Ciao TAV: necrologio di un progetto nato morto
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A cura dei tecnici No Tav (ripreso da notav.info)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
A cura dei tecnici No Tav (ripreso da notav.info)
Continua a leggereda Diogene L’Uzbekistan e il Kazakistan stanno valutando la costruzione di centrali nucleari, ma i progressi sono lenti e i dibattiti accesi. Mentre Tashkent ha posticipato l’inizio della costruzione, in Kazakistan è previsto un referendum questo autunno per conoscere l’opinione pubblica sulla questione. L’Asia centrale ha una lunga storia con l’energia nucleare. In Kazakistan, sulla riva del Mar Caspio, si
Continua a leggeredi Josephine Valeske (*) Dall’estrazione di gas in Mozambico all’uranio del Niger, dai minerali di ferro della Mauritania al petrolio dell’Africa occidentale, fino al potenziale di installazione dei megaimpianti per l’energia solare nelle zone desertiche del Sahel. Questa ricerca del Transnational Institute mostra come la mappa delle missioni militari dell’Unione Europea – moltiplicate negli ultimi anni – coincidano con quelle
Continua a leggereCosì le multinazionali condizionano le politiche UE. Big Tech, case farmaceutiche, compagnie petrolifere, l’industria delle armi e del food. Ecco quali sono le aziende che spendono di più per influenzare politici e funzionari europei. di Enrico Mingori (*) Lo scorso 10 aprile l’Europarlamento ha approvato a larga maggioranza un pacchetto di proposte per rinnovare la legislazione farmaceutica dell’Ue. La riforma
Continua a leggeredi Francesco Masala
Continua a leggereIl nuovo Patto sulla Migrazione e l’Asilo votato dal Parlamento Europeo è un abominio. Ratifica l’esternalizzazione dei confini, la finzione giuridica di non ingresso, la schedatura biometrica, la negazione del patrocinio legale gratuito nella procedura di richiesta d’asilo, promuovendo al contempo patti con ignobili paesi di partenza e per la creazione di hotspot fuori dai confini dell’UE. The pact kills:
Continua a leggereLa guerra ha bisogno di idrocarburi, tanti idrocarburi. Rifornire Israele di idrocarburi significa fomentare la guerra contro Gaza e il genocidio palestinese, caricando i serbatoi degli aerei militari e dei carri armati di Tsáhal. Il documento che proponiamo oggi è un’analisi dettagliata – costruita da Data Desk per Oil Change International – della catena di approvvigionamento israeliana di carburanti e petrolio
Continua a leggeredi Gianni Alioti (*) L’Europa ha già aumentato del 50% la sua capacità produttiva militare e si appresta a grandiosi piani di investimento sia comunitari sia dei singoli Stati. Anche se il settore realizza appena lo 0,7 del Pil e limitati effetti sull’occupazione. Il tutto dominato dalla finanza e dall’industria a stelle e strisce. Il contesto di militarizzazione della UE
Continua a leggere…. e sue conseguenze nel “triangolo del litio”/2. di Alfons Pérez, Bruna Cañada, Marta Pérez, Josep Nualart (*)
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