Via dei ladri – Mathias Énard
Lakhdar, il protagonista, ama la letteratura, la poesia, gli piacciono i romanzi di Izzo e Manchette, si innamora di una studentessa di Barcellona, insomma un ragazzo come si deve.
solo che
è marocchino, di Tangeri, come Ibn Battuta (grande viaggiatore, qui), e come lui è curioso, e i casi della vita lo portano in Spagna.
nel libro si incontrano la fame, gli indignados, l’amore, il terrorismo, il viaggio, e la violenza, sempre lì, una presenza sullo sfondo.
un libro che non annoia mai, da non perdere.
inizia così:
Gli uomini sono cani, si strusciano fra loro nella miseria, si rotolano nella sporcizia e non sanno come uscirne, passano le giornate stesi nella polvere e leccarsi il pelo e il sesso, pronti a tutti per il pezzo di carne e l’osso marcio che qualcuno vorrà gettargli, e io sono come un loro un essere umano quindi un rifiuto immondo schiavo degli istinti, un cane, un cane che morde quando ha paura e cerca le carezze.