Torino: archiviate 65 denunce contro Extinction Rebellion

Torino, 25/10/2024 – La Procura di Torino archivia tutte le accuse nei confronti delle persone che, durante il G7 Ambiente, avevano partecipato all’occupazione della hall del Grattacielo di Intesa Sanpaolo organizzata da Extinction Rebellion. “Accuse in contrasto con il diritto costituzionale al pacifico dissenso”, riporta la PM.

di Extinction Rebellion (comunicato stampa)

Cadono tutte le accuse mosse dalla Questura di Torino alle sessantacinque persone che lo scorso aprile, durante il meeting del G7 Clima, Ambiente ed Energia, avevano occupato la hall del grattacielo di Intesa Sanpaolo. Secondo la PM Sellaroli e il Gip Accurso Pagano, che rispettivamente hanno chiesto e pronunciato l’archiviazione del procedimento penale, i fatti contestati non hanno alcuna rilevanza penale.
Le motivazioni, come già successo altre volte, smontano le ipotesi di occupazione, violenza privata e manifestazione non preavvisata avanzate dalla Digos di Torino, e ribadiscono che “nell’ottica di un equilibrato bilanciamento tra valori parimenti tutelati nell’ottica della Costituzione, la libera e pacifica manifestazione delle proprie idee e la tutela dell’ordine pubblico anche ai fini della tutela della proprietà privata, va riconosciuto che non è stata infranta alcuna norma penale”.
Nei giorni in cui Torino ospitava il summit, e intere aree della città venivano militarizzate e trasformate in zona rossa, isolando i ministri dalla cittadinanza, un centinaio di persone appartenenti a Extinction Rebellion si erano riversate in un’atmosfera di festa all’interno del grande atrio del Grattacielo Sanpaolo. «Una manifestazione sicuramente vivace e inusuale, ma assolutamente nonviolenta, come testimoniano i numerosi video di quel giorno» dichiara Matilde «Di fronte a governi e istituzioni finanziarie che continuano a investire miliardi in petrolio e gas, ignorando l’allarme degli scienziati e la preoccupazione dei cittadini, esercitare il diritto a manifestare e dissentire diventa una necessità».
Dal 2015 a oggi, infatti, Intesa Sanpaolo ha sostenuto l’industria fossile con 81,6 miliardi di dollari, risultando nella lista delle prime 40 banche a livello mondiale che finanziano l’espansione nel settore.
Non è la prima volta che le procure italiane chiedono e ottengono l’archiviazione delle denunce mosse a movimenti come Extinction Rebellion, spesso con motivazioni analoghe a quelle esposte dalla dottoressa Sellaroli. Un esempio sono l’archiviazione delle denunce per violenza privata per la contestazione alla ministra Roccella al Salone del Libro nel maggio 2023, o la sospensiva concessa dal TAR Piemonte per i fogli di via dati a quattro attivisti che, nel novembre 2023, si imbragarono al tetto dell’Oval durante il Defence and Aerospace Meeting.
«Tuttavia queste denunce rimangono nelle banche dati della polizia e vengono utilizzate per giustificare un giudizio di pericolosità sociale, in base al quale vengono poi attribuite misure restrittive della libertà, come i fogli di via» dichiara Annalisa.
Denunce, fogli di via e persino avvisi orali continuano ad arrivare copiosamente: tra le più recenti, le 21 denunce e i 12 fogli di via da 1 a 3 anni notificati lo scorso luglio in seguito alla protesta per il G7 Tecnologia a Bologna.
A queste, si aggiungono 4 avvisi orali notificati alle persone non passibili di fogli di via, in quanto residenti, o perché studenti e lavoratori fuori sede.
«Tutti i magistrati che sono stati chiamati a pronunciarsi in sede penale in relazione alle manifestazioni di XR hanno ribadito un principio che purtroppo appare ancora necessario affermare con forza: il dissenso pacifico rientra nei diritti costituzionalmente garantiti di libertà di riunione e di libera manifestazione del pensiero» dichiara l’avvocato Marino Careglio, che con il collega Gianluca Vitale assiste XR.
Una tendenza a criminalizzare e restringere gli spazi di agibilità democratica che è stata evidenziata più volte da autorevoli commentatori, sia italiani che internazionali, e rimarcata dal nuovo ddl sicurezza in discussione in queste settimane al Senato. Un ddl fortemente criticato, tra gli altri, dall’Unione delle Camere Penali, l’organo di autogoverno degli avvocati, la quale ha promulgato tre giorni di astensione dalle udienze, dal 4 al 6 novembre, poiché il ddl «rivela nel suo complesso e nelle singole norme una matrice securitaria sostanzialmente populista, profondamente illiberale e autoritaria».

