Scor-data: 21 aprile 1792

Morte di Tiradentes, eroe dell’indipendenza del Brasile
di Christiana de Caldas Brito (*)

Il 21 aprile in Brasile è festa nazionale. Viene ricordata la morte di Tiradentes. Nel 1792, esattamente 222 anni fa, Tiradentes fu impiccato per aver lottato e cospirato per l’indipendenza del Brasile che era allora una colonia del Portogallo.
Il vero nome dell’eroe era Joaquim José da Silva Xavier ma essendo lui un dentista, tutti lo conoscevano dal nomignolo “tiradentes”che vuol dire cavadenti (il verbo “tirar” significa togliere, estrarre).
Tiradentes era anche un “alferes”, titolo che nella carriera militare corrisponderebbe in Italia a un sottotenente. Nato a Minas Gerais, dove c’erano grossi giacimenti d’oro e di pietre preziose, Tiradentes è stato pure minatore e commerciante. Difatti aveva iniziato la sua lotta politica nel 1789 ribellandosi contro le pesanti tasse che la Corona portoghese esigeva dal popolo brasiliano.
Accanto a Tiradentes, cospirarono scrittori, poeti e intellettuali brasiliani, molti dei quali avevano studiato in università europee, Coimbra inclusa. Tornati a casa, volevano applicare in patria gli ideali libertari che in Europa erano sfociati nella rivoluzione francese. Tra i cospiratori si trovavano Claudio Manuel da Costa, Inácio José de Alvarenga Peixoto e Tomás Antonio Gonzaga, conosciuti nel mondo letterario. Interessante anche la presenza delle donne nel movimento: Barbara Heliodora, sposata con Alvarenga Peixoto, e Maria Dorotéia Joaquina de Seixas, fidanzata di Gonzaga. Fu quest’ultima a ispirare al poeta le famose poesie radunate nel libro «Marília de Dirceu».
Altre figure di rilievo aderirono al movimento come membri del clero, commercianti e amici dei rivoluzionari. Le idee di Libertà, Uguaglianza e Fraternità avevano attraversato l’oceano e scatenavano l’entusiasmo dei brasiliani lungimiranti. Sulla bandiera dei ribelli di Minas Gerais c’era scritto «Libertas quae sera tamen» (Libertà anche se tardiva).
Oggi il Brasile è diviso in Stati (“estados”) ma nel periodo di Tiradentes esistevano le “capitanias” ereditarie, ossia le circoscrizioni territoriali nelle quali erano divise le colonie portoghesi. Il movimento patriottico di ribellione era chiamato Insurreição Mineira (“Mineira” significa appartenente alla ex “capitania” di Minas Gerais).
I capi del movimento d’insurrezione attesero per tre anni la sentenza giudiziaria definitiva. Furono considerati colpevoli e puniti in varie forme, tra cui l’esilio; Tiradentes fu l’unico a pagare con la vita il coraggio delle proprie idee servendo così da capro espiatorio per tutto il gruppo. Purtroppo, bisogna dirlo, era il più modesto dei rivoluzionari, senza conoscenze importanti.
Gli eroi… Da dove traggono la loro forza queste persone che sognano possibilità dove altri non vedono che nebbie?
Condotto al patibolo nel “Campo da Lampadosa” il 21 aprile del 1792 a Rio de Janeiro (che era la capitale del Brasile) Tiradentes fu impiccato. L’obiettivo delle autorità era mostrare al popolo quale fine avrebbero avuto coloro che osassero contraddire le regole imposte dalla corona portoghese. Oggi, il “Campo da Lampadosa” si chiama “Praça Tiradentes”, importante piazza nel centro di Rio de Janeiro.
Nell’attuale Stato di Minas Gerais esiste una piccola città che possiede belle chiese di stile barocco e vecchie case coloniali. Lì, ogni 21 aprile vengono organizzati grandi festeggiamenti. Questa piccola città prossima a Ouro Preto, si chiama Tiradentes.
Quando studiavo Storia del Brasile nella scuola media a Rio de Janeiro rispettavo e ammiravo la figura di Tiradentes. Sul mio libro, un disegno lo mostrava nel carro che lo conduceva alla forca: un camice bianco avvolgeva il suo corpo, la barba e i capelli lunghi svolazzavano al vento. In realtà, Tiradentes aveva la testa rasata e niente barba svolazzante perché veniva dalla prigione. È successa una cosa strana con la sua testa: qualcuno la rubò e non è stata mai ritrovata. Mi piace pensare che quella testa abbattuta conteneva idee che non erano di un solo uomo, idee che non potevano essere sotterrate. Dovevano raggiungere altri uomini e altre epoche, uomini che, come Tiradentes, sarebbero stati capaci di lottare fino alle ultime conseguenze per le cause giuste.

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”. Qualche volta il tema è più leggero… che sorridere non fa male, anzi.
Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 21 aprile avevo, fra l’altro, ipotizzato: 1687: Newton presenta il terzo libro dei «Principia»; 1889: nasce Calamandrei; 1910: muore Mark Twain; 1914: i marines occupano vera Cruz; 1933: aperta la spianata di via dell’Impero, una follia; 1960: Brasilia diventa capitale; 1967: golpe in Grecia; 1971: muore Duvalier; 1977: ucciso Hector German Oesterheld (in blog ne ha già parlato Alexik); 2004: torna «libero» Vanunu; 2009: l’Unesco lancia la Biblioteca digitale mondiale. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.
Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *