip ha sostenuto la sua innocenza sperando ancora una volta di evitare l’esecuzione.

“Voglio” ha detto “che la gente sappia che non ho ucciso quest’uomo, che non ho partecipato all’omicidio, che non l’ho programmato”.

ESECUZIONI IN IRAN UN GIORNO DOPO L’ALTRO

La pena di morte impazza in Iran come in nessun altro paese. Per dare un’idea della gravità del fenomeno riportiamo le cronache di alcune esecuzioni pervenuteci recentemente.

Secondo i dati raccolti da Iran Human Rights, almeno 183 persone sono state messe a morte in Iran con l’accusa di omicidio nel 2021. Quelle accusate col termine generico di “omicidio intenzionale” sono condannate alla qisas (retribuzione in natura) indipendentemente dall’intento o dalle circostanze. Una volta che l’imputato è stato condannato, la famiglia della vittima è tenuta a scegliere tra la morte come punizione, un risarcimento: la diya (prezzo del sangue) o il perdono.

Sempre secondo i rapporti compilati dalla Iran Human Rights, almeno 126 persone sono state invece messe a morte per reati di droga nel 2021, un aumento di cinque volte maggiore rispetto alle esecuzioni per droga nei 3 anni precedenti. Questa tendenza è proseguita nel 2022, con 91 esecuzioni registrate nei primi 6 mesi, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2021, quando erano state messe a morte 40 persone.

Almeno 251 persone, tra cui 6 donne e 67 minoranze Baluch, sono state messe a morte nei primi sei mesi del 2022. Si tratta del doppio del numero di esecuzioni nello stesso periodo del 2021, quando 117 persone furono messe a morte.

Le esecuzioni in Iran sembrano inarrestabili. Neppure il caldo rovente di luglio ha fermato il boia iraniano, anzi, decine di uomini sono stati messi a morte.

Citiamo qui di seguito alcuni dei casi di cui abbiamo avuto notizia.

6 luglio – Fonti ufficiali hanno riferito dell’esecuzione di un uomo non identificato nella Prigione Centrale di Tabriz. Il trentaseienne senza nome era stato condannato alla qisas per l’omicidio di una donna. La sua condanna è stata eseguita nonostante fosse stata pagata la differenza del prezzo del sangue (diya) da un fondo pubblico, per il fatto che la vittima era una donna e la sua vita valeva la metà di quella di un uomo.

11 luglio – Peyman Goudarzi, 27 anni, condannato alla qisas per omicidio, è stato giustiziato nella prigione di Boroujerd. Una fonte informata ha detto a Iran Human Rights: “Peyman Goudarzi è stato giustiziato dopo due anni dietro le sbarre. Aveva commesso l’omicidio per controversie finanziarie nel 2018. La famiglia della vittima aveva promesso di rinunciare alla vendetta ma ha cambiato idea due settimane prima dell’esecuzione. Ha detto di non volere la diya ma l’esecuzione”.

La morte del condannato non è stata finora riportata dai media nazionali o dai funzionari in Iran.

20 luglio – Secondo le informazioni ottenute dalla Iran Human Rights, due uomini, appartenenti a una minoranza Baluch, sono stati giustiziati nella Prigione Centrale di Isfahan. Le loro identità sono state accertate come il trentenne Mahmoud Sadeghi e il cinquantasettenne Dariush Khazayi. Una fonte informata ha detto alla Iran Human Rights: “Mahmoud Sadeghi era stato detenuto nel Reparto 4 della prigione. Era un tassista e nel 2018 era stato arrestato con l’accusa di trasportare 100 chili di droga, e condannato a morte. Lo scorso anno era stato trasferito in isolamento in preparazione della sua esecuzione e lì trattenuto per 4 giorni, ma la sua esecuzione non fu portata a termine per ragioni sconosciute e fu riportato in cella. È stato trasferito di nuovo per l’esecuzione 2 mesi fa ed è tornato di nuovo”. Mahmoud Sadeghi era padre di 2 figli ed era del villaggio di Mohammadieh Falavarjan. Dariush Khazayi era di Zabol ed era stato arrestato per droga nel 2018 e condannato a morte. Secondo Hal Vash (Hale Vash, Haal Vsh, haalvsh.org) che per primo ha riportato la notizia delle esecuzioni, le famiglie di Mahmoud e Dariush avevano fatto visita ai condannati il giorno prima della loro esecuzione, che finora non è stata riportata dai media nazionali o da funzionari in Iran.

20 luglio – Quattro uomini nel braccio della morte per omicidio e reati di droga sono stati trasferiti in isolamento in preparazione della loro esecuzione nelle prigioni di Yazd, Isfahan e Birjand.

Secondo le informazioni ottenute dalla Iran Human Rights, il ventinovenne Heydar Heybouzadeh, condannato a qisas per omicidio, è stato trasferito in isolamento in preparazione della sua esecuzione nella Prigione Centrale di Yazd. Parliamo di questo caso più diffusamente nel prossimo paragrafo, relativo alla sua avvenuta esecuzione.

Secondo Hal Vash, 2 uomini sono stati trasferiti in isolamento in preparazione alla loro esecuzione per reati legati alla droga. Le loro identità sono state stabilite come Dariush Khazayi, 60 anni, e Mahmoud Sadeghian, 28 anni.

Hal Vash riferisce inoltre del trasferimento di un altro uomo Baluch, il trentottenne Zabihollah Barahouyi nella prigione di Birjand, anch’egli condannato a morte per accuse legate alla droga.

Tutti e 4 gli uomini sono nella lista dei giustiziati nel prossimo futuro.

21 luglio – Secondo le informazioni ottenute dalla Iran Human Rights, un uomo Baluch è stato giustiziato nella Prigione Centrale di Yazd il 21 luglio. La sua identità è stata accertata come il ventinovenne Heydar Heybozadeh che era stato condannato alla qisas per omicidio. Aveva un figlio.

Precedentemente una fonte informata aveva detto alla Iran Human Rights: “Heydar Heybozadeh fu arrestato per l’omicidio di un ranger circa sette anni fa. Negò il delitto in tribunale e disse che non si trovava nemmeno sul posto quando avvenne l’omicidio”. Secondo Hal Vash che per primo ha riportato la notizia dell’esecuzione di Heydar Heybozadeh, lui si trovava in un’altra città con la sua famiglia al momento dell’omicidio. Anche la sua famiglia fu arrestata e detenuta al momento del suo arresto. Anche la sua esecuzione non è stata riportata dai media nazionali o dai funzionari in Iran.

Un altro prigioniero di nome Amir Ojaghi, originario del Kermanshah che era stato condannato a morte per accuse legate alla droga, fu trasferito in isolamento insieme a Heydar ma non ci sono informazioni disponibili sul suo destino.

21 luglio – Secondo Hal Vash, 2 uomini Baluch sono stati giustiziati nella prigione centrale di Birjand. Le loro identità sono state segnalate come il trentottenne Zabiollah Barahouyi e il quarantunenne Abdolvahed Ghanbarzehi. Entrambi sono stati condannati a morte dalla Corte Rivoluzionaria per accuse legate alla droga.

Zabiollah Barahouyi era padre di cinque figli e veniva dal villaggio di Loutak a Zabol. Anche Abdolvahed Ghanbarzehi aveva cinque figli e viveva a Zahedan. Furono arrestati in casi separati nel 2019. Nessuna delle loro esecuzioni è stata riportata dai media nazionali o da funzionari in Iran.

23 luglioSecondo Hal Vash, quattro uomini di etnia baluca sono stati giustiziati nella prigione di Zabol il 23 luglio.

Le identità di tre degli uomini condannati a morte per accuse legate alla droga sono state riportate come Farhad Kouhkan, Davoud Amirzadeh-Gorgij, di 35 anni, e Hamid Jahangard (Shehbakhsh). Erano stati arrestati separatamente tra il 2018 e il 2020 e condannati a morte dal Tribunale Rivoluzionario. Il quarto uomo è stato identificato come Habib Totazehi, condannato per omicidio. Nessuna delle loro esecuzioni è stata riportata dai media in Iran.

26 luglioSecondo informazioni ottenute da Iran Human Rights, due uomini sono stati giustiziati nella prigione centrale di Hamedan. Le loro identità sono state accertate come Ahmad Ghadimi, 35 anni, e Shahram Yadegar, condannati a morte in casi separati per reati di droga.

Una fonte ha detto a Iran Human Rights: “Ghadimi lavorava in un supermercato prima del suo arresto e aveva un bambino piccolo. Yadegari era stato arrestato circa tre anni fa”. Nessuna delle loro esecuzioni è stata riportata dai media in Iran.

FOGLIO DI COLLEGAMENTO INTERNO DEL COMITATO PAUL ROUGEAU – numero 296 (luglio 2022)

Ecco il numero 296 del nostro «Foglio di Collegamento» il cui sommario è riportato qui sotto. Gli articoli comparsi nei numeri precedenti, ai quali rimandano le note in calce ad alcuni articoli, si trovano nel nostro sito: www.comitatopaulrougeau.org

In questo numero si parla ancora di Richard Glossip che l’Oklahoma vuole mettere a morte nonostante egli sia con tutta probabilità innocente dell’omicidio che gli è stato attribuito.

L’esecuzione di Ramiro Gonzales è stata sospesa in Texas. La condotta esemplare mantenuta da questo condannato a morte nei decenni di detenzione può farci sperare in una commutazione della sua condanna.

Joe Nathan James Jr. ha subìto l’iniezione letale in Alabama anche se i parenti della ragazza da lui uccisa tanti anni fa hanno chiesto che la sua vita fosse risparmiata.

La maggioranza degli articoli contenuti in questo numero sono dedicati a fatti che avvengono al di fuori degli Stati Uniti d’America: In Iran imperversa la pena di morte. L’iraniano Hamid Nouri responsabile di migliaia di esecuzioni avvenute nel 1988 è stato processato a Stoccolma. Buon per lui che in Svezia non vi sia la pena di morte.

Oggi come oggi si può essere lapidati in Sudan, Iran, Afghanistan, Brunei, Pakistan, Mali, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Yemen . . .

Vi ricordo la pagina Facebook Amici e sostenitori comitato Paul Rougeau contro la pena di morte. Nella pagina trovate articoli scritti da organizzazioni abolizioniste in tutto il mondo, nonché appelli che potete firmare e diffondere, condividendoli con i vostri amici e conoscenti.

Giuseppe Lodoli per il Comitato Paul Rougeau

SOMMARIO

Sospesa l’esecuzione di Ramiro Gonzales in Texas

Messo a morte Joe Nathan James Jr. In Alabama

In Oklahoma fissata la data di esecuzione di Richard Glossip

Il Giappone impicca lo stragista di Tokyo: «Mai pentito»

Condannato all’ergastolo l’iraniano Hamid Nouri

Esecuzioni in Iran un giorno dopo l’altro

Nel 2022 si può ancora essere lapidati

Notiziario: Egitto, Myanmar

Questo numero è aggiornato con le informazioni disponibili fino al 31 luglio 2022

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