Pertini e «il sacrosanto diritto dei palestinesi»

Il messaggio del Capodanno 1983

«Una volta furono gli Ebrei a conoscere la “diaspora”. Vennero dispersi, cacciati dal Medio Oriente e dispersi per il mondo; adesso sono invece i Palestinesi. Ebbene io affermo ancora una volta che i Palestinesi hanno diritto sacrosanto a una patria ed a una terra come l’hanno avuta gli Israeliti». Così il presidente Sandro Pertini, il 31 dicembre 1983, nel messaggio di fine anno in diretta tv.
Se volete ascoltarlo tutto (dura 14 minuti) è qui: Messaggio fine anno sandro pertini, 31-12-1983 – YouTube

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.
La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • ugo giannangeli

    non ho riascoltato il messaggio del 1983 per non deprimermi ulteriormente col raffronto coi tempi attuali ma lo ricordo abbastanza per segnalare che Pertini è stato il solo personaggio politico ad evidenziare la possibilità di espellere Israele dall’ONU per….inadempienza. Israele, infatti, è stato ammesso all’ONU sub condicione e nessuna delle condizioni poste ( rispetto della 181, del diritto internazionale etc.) è stata rispettata. Israele ha ribadito il suo impegno nella Dichiarazione di nascita ma poi le cose sono andate come sappiamo sino alla Basic Law dello scorso anno, antitetica alla Dichiarazione di indipendenza ( come la chiamano loro). La Carta ONU prevede l’espulsione in questi casi. Se quindi la Palestina siede all’ONU come mero osservatore, Israele siede abusivamente e illegalmente. Buon 2020 a tutta la redazione, Ugo Giannangeli P.S aggiungo solo due riferimenti normativi: la risoluzione di ammissione all’ONU è la n. 273 dell’11/5/1949 e fa esplicito riferimento alla condizione del rispetto delle risoluzioni 181/47 e 194/48; lo Statuto dell’ONU prevede la possibilità di espulsione di uno Stato membro “per persistente violazione dei principi” all’art.6.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *