Windows è scaduto: possiamo liberarcene
di Enrico Semprini. In coda alcuni link utili.
Microsoft ha fissato per il 14 ottobre la scadenza di supporto per Windows 10, il sistema operativo che permette il funzionamento della maggioranza schiacciante dei computer in uso.
E’ un poco come la sensazione che ci dà il latte in scadenza, che rischia di marcire: ecco il sistema marcirà perché non viene più supportato, non perché smette di funzionare.
Una scelta di Microsoft che stiamo subendo.
E’ questo il contesto per il quale nei movimenti appaiano iniziative come quella che si è tenuta a Bologna pochi giorni fa: Fuga da Windows10, Installation Party
https://women.it/evento/fuga-da-windows-10-rinnoviamo-i-pc-insieme/
A fine ottobre 2025 scadrà la licenza Windows 10 a milioni di dispositivi nel mondo, probabilmente il tuo PC ti ha già avvisato… che fare?
È possibile continuare ad usarlo, passando ad un altro Sistema Operativo, ciò gioverà di molto all’economia ed all’ecologia del pianeta!
Come labcyberfem, Visionarie e Centro delle Donne di Bologna, abbiamo preparato una giornata per parlare di Personal Computer e darci assistenza alla migrazione.
L’incontro è destinato sia a persone singole che vogliono aggiornare il proprio dispositivo, sia a persone che a loro volta potranno aiutare altre per procedere all’installazione di GNU/Linux.
Tutte le personalità women-identified e/o femministe e trans-femministe sono le benvenute!
Come accade ultimamente il costo apparente del passaggio a Windows 11 sembra quasi gratuito o comunque a prezzi risicati (anche se pochi euro moltiplicati per milioni di utenti significa…milioni di euro).
In realtà il prezzo che paghiamo davvero è nella raccolta di una mole ancora crescente di dati personali: lo scrivente ha tentato di passare al nuovo sistema operativo e si è fermato quando la sensazione è che stessero per chiedermi anche se portavo la dentiera e quale fosse il mio numero di scarpe! Dati sicuramente molto utili al funzionamento del mio computer.
Dunque mi sono recato in un negozio di informatica ed ho vissuto la straordinaria esperienza di parlare del mio computer con un altro essere umano e di sperimentare una distribuzione Linux su una delle macchine che uso a casa mia. Oltre al mio nome e cognome, ho lasciato solamente il mio indirizzo di posta elettronica, qualche spicciolo; non c’è stata necessità di inserire altri dati personali, numeri di telefono, impronte o cose similari.
Tornato a casa ed acceso la macchina, a parte il colore diverso del salvaschermo, non mi è sembrato di trovare una modalità di funzionamento molto diversa da quella che conoscevo; qualche dettaglio, ma devo dire non particolarmente significativo.
In compenso, per la prima volta da diversi mesi, ho provato l’incredibile sensazione di verificare che il mio computer era di nuovo in grado di mostrarmi film dalla piattaforma Netlfix senza andare in blocco: con il sistema operativo di Microsoft mi succedeva sempre più spesso negli ultimi tempi. Con Linux, nella versione Mint che mi è stato detto essere quella che fa trovare meno differenze rispetto le vecchie abitudini, da diversi mesi ormai, non è capitato. Mai.
Certo se il progetto di cambiare sistema operativo è un percorso da fare per una azienda la cosa può risultare relativamente meno semplice, a seconda delle dimensioni, anche se mi si è formato in testa il sospetto che un buon servizio tecnico sia in grado di darti tutte le dritte necessarie; ma se sei un utilizzatoru casalingo devo dire che ti puoi arrischiare senza dover diventare espertu di informatica.
Ho anche deciso che negli altri computer di casa proverò ad arrangiarmi da solo.
Perché questa esperienza mi ha fatto riflettere su ciò che sapevo da tempo ma su cui non ponevo più attenzione e cioè che il computer che abbiamo acquistato si compone concettualmente di due parti: la parte fisica (hardware), la macchina vera e propria, ed il programma installato (software) che mi permette di usare le potenzialità di calcolo della macchina e fare diverse operazioni. Dobbiamo dunque capire che la stessa macchina, la parte fisica, può funzionare con programmi diversi e la sua struttura può offrire risultati diversi a seconda del programma che montiamo.
