Renzi Primo Ministro

Di Mauro Antonio Miglieruolo

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Dice nulla, ma lo dice bene. Sembra crederci, forse effettivamente ci crede, non però a causa di un congenito limite mentale, quanto per l’impossibilità di pensare diversamente. Ormai, o mangia quella sua stessa minestra o salta dalla finestra.

Indica la Luna, ma lui guarda il suo stesso dito

Indica la Luna, ma lui guarda il suo stesso dito

Al dunque, ammettendo la buona fede e l’ancora non comprovata capacità di concludere qualcosa, quali sono gli spazi effettivi che ha di ottenere risultati?

Il buon giorno si vede dal mattino. Voleva Gratteri alla Giustizia, unica figura qualificante in un gabinetto di mediocri, e giustamente Gratteri non è ministro della Giustizia. Renzi però niente, sorride e continua a dire bene il suo nulla. Sembra anche che continui a crederci. Il nulla è difficile da confutare, da interpellare, da correggere. Anche per chi lo pratica con assiduità. Anzi specialmente per chi lo pratica con assiduità. Dunque, al netto della buona fede, un po’ di buona fede non si nega a nessuno, siamo alle solite: il direttore è cambiato, la musica però rimane quella. Le note stonate dei Berlusconi/D’Alema che accompagnano un coro di avvinazzati vari.

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Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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