Una mappa segnala tutte le aggressioni fasciste in Italia

di Federico Martelli (*)

Questa mappa interattiva riunisce tutti gli attentati e aggressioni ascrivibili alla galassia fascista avvenute in Italia dal 2014 ed è stata realizzata dal collettivo antifascista bolognese Infoantifa Ecn. Chiunque può mandare una segnalazione via mail al collettivo, che si occupa di verificarne l’autenticità e successivamente di caricarla sulla mappa sul suo sito.
Dagli anni Novanta il collettivo di Infoantifa Ecn si occupa di raccogliere e catalogare il materiale presente sugli archivi anti-fascisti presenti in rete e non; e più in generale di sfruttare la memoria giornalistica e la multimedialità al fine di creare e mantenere un osservatorio sulle azioni neofasciste per informare sulle coperture politiche e i giri finanziari dietro di esse.
Ho parlato al telefono con i membri del collettivo, che preferiscono restare anonimi. «Abbiamo iniziato questo lavoro 12 anni fa grazie ai nostri contatti con gruppi di militanza antifascista, centri sociali, ANPI e, in generale, con segnalazioni condivise da chi si occupa di presidio sul territorio» mi spiegano. «La prima versione della mappa risale al 2013 ed era caricata su un portale proprietario». Dopo questo passaggio su Google Maps, il collettivo ha in programma di caricare la mappa anche sul progetto open source OpenStreetMap.
I simboli presenti sulla mappa rappresentano avvenimenti attribuiti a Forza Nuova, Casa Pound, naziskin, suprematisti bianchi, e riguardano aggressioni di vario tipo. Il gruppo ha deciso di non includere solo le aggressioni fisiche ma anche le segnalazioni relative agli omicidi e agli attacchi a edifici proprio per fornire una visione più dettagliata del fenomeno — Al momento la mappa conta 106 segnalazioni, e le ultime tre risalgono proprio ai primi giorni del 2018. Per ogni fatto segnalato è presente un link diretto al sito del collettivo in cui vengono spiegati i fatti e si rimanda a fonti affidabili per verificarne l’autenticità.
«Per venire a conoscenza degli ultimi fatti i Google Alert sono sufficienti» mi hanno spiegato «ma il grande valore di coinvolgere altre persone riguarda proprio gli avvenimenti precedenti al 2014 che non vengono tracciati dagli alert» spiegano. «In quel caso, con le segnalazioni di altre persone possiamo venire a conoscenza di fatti di cui non eravamo a conoscenza per estendere ulteriormente la copertura della mappa — rimandando sempre ovviamente a fonti verificate». Quindi, se avete qualche caso da segnalare non vi resta che scrivere a infoantifa@ecn.org. Nel frattempo, potete farvi un’idea del fenomeno guardando la mappa
(*) https://motherboard.vice.com/it/article/wjpk3x/questa-mappa-segnala-tutte-le-aggressioni-fasciste-in-italia (ripreso da www.ecn.org/antifa)

Redazione
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4 commenti

  • Raffaele mantegazza

    Eccellente iniziativa, uno strumento di formazione e di lotta indispensabile.

    • Raffaele mantegazza

      Volevo scrivere “informazione” ma a pensarci bene è anche formazione di una coscienza antifascista…

  • Gian Marco Martignoni

    Un lavoro prezioso e interessante, proprio quando nelle librerie, grazie alla meritoria opera della casa editrice La nave di Teseo, è di nuovo disponibile il memorabile discorso tenuto da Umberto Eco il 25 aprile 1995 alla Columbia University, per celebrare la liberazione dell’Europa. Intitolato ” Il Fascismo Eterno ” , pagine 51 al modico prezzo di 5 euro, si tratta di un opuscolo da leggere e diffondere per contrastare il vecchio che avanza di nuovo in tutta Europa.

  • Giorgio Chelidonio

    Le mappe sono uno strumento, già a livello neurologico, per orientare la propria conoscenza e, quindi, le proprie scelte. Qualcuno, forse un antico filosofo, sentenziò: “Si riconosce solo quello che già si conosce”. Desmond Morris (in uno dei suoi splendidi “manuali” di etologia umana – anni ’80) visualizzò una “mappa dei punti” con cui, guardando, si distingue un viso noto da uno sconosciuto. Mi pare perciò importante la “lezione” (1995) con cui Umberto Eco insegnava a riconoscere in 14 punti “l’UR-fascismo” cioè le radici sociali su cui crescono e si manifestano i “fascismi”: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/07/02/identikit-del-fascista.html
    In questo testo mi colpisce in modo particolare la seguente frase:
    “”L’Ur-Fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue nuove forme – ogni giorno, in ogni parte del mondo”.
    Infine, se volete ascoltare “in musica” ecco un paio di suggerimenti:
    – “Se non li conoscete” (Canzoniere delle Lame, primi anni ’70) >
    https://www.youtube.com/watch?v=OVYaILX80v4
    – “Compagno ti conosco”, Ivan della Mea (1975) > https://www.youtube.com/watch?v=TLKjKxqkOZc

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