Nessuno ce lo dice, ma avremmo il diritto di comprare una macchina fisica, un elaboratore, un computer, senza nessun programma installato dal produttore. Venti anni fa era ormai diventato normale poterlo chiedere, mentre adesso è meno semplice: eppure, senza un sistema operativo, un programma di funzionamento come Windows, avremmo diritto di pagare meno la macchina che ci viene venduta. E di sentirci liberi di scegliere cosa installare sul nostro computer. Ma questa sensazione di libertà è una cosa che hanno tentato di toglierci, per farci pensare che il computer che compriamo sia tutt’uno e che possa funzionare solo come ci viene proposto. Eppure non è così.
Vediamo altri motivi per cambiare sistema operativo: prima i motivi etici e poi quelli tecnici.
Questo blog è lo spazio culturale idoneo a riflettere sul mondo del boicottaggio dei prodotti e del modo di acquistare consapevole, grazie al fatto che si è parlato diverse volte delle attività del BDS in solidarietà con la Palestina ed anche del rapporto di Francesca Albanese sulle aziende che sponsorizzano il genocidio e Microsoft è una di queste. Dunque questa nuova imposizione di cambiare il sistema operativo da Windows 10 a Windows 11 che è Microsoft ad imporci e non è una nostra esigenza, possiamo viverla come il momento giusto per pensare di cambiarlo. E’ il momento di fare una seria riflessione sulla opportunità che ci offre Linux, un sistema operativo che funziona forse meglio e che si fonda sua un’etica di sviluppo molto più adeguata al mondo che desideriamo costruire.
E’ il momento di fare una scelta di libertà.
Analizziamo il problema anche dal punto di vista tecnico.
Consideriamo la nostra possibilità di poter scegliere cosa vogliamo che Microsoft sappia di noi e cosa deve conservare nei “centri di raccolta dati” (data center) negli Stati Uniti.
Non avendo sperimentato Windows 11 personalmente, riporto le osservazioni di un utente esperto che ha fatto un poco di riassunto un mese fa:
Motivi per fuggire da Windows 11 in particolare perché vengono implementati:
IA nel blocco note (notepad)
IA nell’app Foto (photos)
IA nella barra delle applicazioni (copilot)
IA nella barra di ricerca
BING nella barra di ricerca
Aggiornamenti di sistema che fanno solo peggiorare le cose
Prestazioni generali pessime, tutto è lentissimo (se vuoi cercare file velocemente devi scaricare un’app esterna tipo Everything)
Non c’è privacy, telemetria1 estrema. I tuoi file, testi, clic, digitazioni e persino le tue foto/video (thumbs esclusivamente per legge) vengono inviati a Microsoft per impostazione predefinita.
Il tuo computer non è davvero tuo, il sistema decide cosa puoi o non puoi fare, quali app puoi installare o disinstallare (prova a disinstallare Edge senza trucchi per vedere, e anche riuscendoci torna tramite Windows Update).
Leggendo queste parole mi sono rasserenato rispetto alla sensazione di cui avevo parlato all’inizio ed ho capito che la mia non era solo una sensazione, ma una realtà condivisa anche da chi di tecnologia se ne intende.
Insomma: è il caso di cogliere l’occasione?
Per quanto mi riguarda la coglierò.
NOTE
1La telemetria è il processo automatico grazie al quale avviene sia la raccolta di dati da fonti remote sia la trasmissione dei dati a una centrale, in cui i dati sono analizzati e monitorati. Il termine telemetria deriva dal francese télémètre, composto da télé, “lontano”, e mètre, “metro” o “dispositivo di misurazione”. A sua volta, télémètre risale alle parole greche “tele” (remoto) e “metron” (misura).
ALCUNI LINK (33 a essere precisi) UTILI IN “BOTTEGA”
Nel non troppo lontano febbraio 2021 il “nostro” jolek78 (speriamo torni presto dal suo ultimo viaggio) per 33 domeniche analizzò il sistema operativo GNU/Linux e gli strumenti per utilizzarlo al massimo delle potenzialità. Insomma “come funziona, cosa è il kernel, come costruirsi una vpn, come settare un firewall e giocare col terminale, usare adb e altro”. Se volete dare un’occhiata (ma anche 33 occhiate)… cominciate da qui: Linux Tutorial – Puntata 0. Secondo la redazione della “bottega” è una “ri-alfabetizzazione” necessaria.
Per chi vuole ulteriori informazioni ed un breve video sul tema: https://www.progettonuovavita.it/PNV_blog/2025/05/27/il-tuo-computer-non-supporta-windows-11-nessun-problema-passa-a-linux/