Coesione sociale?

di Maria G. Di Rienzo Egregio signor presidente Napolitano, sono una cittadina italiana che ne ha abbastanza. In questo paese abbiamo 31.000 euro a testa di debito pubblico e lo Stato chiede prestiti per pagare gli interessi sul debito; l’Italia partecipa a guerre sputando sulla sua stessa Costituzione; abbiamo in vigore leggi razziali, la scuola pubblica è stata distrutta assieme

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Tra l’incudine e il martello

Sento spesso parlare dell’enorme debito pubblico che grava sulle nostre spalle, ma ancor più grava sulle nostre opinioni. A causa della sua presenza siamo pesantemente condizionati nella nostre scelte pubbliche. Artatamente condizionati. Dagli specialisti del gioco delle tre carte che siedono in parlamento. Sono infatti i politici a parlarne con continuità, ponendolo a scudo delle loro decisioni: per neutralizzare preventivamente

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