Ricordando Bertold Brecht: “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere”.
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alexik

Un commento

  • 3 dicembre 2025 – TORINO
    Extinction Rebellion blocca la convention della Difesa e dell’Aerospazio a Torino. “Difendere la Terra, non i confini”
    Torino, 3/12/25 – Extinction Rebellion ha bloccato l’Aerospace and Defence Meeting, la convention internazionale su aerospazio e difesa. Una trentina di persone si sono incatenate ai cancelli, mentre tre di loro sono riuscite ad arrampicarsi su una struttura dietro il Palazzo della Regione. Il movimento denuncia il coinvolgimento delle aziende presenti nei conflitti globali e le profonde responsabilità del Governo e della Regione nel sostenere un settore che causa vittime e accelera il collasso climatico.
    … La decima edizione dell’Aerospace and Defence Meeting (ADM) all’Oval di Lingotto è una delle più importanti business convention internazionali per l’industria aerospaziale e della difesa. L’evento, che si svolge ogni due anni nella città piemontese, vede infatti riunirsi aziende e istituzioni di livello internazionale nel campo della difesa e dell’aerospazio, con l’obiettivo di “consolidare alleanze commerciali, sviluppare tecnologie avanzate e promuovere partnership strategiche nel settore militare”. Poco prima dell’apertura delle porte, un gruppo di circa 30 persone è riuscito a entrare nel cortile della struttura, incatenarsi ai pali e ai cancelli, esponendo striscioni con scritto “Difendere la Terra, non i confini” e ostacolare quindi l’ingresso alla convention. Pochi minuti dopo, tre persone sono riuscite a salire su un edificio dietro il Grattacielo della Regione, una forma di protesta già messa in atto alla precedente edizione, nel novembre 2023, e hanno appeso un enorme striscione con la scritta “Qui si finanziano guerra e crisi climatica” (lo stesso che era stato sequestrato dalla polizia due anni fa e poi dissequestrato dopo le archiviaizoni delle denunce e l’annullamento dei fogli di via da parte del TAR).
    “Blocchiamo nuovamente la più importante fiera italiana del settore bellico, dove vengono strette partnership e firmati accordi tra molte delle aziende i cui investimenti e profitti portano a perdita di vite umane e distruzione dei territori” commenta Pietro di Extinction Rebellion. “Un evento immorale, sostenuto dal Governo, dalla Regione e dal Comune di Torino, in aperto contrasto con i nostri stessi valori costituzionali”. Nell’ultimo decennio, nonostante secondo la Costituzione l’Italia dovrebbe “ripudiare la guerra”, la spesa militare nazionale è aumentata di circa il 30%, a discapito di quelle in sanità, istruzione e ambiente. La nuova legge di bilancio, inoltre, si appresta ad essere votata entro la fine dell’anno e prevede un ulteriore aumento di circa 10 miliardi. “Molte delle aziende che sono qui dentro – come Leonardo, Thales, Avio – sono alcune delle più grandi aziende produttrici di armi che stanno traendo profitto dall’aggravarsi delle crisi globali” aggiunge ancora Pietro. Come riporta l’ultimo report di Greenpeace, infatti, dal 2021 al 2024 le prime 15 aziende italiane produttrici di armi hanno raddoppiato i propri utili (+97%), per un totale di 876 milioni di euro di maggiori profitti.
    “Investire in armamenti come sta facendo il governo e sostenere eventi come questo, in questo momento storico, significa condannare a morte intere popolazioni, mettendo a repentaglio la sopravvivenza dell’umanità, della terra e delle altre specie viventi” commenta Rachele, una appesa sull’edificio dietro il Grattacielo. È ormai noto, infatti, che vi è un legame profondo tra le attività militari e l’aggravarsi della crisi ecoclimatica: il 5% delle emissioni climalteranti totali è prodotto dagli eserciti di tutto il mondo e i territori dove si combatte vengono compromessi per decenni a causa della distruzione e della permanenza nei terreni e nelle falde acquifere delle sostanze tossiche rilasciate durante i combattimento, perpetuando le sofferenze anche quando “un cessate il fuoco” è stato dichiarato. A Gaza, infatti, dal 2023 sono scomparsi il 97% delle colture arboree, il 95% degli arbusti, l’82% delle colture annuali, facendo collassare il sistema agricolo. L’acqua è contaminata da munizioni e liquami. Sessantuno milioni di tonnellate di detriti aspettano di essere rimossi, prima che la contaminazione diventi irreversibile. E in novembre, al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, Inger Andersen, direttrice esecutiva dell’UNEP (il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) ha chiesto con forza di riconoscere l’ecocidio come crimine internazionale, al pari dei crimini di guerra e contro l’umanità.
    “Viviamo un momento cruciale”, ha aggiunto Rachele. “Le scelte che facciamo oggi determineranno la vita delle prossime generazioni. È ora di smettere di investire nella militarizzazione e nella devastazione della Terra, e iniziare a costruire un futuro di pace, giustizia climatica e giustizia sociale”.
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    FONTI
    – Extinction Rebellion, https://extinctionrebellion.it/press/2023/11/29/appesi-al-tetto-dell-oval-extinction-rebellion-contesta-la-fiera-dell-aerospazio-e-della-difesa/
    – Extinction Rebellion, https://extinctionrebellion.it/press/2024/01/29/archiviate-denunce-oval-torino/ 
    – Extinction Rebellion, https://extinctionrebellion.it/press/2025/02/03/tar-annullamento-fogli-di-via/
    – Qui Finanza, https://quifinanza.it/economia/riarmo-spese-difesa-manovra-2026/939563/
    – Greenpeace, https://www.greenpeace.org/italy/rapporto/29398/profitti-di-guerra-2024/
    – La via libera, https://lavialibera.it/it-schede-1290-crisi_climatica_inquinamento_la_guerra_sporca
    – Renewable Matter, https://www.renewablematter.eu/come-israele-annichilisce-la-vita-a-gaza-oltre-le-uccisioni
    – Italia Informa, https://italia-informa.com/onu-unep-ecocidio.aspx

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