Unisci i punti

«Karen Russell mi ha solleticato assai»: prima puntata per «libri ritrovati in biblioteca» (in questo caso sul Marte-dì)

di Bianca Menichelli (*)

yerka-libri

Il libro è Karen Russell «Il collegio di Santa Lucia per giovinette allevate dai lupi» di Karen Russell, traduzione di Chiara Brovelli, 2008 Elliot Edizioni (alla Biblioteca civica del Comune di Verona è 813-54-Rus-Col)

«Alice nel paese delle meraviglie – Attraverso lo specchio» di Lewis Carroll? «Il popolo dell’autunno» di Ray Bradbury? «Diventare adulti in Karhide» di Ursula K. LeGuin? «Stand by me» di Stephen King? Oppure semplicemente Karen Russell.

I primi indizi vengono dai titoli dei dieci racconti riuniti (sottoindizio: con che metodo? bisognerà leggere ancora Karen per capirlo).

– Ava lotta con l’alligatore

Mia sorella ed io staremo nella vecchia casa di nonno Dente di Sega fino a quando nostro padre, capo Grande Albero, non farà ritorno dal continente. (pag.7)

– L’ossessione di Olivia

Mio fratello Fango sta girando da più di un’ora nel Cimitero delle Barche di Giannon, troppo imbarazzato per ammettere di non vedere nessun fantasma. (pag. 35)

– Il Campo di Z.Z. per Sognatori Disturbati

Baita n. 2: Apnoici del sonno

Baita n. 3: Sonnambuli

Baita n. 6: Sonniloqui

Baita n. 8: Picchiatesta

Baita n. 11: Mangiatori notturni

Baita n. 7: Digrignatori

Baita n. 13: Nictofobici

Baita n. 9: Insonni

Baita n. 1: Narcolettici

Baita n. 10: Incubisti

Baita n. 5: Incontinenti

E poi ci siamo noi. Baita n. 4: Miscellanea (pag. 69)

– Almanacco astronomico dei crimini estivi

Il mio compito è sorvegliare

Il compito di Raffy è assegnare i compiti.

Il compito di Marta è fare in modo che Petey abbia la sua coreografia e il suo costume.

Il compito di Petey è fare la luna.

Quando sono venuto qui, stanotte, non mi aspettavo di unirmi ad una Banda Criminale comico-ironica. (pag. 89)

– Tratto da “Ricordi infantili nella migrazione verso Ovest”

Mio padre, il Minotauro, è più ostinato di qualunque uomo… (pag. 125)

lo vedi adesso?” Che cosa voleva che vedessi? ancora aggrappato alle sue corna mi sono girato su me stesso.. Papà ha sorriso. Una manciata di peli della sua testa taurina mi era rimasta nella mano. .. “Dicono che il trifoglio cresce spontaneamente in tutto l’Ovest, Jacob… Ed è così alto, figliolo, che quando ci cammini in mezzo ti copre il viso..” (pag. 159)

– Lady Yeti e il Palazzo delle Nevi Artificiali

Il vero nome di Lady Yeti era Reba. Lavorava come dj e come Modulatrice delle Nevi. Aveva i fianchi larghi e villosi e grosse borse sotto gli occhi. Non la vidi mai senza il costume da Yeti. Era abominevole nel senso migliore del termine, un gorilla bipede con la pelliccia di un bianco lunare.. La adoravamo tutti… Era la più generosa di tutti noi; il suo stesso corpo era caldo e generoso. I bambini la scambiavano per una mamma. (pag. 166)

– La Città delle Conchiglie

Cornuta .. per essere una Conchiglia Gigante è una delle più piccole dell’isola: 13,7 metri da un’estremità all’altra..Non è esattamente una tana di coniglio in cui cadere accidentalmente…

C’è qualcuno lì dentro?” ..”Chiedo scusa ..Sono rimasta incastrata. Ha per caso dei cerotti o qualcosa da mangiare?” (pag. 193)

– Sul Mare

Gentile signor/signora Dente di Sega Grande Albero, siamo lieti di annunciarle che è stato selezionato per partecipare al Programma di Volontariato Nessun Anziano è un’Isola. Verrà messo in coppia con un giovane del continente, un giovane a rischio che sta completando il servizio civile disposto dal Tribunale. Tutti a bordo della “Nave dell’Amicizia” per creare un rapporto intergenerazionale! Cordialmente, la Direzione della Comunità dei Pensionati Sul Mare. (pag. 219)

– Verbale d’incidente, caso 00/422

Da qualche parte una Valanga sta per scendere senza di noi …Tra qualche minuto la città si alzerà in piedi e applaudirà. Mi sento come se stessi osservando il mio funerale dall’alto, solo che nessuno sa che sono morto. E’ una sensazione solitaria e spaventosa. Ciò nonostante, non riesco a mettere a tacere un piccolo cinguettio di speranza… Una parte di me è certa che la mia famiglia si accorgerà della mia assenza, ai piedi dell’Aokeora e capirà che sono perduto. (pag. 271)

– Il Collegio di Santa Lucia per giovinette allevate dai lupi

Stadio 1: nel periodo iniziale tutto è sconosciuto, eccitante e interessante per le vostre studentesse. E per loro è un divertimento esplorare il nuovo ambiente. (dal Manuale gesuita sullo shock della cultura licantropa) (pag. 273)

Parecchio tempo dopo trovarono Mirabella che guadava le basse acque di un fiume mentre tentava di strangolare un’anatra selvatica con il suo rosario. (pag. 285)

Ulteriori indizi: la ricorrenza di nomi (Dente di Sega, Raffy) di scambio di genere (Ollie/Olivia/Oliver), di luoghi (l’acqua, le isole, il deserto, l’hotel Colpisci il Letto), di situazioni meteorologiche (la tempesta tropicale Vita).

Altri se ne trovano sparsi a segnare il percorso del passaggio dolorosamente inconsapevole dall’età dei giochi ingenui e teneri a quella luccicanza che ci ha permesso di arrivare più o meno indenni all’età adulta, attraversando e superando l’adolescenza in totale incoscienza.

La scrittura ironica e raffinata di Karen Russell scorre, solo all’apparenza piana, su un sottilissimo crinale, come una lama che non deve far male ma deve mantenere attenti e vigili, per aiutare a riscoprire quella luccicanza.

Karen ha la straordinaria capacità di generare in chi legge una sorta di straniamento che, dopo qualche perplesso barlume di ricerca razionale, si finisce per accettare come qualcosa che si è dimenticato, ma che riempie di gioia, anche inconsapevole.

Sono inciampata in questa autrice per una domanda – «la conosci?» – fattami da Daniele/Demiurgo. E subito dopo in questo libro per la mia ricerca in biblioteca. Dal combinato disposto sono arrivata a questa elementare conclusione: unisci i punti. Quando puoi farlo, sempre. E’ semplice. E non solo per i libri. Stretta la foglia, larga la via..

(*) Così introduce Bianca: «Karen mi ha solleticato assai. Ti allego una scheda del libro che ho letto. Potrebbe essere la prima della rubrica “libri trovati in biblioteca”, se i Barbieri e le Barbiere della Bottega si trovano d’accordo». In sintesi: «Ho ragionato sul fatto che si recensiscono libri usciti da poco. E se in bottega si aprisse un angolo dedicato a quelli presi in prestito nelle biblioteche? A me capita a volte di trovare autori-autrici sconosciuti/e seguendo le briciole come Pollicino e scoprire che… funziona! E come me chissà quanti! Tenendo anche conto dei periodi di ristrettezza che a volte possono non permettere l’acquisto in libreria». Così Bianca. Una proposta alla quale voto «sì». E voi? (db)

L’IMMAGINE è di JACEK YERKA

 

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *