Viva Franco! L’ultimo sberleffo di Battiato

L’uomo che ha cambiato per sempre il significato di “Viva a Franco”

“El hombre que cambió cualquier “Viva a Franco” para siempre”, titola la pagina online del quotidiano catalano El Nacional https://www.elnacional.cat/es/cultura/el-hombre-que-cambio-volvio-viva-franco-en-viva-franco-battiato-para-siempre_611090_102.html

Nel paese iberico nelle ultime ore un misterioso movimento giovanile ha omaggiato così il cantautore siciliano dopo la sua morte. Accanto alle scritte che inneggiavano al mito del caudillo Francisco Franco, in numerose città iberiche è stato aggiunto il cognome “Battiato”. Una goliardata, un atto politico, ma anche un omaggio al maestro, che nel corso della sua carriera ha rieditato numerosi suoi dischi in spagnolo, come “Centro de gravedad permanente” e “Verano en una playa solitaria”. Un amore reciproco, quello tra la Spagna e Battiato – dove il cantautore si era esibito l’ultima volta nel 2017 – che ha toccato anche il mondo delle fiction. L’esempio più recente riguarda la seconda puntata della quarta serie di “La casa di carta”, intitolata “Il matrimonio di Berlino”. Nel corso di questo episodio, Berlino, uno dei furfanti della serie, si sposa con Tatiana. Durante i festeggiamenti, tutti ballano al ritmo della canzone Centro di gravità permanente, cantata in coro dai monaci che ospitano lo sposo”.   Scive Vassily Sortino sulla pagina palermitana di Repubblica https://www.google.com/amp/s/palermo.repubblica.it/societa/2021/05/21/foto/la_spagna_saluta_il_maestro_viva_franco_battiato_-302160854/amp/

In questo caso non si tratta di “guerriglia odonomastica”, di cui anche qui in Bottega si è parlato più volte,

https://www.labottegadelbarbieri.org/nomi-infami-a-ragusa-fanno-cosi/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

https://www.abc.es/cultura/musica/abci-mundo-cultura-llora-muerte-franco-battiato-artista-complejo-y-total-202105181145_noticia.html

Si tratta della sempre valida capacità di rovesciare, con la creatività, la fantasia, il pensiero trasversale, il grigiore di simboli e scritte che spesso pensiamo di combattere solo cancellando. Qualche volta ridicolizzare diventa ancora più efficace.

E se Battiato affermava che la morte era un passaggio – “Non posso affermare di non temere la morte, ma sto lavorando per essere degno di un passaggio di un essere umano da una dimensione all’altra. Ce la sto mettendo tutta” – ci piace pensare che stia vivendo anche come folletto irridente nelle mani di chi, semplicemente aggiungendo il suo cognome, stravolge e travolge il senso delle lugubri scritte inneggianti il sanguinario caudillo. W España! scrivevano altri resistenti in altri tempi. W España e W Franco Battiato.

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

3 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *