«Storie naturali» e pseudonimi forse “innaturali”

Recensione a «Quando Primo Levi diventò il signor Malabaila» di Carlo Zanda; a seguire un vecchio articolo di dibbì
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Recensione a «Quando Primo Levi diventò il signor Malabaila» di Carlo Zanda; a seguire un vecchio articolo di dibbì
Continua a leggereStorie aliene. In una mostra, l’attrazione dello scrittore di «La tregua» per la fantascienza. Lo pseudonimo, il mascheramento era stato pensato per attutire lo stridore con i libri precedenti. Nel racconto «A fin di bene», sembra preconizzare internet e proporsi quale antenato di Gibson di Tommaso Pincio (*)
Continua a leggereun racconto-recensione intorno a «Gozzo Unterlachen, poeta maledetto» (Delos Odissea) romanzo di Rainer Maria Malafantucci: è la quarta incursione in “bottega” di Johnny Sheetmetal (*)
Continua a leggeredi Bianca Menichelli Hans Tuzzi è uno pseudonimo dietro il quale si cela un antiquario-bibliofilo; ha scritto saggi che riguardano la sua area di competenza, ma forse ha raggiunto un pubblico più vasto con una serie di romanzi gialli ambientati nella Milano da bere. «Vanagloria» (2012, Bollati Boringhieri) non è un giallo ma
Continua a leggeredi Maria G. Di Rienzo «’ Tis but thy name that is my enemy…» (Solo il tuo nome mi è nemico) da «Romeo e Giulietta»: atto secondo, scena seconda «Qualche volta è sensato per un’autrice usare uno pseudonimo, in particolare quando i protagonisti principali del libro sono maschi, o quando si tratta di un genere che attira molto gli uomini,
Continua a leggereI topi non avevano nipoti. Ditelo a chi abitualmente legge «La settimana enigmistica» e sorriderà se conosce la “chiave” o si metterà a cercarla; tutti gli altri guarderanno se c’è la Stradale in giro con il palloncino per misurare il tasso etilico. Cosa c’è di interessante in quei “topi senza nipoti” lo saprete alla fine di questo articolo dedicato agli
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